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Mondiali di Russia

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È un’idea della Fifa e serve a ravvivare l’interesse e la partecipazione dei tifosi di tutto il mondo per i Mondiali di Russia 2018. Ecco Fifa Bracket Challenge: si tratta di un vero e proprio torneo online che permette a ciascuno di pronosticare l’andamento dei gironi, le squadre qualificate per poi passare agli ottavi, i quarti e le fasi finali della competizione.

Un gioco assolutamente gratuito e divertente che mette alla prova l’abilità di ogni appassionato e permette di mettere a confronto previsioni diverse in sfide che coinvolgono anche gli amici.

Ma non è finita qua: la Fifa ha reso ancora più interessante questa sua mini-gara perché l’ha arricchita di premi per chi riuscirà a fornire le indicazioni più precise.

Infatti, il gioco consiste nell’indovinare l’esatto andamento delle squadre e accumulare punti che al termine dei Mondiali decreteranno i vincitori.

Ma cosa si vince?

Pare che il primo premio sia proprio una vacanza! Il vincitore partirà per Madrid, con tanto di volo, soggiorno e la possibilità di partecipare ad una partita della Liga e conoscere i giocatori.

Ma anche per gli altri quattro che rientrano nella top five ci sono premi legati al calcio di tutto rispetto. Si parla di oggetti e foto firmati direttamente dai big del calcio come Cristiano Ronaldo, Marcelo, Sergio Ramos e Tony Kroos.

Queste modalità valgono per quanti hanno già aderito al gioco prima della scadenza fissata poco prima dell’inizio dei mondiali. Ma per tutti gli altri c’è My Knockout Bracket, il mini torneo riservato alla fase finale della competizione. In questo caso non saranno assegnati punti, ma sono comunque previsti dei premi a sorteggio. I fortunati vincitori riceveranno fotografie firmate direttamente da Gabriel Batistuta, David Trezeguet e Antoine Griezmann.

Tra una partita e l’altra è quindi possibile anche divertirsi con gli amici, fare previsioni e vincere premi, creando il proprio campionato personale e mettendo la propria firma in questa nuova avventura mondiale che per un mese circa terrà incollati al televisore milioni e milioni di tifosi.

Dopo la disfatta italiana ai Mondiali di Russia 2018 si cerca ancora un allenatore in grado di risollevare le sorti della nazionale azzurra. Non è una scelta facile e bisogna valutare tanti fattori: ecco perché si è scelto di affidare ad una persona preparata il compito di vagliare le diverse opportunità.

Il ruolo è stato affidato dalla Figc ad Alessandro Costacurta, che ha già cominciato a sondare il terreno e dare qualche indicazioni su quali criteri saranno adottati per la scelta definitiva che sarà svelata a giugno.

Il nuovo vice-commissario della Figc, però, deve fare i conti con il primo no che arriva da Conte. L’allenatore di dice vincolato al contratto con il Chelsea e rifiuta la proposta di allenare gli azzurri.

Ho ancora 18 mesi di contratto con il Chelsea e il mio desiderio è quello di rispettarlo. Costacurta è un mio amico, abbiamo giocato insieme nella Nazionale del 1994. Forse si è dimenticato che ho ancora 18 mesi di contratto con il Chelsea. Penso che fin dall’inizio di questa stagione ci siano state un sacco di speculazioni e voci

Fortunatamente il ventaglio di possibilità è piuttosto ampio e in lizza rimangono diversi nomi, tra cui il più quotato è quello di Roberto Mancini. Ma anche in questo caso ci sono diversi fattori da valutare:

Tanti si dimenticano che ci sono dei papabili che sono sotto contratto, quindi è anche difficile andarci a parlare, come ha ribadito ancora Antonio Conte l’altro giorno, che ha detto di voler fare l’allenatore a tempo pieno almeno per i prossimi 18 mesi. Ci sono alcune disponibilità e altri che invece non sono disponibili. Lo stesso Mancini, ad esempio, è sotto contratto. Bisognerà capire bene chi può essere interpellato e chi no. Se non succede niente di nuovo il nuovo CT verrà annunciato a giugno

E nel frattempo rimane tra le ipotesi più accreditate che sia proprio Di Biagio a rimanere ad allenare la squadra e non soltanto per le amichevoli, come si è lasciato sfuggire proprio Costacurta durante un’intervista:

Per le due amichevoli credo non ci saranno problemi con Gigi Di Biagio che potrebbe anche avere una continuità. Io l’ho detto scherzando, ma adesso l’ipotesi non è più peregrina

Quel che è certo è che non si stanno valutando solo le qualità sul campo ma anche l’atteggiamento, in modo da rimediare a tutti gli errori che hanno condotto all’attuale situazione calcistica:

Io sono il responsabile dei colloqui, comunque oltre al nome scelto a noi interessa molto l’atteggiamento. Noi non vogliamo più vedere una squadra che attende tutta la partita nella propria metà campo, poi io non pretendo di vedere una squadra che attacca sempre contro le big, ma vogliamo vedere qualcosa di diverso

Si ricerca quindi la personalità e la voglia di fare la differenza perché il calcio italiano ha bisogno di una svolta che Costacurta spera di dare con il suo contributo alla Figc. 

Oggi, 1 dicembre, è il gran giorno dedicato al sorteggio per i gironi del Mondiale di Russia 2018. C’è grande attesa da parte delle nazionali partecipanti alla prossima competizione e tutto è pronto al Cremlino per decidere le sorti di ogni squadra. L’evento, previsto oggi per le 16, coinvolgerà diversi ospiti illustri, tra i quali anche l’azzurro Fabio Cannavaro, nonostante l’amarezza di non vedere il nome dell’Italia dentro le urne.

Ma in questo giorno così insolito per il nostro paese, che ancora non si capacita di essere fuori dai Mondiali, un sorriso viene strappato dall’iniziativa di alcuni big delle nazionali in gara, che hanno realizzato un simpatico video che sta facendo il giro del web.

I calciatori si sono cimentati con le lingue straniere ed ognuno ha fatto gli auguri ad una delle avversarie.

Tra sorrisi imbarazzati per la pronuncia non proprio scorrevole e sorrisi divertiti per dare il proprio in bocca al lupo ad un’acerrima nemica, ecco che il video è un successo!

Avreste mai pensato di vedere Cristiano Ronaldo fare gli auguri alla Francia nella loro lingua madre? Oppure sentire la pronuncia araba del polacco Lewandowski che rivolge i suoi auguri all’Egitto?

L’idea, divertente e apprezzata nel mondo del calcio, mira a combattere l’antagonismo almeno in questa prima fase dei Mondiali dove tutto deve essere ancora stabilito.

I big che hanno partecipato all’iniziativa sono: Fyodor Smolov (Russia), Neymar (Brasile), Sardar Azmoun (Iran), Yuto Nagatomo (Giappone), Guillermo Ochoa (Messico), Axel Witsel (Belgio), Ki Sung-Weng (Corea), Mohammad Al-Sahlawi (Arabia Saudita), Tony Kroos (Germania), Eric Dier (Inghilterra), Andres Iniesta (Spagna), John Obi Mikel (Nigeria), Bryan Ruiz (Costarica), Robert Lewandowski (Polonia), Mohamed Elneny (Egitto), Gylfi Sigurðsson (Islanda), Nemaja Matic (Serbia), Cristiano Ronaldo (Portogallo), Antoine Griezmann (Francia), Lionel Messi (Argentina), Carlos Sanchez (Colombia), Edison Cavani (Uruguay), Gabriel Torres (Panama), Cheikhou Kouyaté (Senegal), Medhi Benadia (Marocco), Youssef Msakni (Tunisia), Stephan Lichtsteiner (Svizzera), Luka Modric (Croazia), Andreas Granqvist (Svezia), Christian Eriksen (Danimarca), Trent Sainsbury (Australia), Jefferson Farfan (Perù).

E con la frase ricorrente “Ci vediamo in Russia”, pronunciata in tutte le lingue, ecco il video:

Il danno e la beffa per il Cile, che torna a casa dopo i gironi di qualificazione e deve dire addio ai Mondiali del 2018 in Russia.

Ma cosa rende questa sconfitta ancora più bruciante? Per capirlo dobbiamo tornare indietro di un anno.

Siamo nel 2016 e il Cile si accorge che c’è una scorrettezza in atto da parte della Bolivia, che decide di schierare Nelson Cabrera sia nella partita con il Perù che in quella contro la propria squadra. Ma il giocatore, nato nel Paraguay, non ha tutte le carte in regola per schierarsi con la nazionale boliviana.

Vi ricordate la questione che si è scaturita dopo quella irregolarità? Anche noi della redazione di Mondiali.it ne avevamo parlato, quando ancora non si conoscevano né gli esiti del ricorso né le conseguenze che avrebbe avuto.

(Puoi guardare l’articolo a questo link)

Il Cile decide di fare ricorso, e così anche il Perù: vincono la questione, ottenendo la vittoria a tavolino per 3-0.

Ma a volte il destino è beffardo e adesso la squadra cilena si ritrova a rimpiangere amaramente quel ricorso vinto perché ha decretato la sua fine al Mondiale 2018.

Infatti, guardando la classifica sono propri i punti ottenuti dal Perù in quel ricorso a decidere le sorti del Cile.

Entrambe le nazionali chiudono il girone con 26 punti ma la differenza di reti porta il Perù ai play-off e il Cile direttamente a casa! E come se non bastasse il Cile è costretto anche a dover sentire la replica immediata di Cabrera, oggetto del ricorso, che così si esprime sui social:

Dios sabe lo que hace y sus tiempos son perfectos

…che tradotto in italiano vuol dire: “Dio sa quello che fa e i suoi tempi sono perfetti.”

Insomma, se quel giorno il Cile avesse deciso di chiudere un occhio ed evitare il ricorso, oggi la situazione sarebbe molto diversa. Anche se non avrebbe guadagnato quei due punti avuti grazie alla vittoria a tavolino, non avrebbe aiutato il Perù ad acquistare i tre punti decisivi che lo hanno portato dritto agli spareggi. Ora nel cartellone dei play-off ci sarebbe il nome della sua squadra e non di quella peruviana.

Certo, era difficile da prevedere che la situazione avesse cambiato rotta in questo modo inaspettato e anche danneggiato l’eventuale partecipazione al mondiale. Ma sembra proprio che il Cile non abbia ancora imparato la lezione e ci riprova.

Dopo la sua eliminazione eccolo nuovamente a fare polemica ed accusare le altre nazionali perché ritiene di essere stato danneggiato anche dai complotti contro la sua squadra. Gli imbrogli riguardano le misteriose frasi che Falcao, con la mano davanti alla bocca, ha sussurrato agli avversari nella partita Perù contro Colombia. Si accusano le due nazionali di aver fatto il cosiddetto “biscotto” che, oltre che a garantire dei vantaggi alle due squadre, avrebbe portato all’eliminazione del Cile.

Purtroppo, in un modo o nell’altro, il Cile non esce vincitore da queste polemiche e incrementare sospetti e nuove questioni ormai non può cambiare le sue sorti nel prossimo mondiale.

I Mondiali di Russia 2018 rappresentano un obiettivo troppo importante per restarne fuori e secondo alcune voci, pare che alcune squadre avrebbero tentato ogni sorta di stratagemma per passare le qualificazioni.

Le polemiche che si stanno diffondendo in questi giorni riguardano il girone del Sudamerica che tra misteriosi biscotti, tentativi di corruzione e anche usando l’arma della seduzione si siano giocati tutte le carte per volare direttamente in Russia.

Ma partiamo da alcune immagini e video che impazzano sul web e immortalano Falcao intento a parlare misteriosamente con gli avversari. In tanti si chiedono quale poteva essere il motivo di questi scambi di parola durante un incontro decisivo! Ecco che comincia ad aleggiare il sospetto di biscotto fra le due squadre in questione: Perù-Colombia.

La partita si conclude 1-1 ed è inevitabile chiedersi se i sospetti siano fondati o meno. Con questo risultato le due squadre hanno ottenuto un obiettivo comune, l’uscita del Cile dal mondiale, e prese singolarmente, il Perù arriva ai play-off mentre per la Colombia è accesso diretto in Russia.

Le motivazioni alla base del biscotto e il poco impegno dei giocatori, soprattutto negli ultimi minuti della partita, sembrano confermare che più di una calunnia di parla di un sospetto fondato.

E non è l’unico stratagemma in atto tra le squadre sudamericane: si parla addirittura di valigette piene di soldi che sono state viste girare intorno al team dell’Ecuador, che si apprestava a confrontarsi con l’Argentina. Sembra che qualcuno volesse far fuori dai Mondiali la squadra di Messi e avrebbe incitato con il denaro i giocatori avversari per spingerli a dare il massimo.

Qualunque sia la verità queste valigette non avrebbero potuto fare molto contro una squadra che già dai primi minuti era in vantaggio e che aveva già prenotato il volo per la Russia.

Ovviamente l’Ecuador smentisce ogni complotto contro la squadra avversaria, anche se ogni eventuale coinvolgimento, alla luce dei fatti, sarebbe ormai una questione inutile da affrontare.

Tra valigette e biscotti si arriva anche a calunniare il Paraguay di tentata prostituzione ai danni del Venezuela. Le due squadre si dovevano affrontare per l’ultima partita decisiva il giorno seguente, ma nella notte, in hotel pare si aggirassero delle belle donne intente a farsi notare per intrattenere i giocatori venezuelani.

Un obiettivo non riuscito, a detta del tecnico della squadra, perché i suoi giocatori sono persone serie, impassibili al fascino delle donne per rimanere concentrati in vista del match.

Calunnie o imbrogli? Accuse e scandali ruotano attorno a questo ultimo giorno di qualificazioni ma non servono a cambiare la formazione dei paesi che nel 2018 si giocheranno il titolo di campioni del mondo.

Il Cile è fuori, l’Argentina, il Brasile, la Colombia e l’Uruguay sono ai Mondiali e per il Perù si attendono i play-off.

Qualsiasi stratagemma, ormai, non serve più a nulla e ci auguriamo che in Russia, nel 2018, ci sia più gioco e meno polemiche, da parte di tutte le squadre.