Tag

mondiali di sci

Browsing

Mancano poco meno di due settimane al Mondiale di sci alpino e c’è grande trepidazione fra gli atleti in gara, tra cui Christoph Innerhofer, che viene raggiunto dalle telecamere dei giornalisti per un’intervista in cui parla di sé e dei suoi progetti.

 

Come stai? Visto che la scorsa stagione avevi avuto un po’ di problemi con il ginocchio come sta andando?

Devo dire che sto bene. Mi sono allenato molto bene questa primavera, quest’estate e questo inizio d’autunno, quindi sono tranquillo e sereno e sono pronto per affrontare la nuova stagione.

Una stagione davvero importante perché si inizia con la coppa del mondo e poi ci sono i Giochi Olimpici in Corea. Come va la preparazione?

Diciamo che in primavera ho veramente sciato molto bene. Ho testato molto bene il materiale. Adesso a settembre, in Cile l’allenamento non è stato un granché perché non abbiamo trovato condizioni invernali. Fra poco si comincia: ormai le settimane e i giorni passano, quindi veramente fra poco si inizia. Spero che posso cominciare subito bene e poi si vedrà, nel senso che non sono ancora adesso a pensare alle Olimpiadi o ai risultati, alle gare singole. Ancora adesso sto facendo il meglio possibile tutti i giorni e poi quando sono avanti al cancelletto avrò altri obiettivi.

Sicuramente un passo alla volta, però qualche obiettivo puoi svelarcelo. A cosa punti in questa grande stagione?

Devo dire che apprezzo molto che sto bene fisicamente. Da anni non è stato così. Non serve a niente pensare alle Olimpiadi adesso, sono solo energie perse. Voglio salire sul podio, voglio vincere e voglio divertirmi.

Sei un grandissimo sportivo ma so anche che sei molto appassionato di social, è vero?

Beh, diciamo che al giorno d’oggi siamo fortunati noi atleti di vivere nel momento dove hanno questa grande importanza i social e uno riesce a condividere tanti momenti privati e di lavoro con i tifosi. È molto facile raggiungerci e trovo che questa cosa è molto bella e dico sempre che la vicinanza con i tifosi a me piace e quindi mi piace essere vicino a loro.

la fiducia di Roda sugli azzurri

Subito dopo viene intervistato anche il Presidente della Fisi, Flavio Roda, che così risponde alle domande della giornalista:

Siamo in compagnia del presidente della Fisi Flavio Roda. Naturalmente la stagione sciistica è alle porte e ci sono tante aspettative per i nostri atleti azzurri

Beh, sicuramente! Questo è un anno importante, l’anno olimpico. Diciamo che dopo un quadriennio si vede sempre il risultato di quello che è il lavoro svolto, quindi è un anno importante e determinante per i nostri atleti.

Si inizia con la Coppa del mondo e poi ci sono i Giochi Olimpici in Corea dove ci aspettiamo tante medaglie

In effetti adesso bisogna partire bene con la Coppa del Mondo fra pochi giorni. Col 27/28 ottobre abbiamo la prima coppa del mondo a Solden. Qui abbiamo una lunga trasferta di Coppa del mondo perché fra Nord America e ritorno in Italia, con tutte le nostre coppe del mondo in Europa e poi nel mese di febbraio abbiamo l’appuntamento olimpico e quindi l’appuntamento clou.

Ci sono tanti nomi davvero attesissimi, uno su tutti è anche Peter Fill

I nomi son tanti. In effetti abbiamo le ragazze polivalenti. Diciamo, la squadra delle ragazze che son fortissime e quindi c’è grande aspettativa. I discesisti sono un altro gruppo forte. Ma in generale diciamo che siamo competitivi un po’ in tutte le discipline, non solo nello sci. Quindi, questo è molto importante. Adesso bisogna arrivare veramente nel modo giusto al posto giusto.

La paranoia per il terrorismo o per l’immigrazione clandestina è talmente esasperata da provocare autentici abbagli. Anche se la storia di Adrian Solano, uno sciatore di fondo venezuelano, è davvero assurda e romanticamente imprevedibile.
Sì non è un errore: abbiamo detto sciatore che proviene dal Venezuela, anche se, da quelle parti di neve non si ha traccia. Solano ha partecipato ai Mondiali di sci di fondo a Lahti, in Finlandia e, vedendolo così impacciato nella performance di qualificazione, si può solamente intuire quello che, poi, l’atleta stesso ha confermato: prima della gara, non aveva mai sciato sulla neve.

Sembrerebbe assurdo o un’autentica follia, eppure il venezuelano (unico rappresentante del suo paese) aveva programmato tutto: dopo essersi allenato solo con gli skiroll (sci a rotelle), avrebbe voluto passare un mese in Svezia per prendere confidenza con il manto nevoso prima dei Mondiali.
Peccato che, e ci colleghiamo con l’apertura, tutto è saltato drammaticamente: il 19 gennaio, Solano, dopo aver fatto scalo in Francia prima di raggiungere il paese scandinavo, è stato espulso e rimandato in Venezuela perché la polizia non aveva creduto che fosse davvero uno sciatore e pensava che stesse cercando di emigrare illegalmente.

Ma Adrian non si è mai demoralizzato, non ha mollato e dopo tanto peregrinare burocratico è riuscito a presentarsi a la via della 10 km tecnica classica con la pettorina numero uno: avvio goffo, diverse cadute, bastone rotto e tanta difficoltà. Il 23enne ha tenuto botta, arrivando fino alla fine dei 6 km.

La sua determinazione e sana follia, oltre a suscitare sano umorismo e ilarità, ad alcuni ha ricordato la leggendaria

Nazionale giamaicana di bob alla sua prima partecipazione all’Olimpiade invernale di Calgary nel 1988.
Passione e caparbietà: nello sport si può davvero fare tutto. Anche sciare senza neve.