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Dopo le due medaglie conquistate dalla discesa nei giorni scorsi ai Mondiali di Canoa, arriva anche la prima medaglia per la canoa slalom al mondiale di Pau, in Francia.

A conquistarla, nella prima finale andata in scena oggi, sono Niccolò Ferrari e Stefanie Horn, equipaggio sceso in gara nel C2 misto e capace di salire sul podio con l’argento iridato, alle spalle dei francesi e padroni di casa che si impongono sugli azzurri con un vantaggio di appena 72 centesimi. Ma la giornata odierna è positiva anche perchè si qualificano alla semifinale anche tutti e tre i C1 azzurri in gara oggi ovvero Raffaello Ivaldi, Roberto Colazingari e Stefano Cipressi mentre nel K1, con Stefanie Horn che avanza al turno successivo anche nell’individuale, si ferma in qualifica la piemontese Clara Giai Pron.

Tornando all’argento mondiale di Stefanie e Niccolò, la gara torna quest’anno nel programma mondiale a più di 30 anni dall’ultima volta. Era il 1981 e al mondiale di Bala, in Galles, la specialità della canadese biposto mista comparve per l’ultima volta ad una rassegna iridata, lasciando poi spazio al C2 maschile.

Stefanie Horn (Marina Militare) e Niccolò Ferrari (Aeronautica Militare) hanno quindi chiuso in seconda posizione, con il tempo di 106.09, nella prova vinta in 105.37 dai francesi Henry/Prigent e davanti ai cechi Vojtova/Masek, staccati di quasi tre secondi dai nostri. Giornata di oggi nella quale, poco prima, la stessa Stefanie Horn aveva conquistato agevolmente la qualifica alla semifinale nel K1 femminile chiudendo la prima prova all’ottavo posto, in 89.64 e a 3.23 dalla prima posizione della britannica Fiona Pennie; si ferma invece qui Clara Giai Pron, piemontese della Marina Militare che manca l’accesso alla semifinale per poco meno di due secondi, chiudendo la seconda prova di qualifica al dodicesimo posto (avanzavano le migliori dieci).

Tutti avanti, e in maniera decisamente brillante, gli specialisti azzurri del C1. Raffaello Ivaldi del CC Verona fa registrare il terzo tempo assoluto; 84.68 il suo tempo, ad un solo secondo dal francese e campione olimpico di Rio 2016 Denis Gargaud Chanut. Ottimo anche il quattordicesimo posto di Roberto Colazingari con il Carabiniere di Subiaco che ferma il cronometro sull’ 87.36 volando in semifinale. E ad avanzare è anche Stefano Cipressi, bolognese della Marina Militare che dopo aver vinto nella giornata di martedì la medaglia di bronzo nella prova a squadre del C2 discesa, va in semifinale anche nello slalom con l‘87.52 che gli vale il sedicesimo tempo.

“Oltre alla medaglia, siamo soddisfatti ovviamente anche per le qualifiche ottenute alla semifinale – commenta il dt azzurro Daniele Molmenti – tutti e tre i C1 hanno fatto ottime prestazioni in un percorso in cui ogni minimo errore si pagava a caro prezzo. Qualche brivido l’abbiamo avuto con Raffaello Ivaldi, al quale inizialmente avevano assegnato 50 secondi di penalità tolti poco dopo. Stefanie ha portato a casa una manche pulita mentre dispiace per Clara che non è riuscita a confermarsi nella rosa delle semifinaliste. Per il resto guardiamo avanti e aspettiamo le gare di domani dove saremo in gara con il C2 e tutti e tre i K1”.

 

Si sono aperti in Francia, a Pau, i campionati mondiali di canoa slalom e discesa con l’evento iridato che per la prima volta unisce in un’unica grande kermesse iridata slalomisti e discesisti. Il denominatore comune è l’acqua di Pau, unita allo spettacolo e all’adrenalina pura vissuta a bordo fiume.

Uno spettacolo che ha caratterizzato la prima giornata di gare dedicata interamente alle prove a squadre con l’Italia che nella discesa mette le mani sull’argento nel K1 donne con Rosa, Grasso e Formenton, e sul bronzo nel C2 con Panato/Fasoli, Dell’Agostino/Quintarelli, Cipressi Razzauti. Troppe penalità invece nello slalom dove le squadre azzurre del K1 maschile e del C1 chiudono lontane dal podio.

DISCESA

La medaglia più pregiata la conquistano le azzurre del kayak femminile; Mathilde Rosa (KCC Palazzolo), Beatrice Grasso (Marina Militare) e Giulia Formenton (CC Oriago) volano tra le rapide francesi mettendo al collo l’argento. 58.69 il tempo delle italiane, seconde a 2.18 dalle francesi che vincono l’oro in 56.51. Terzo posto per la Germania in 4.83. Potente e precisa la pagaiata delle tre azzurre, con linee ideali e capacità di tenere l’imbarcazione in corrente e nella giusta direzione fino al traguardo. La Francia conosce bene il canale di Pau e sa sfruttare il tutto a proprio vantaggio, ma le azzurre seguono a pochissima distanza mostrandosi ancora una volta leader della specialità e capaci di giocarsela contro chiunque.

La seconda medaglia di giornata arriva dal C2 profuma di leggenda. Perchè a conquistare il bronzo nel C2 a squadre c’è tutta la canoa italiana; con i giovani Giorgio Dell’Agostino e Mattia Quintarelli nel primo C2, seguiti da Paolo Razzauti e dallo slalomista “prestato” alla discesa Stefano Cipressi nel secondo, accanto ai senatori Vladi Panato e Federico Fasoli. Panato peraltro oggi è il dt azzurro, ma la voglia di gareggiare non manca ed eccolo impugnare la pagaia per disputare il suo ennesimo mondiale, tornando nuovamente sul podio. Assieme a Federico Fasoli del CC Pescantina, e agli altri due equipaggi l’Italia è ancora protagonista. Al traguardo il tempo è il 58.41 con il quale arriva il bronzo, a 5.23 dalla Francia campione del mondo davanti alla Repubblica Ceca, che precede l’Italia di appena un secondo e sei decimi.

Nella canadese monoposto l’Italia schiera il valtellinese dell’Addavì Giorgio dell’Agostino, il veronese del CC Pescantina Mattia Quintarelli e Paolo Razzauti del KCC Palazzolo. E’quest’ultimo a tracciare la linea al resto degli azzurri che guizzano tra le onde di Pau senza esitazioni. Il tempo dei ciunisti azzurri è buono fino a metà gara ma un’onda improvvisa crea qualche problema al trio di casa che rallenta in maniera quasi impercettibile ma sufficiente per impedire alla nostra nazionale di salire sul podio. Al traguardo l’Italia è quarta, con un ritardo di 7.16 dall’oro vinto dalla Francia in 53.50. Argento alla Repubblica Ceca, bronzo alla Slovenia che precede gli azzurri di poco meno di due secondi.

Quarto posto anche per gli uomini del K1 con Davide Maccagnan e Leonardo Pontarollo del Valbrenta Team, e Nicolò Razeto del CC Nervi. Squadra azzurra molto giovane, con il veterano Maccagnan a spingere alle spalle il “figlio d’arte” Leonardo Pontarollo ed il giovane ligure Razeto. La discesa azzurra non registra errori particolari e la frequenza di pagaiata è buona da parte di tutti e tre i nostri interpreti. Ma al traguardo il cronometro è implacabile con gli azzurri che fermano il tempo sul 52.75, a 3.64 dall’oro vinto dalla Francia in 49.11 davanti a Slovenia e Germania; tedeschi che strappano il bronzo agli azzurri con due secondi di vantaggio.

 

Si sono aperti in Francia, a Pau, i campionati mondiali di canoa slalom e discesa con l’evento iridato che per la prima volta unisce in un’unica grande kermesse iridata slalomisti e discesisti. Il denominatore comune è l’acqua di Pau, unita allo spettacolo e all’adrenalina pura vissuta a bordo fiume.

Uno spettacolo che ha caratterizzato la prima giornata di gare dedicata interamente alle prove a squadre con l’Italia che nella discesa mette le mani sull’argento nel K1 donne con Rosa, Grasso e Formenton, e sul bronzo nel C2 con Panato/Fasoli, Dell’Agostino/Quintarelli, Cipressi Razzauti. Troppe penalità invece nello slalom dove le squadre azzurre del K1 maschile e del C1 chiudono lontane dal podio.

DISCESA

La medaglia più pregiata la conquistano le azzurre del kayak femminile; Mathilde Rosa (KCC Palazzolo), Beatrice Grasso (Marina Militare) e Giulia Formenton (CC Oriago) volano tra le rapide francesi mettendo al collo l’argento. 58.69 il tempo delle italiane, seconde a 2.18 dalle francesi che vincono l’oro in 56.51. Terzo posto per la Germania in 4.83. Potente e precisa la pagaiata delle tre azzurre, con linee ideali e capacità di tenere l’imbarcazione in corrente e nella giusta direzione fino al traguardo. La Francia conosce bene il canale di Pau e sa sfruttare il tutto a proprio vantaggio, ma le azzurre seguono a pochissima distanza mostrandosi ancora una volta leader della specialità e capaci di giocarsela contro chiunque.

La seconda medaglia di giornata arriva dal C2 profuma di leggenda. Perchè a conquistare il bronzo nel C2 a squadre c’è tutta la canoa italiana; con i giovani Giorgio Dell’Agostino e Mattia Quintarelli nel primo C2, seguiti da Paolo Razzauti e dallo slalomista “prestato” alla discesa Stefano Cipressi nel secondo, accanto ai senatori Vladi Panato e Federico Fasoli. Panato peraltro oggi è il dt azzurro, ma la voglia di gareggiare non manca ed eccolo impugnare la pagaia per disputare il suo ennesimo mondiale, tornando nuovamente sul podio. Assieme a Federico Fasoli del CC Pescantina, e agli altri due equipaggi l’Italia è ancora protagonista. Al traguardo il tempo è il 58.41 con il quale arriva il bronzo, a 5.23 dalla Francia campione del mondo davanti alla Repubblica Ceca, che precede l’Italia di appena un secondo e sei decimi.

Nella canadese monoposto l’Italia schiera il valtellinese dell’Addavì Giorgio dell’Agostino, il veronese del CC Pescantina Mattia Quintarelli e Paolo Razzauti del KCC Palazzolo. E’quest’ultimo a tracciare la linea al resto degli azzurri che guizzano tra le onde di Pau senza esitazioni. Il tempo dei ciunisti azzurri è buono fino a metà gara ma un’onda improvvisa crea qualche problema al trio di casa che rallenta in maniera quasi impercettibile ma sufficiente per impedire alla nostra nazionale di salire sul podio. Al traguardo l’Italia è quarta, con un ritardo di 7.16 dall’oro vinto dalla Francia in 53.50. Argento alla Repubblica Ceca, bronzo alla Slovenia che precede gli azzurri di poco meno di due secondi.

Quarto posto anche per gli uomini del K1 con Davide Maccagnan e Leonardo Pontarollo del Valbrenta Team, e Nicolò Razeto del CC Nervi. Squadra azzurra molto giovane, con il veterano Maccagnan a spingere alle spalle il “figlio d’arte” Leonardo Pontarollo ed il giovane ligure Razeto. La discesa azzurra non registra errori particolari e la frequenza di pagaiata è buona da parte di tutti e tre i nostri interpreti. Ma al traguardo il cronometro è implacabile con gli azzurri che fermano il tempo sul 52.75, a 3.64 dall’oro vinto dalla Francia in 49.11 davanti a Slovenia e Germania; tedeschi che strappano il bronzo agli azzurri con due secondi di vantaggio.