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Mancano meno di 48 ore all’avvio della 21a edizione dei campionati mondiali di calcio e Mosca già pacificamente invasa da migliaia di tifosi provenienti letteralmente da ogni parte del mondo; una festa rumorosa, colorata e coinvolgente, all’insegna dell’allegria e dell’incontro tra diversi popoli e culture.

Mentre cresce l’attesa spasmodica per vedere finalmente all’opera, sul terreno di gioco, le 32 nazionali qualificate ai mondiali di Russia 2018, una squadra di esperti di statistica, provenienti dalla banca statunitense Goldman Sachs, ha rivelato il nome della nazionale che, secondo i loro calcoli, dovrebbe vincere la Coppa.

Secondo gli analisti della nota banca d’affari americana, ad alzare la Coppa del Mondo in trionfo la sera del 15 luglio sarà il Brasile, dopo aver superato in finale la Germania. Francia e Portogallo dovrebbero invece essere sconfitte in semifinale, rispettivamente dai carioca e dai teutonici.

Il risultato è scaturito al termine di uno studio durato più di tre mesi, il quale ha portato all’elaborazione di oltre un milione di possibili combinazioni di risultati, sulla base dell’utilizzo di più di 200 modelli statistici riguardanti i dati e le prestazioni dell’ultima stagione di tutti i calciatori presenti a Russia 2018.

Anche se, com’è noto a tutti, la palla è rotonda e nel calcio i pronostici lasciano sempre il tempo che trovano, vogliamo sperare che l’indagine sia stata condotta con più rigore scientifico ed attendibilità dei pronostici effettuati alla vigilia dei mondiali del 2010 dal Polpo Paul!

La Federazione Russa è lo Stato più esteso al mondo: oltre 17 milioni di chilometri quadrati, con ben dieci fusi orari di differenza tra Kaliningrad e la Kamčatka; ed anche se l’organizzazione della 21a edizione dei campionati mondiali di calcio si è dimostrata finora impeccabile, è innegabile che l’immensità del territorio russo non potrà non influire sull’andamento del torneo.

La Coppa del Mondo avrà luogo in 11 città, mentre le partite si disputeranno in 12 diversi stadi; tra Kaliningrad, al confine con la Polonia, ed Ekaterinburg, nella Russia centrale, ci sono più di 2.000 chilometri di distanza, mentre da San Pietroburgo, la sede più settentrionale, fino a Sochi, quella più a sud, oltre 2.300.

La nazionale che nella fase a gironi percorrerà la distanza maggiore sarà il Perù: dopo il match di esordio contro la Danimarca a Saransk, i sudamericani dovranno volare ad Ekaterinburg, per affrontare la Francia ed infine a Sochi per disputare la partita di chiusura della prima fase contro l’Australia: un totale di oltre 8.000 chilometri in appena dieci giorni.

 

Le 11 città che ospiteranno i mondiali sono: Mosca, San Pietroburgo, Kalinigrad, Kazan’, Nižnij Novgorod, Samara, Volgograd, Saransk, Rostov sul Don, Soči ed Ekaterinburg.

Questi invece i dodici stadi: Lo Stadio Lužniki o Grande arena sportiva del complesso Olimpico Lužniki a Mosca, circa 81mila posti; lOtkrytie Arena nel villaggio di Tušino, sempre a Mosca, circa 47mila posti, che ospita le partite dello Spartak Mosca; la Zenit Arena a San Pietroburgo, circa 70mila posti, che ospita le partite dello Zenit San Pietroburgo; l’Arena Baltika a Kaliningrad, circa 35mila posti; la Kazan Arena a Kazan’ circa 45mila posti; lo Stadio Nižnij Novgorod nell’omonima città, circa 45mila posti; il Futbol’nyj stadion v Samare a Samara, circa 45mila posti; la Volgograd Arena a Volgograd, circa 45mila posti; la Mordovia Arena a Saransk, circa 45mila posti; la Rostov Arena a Rostov sul Don, circa 45mila posti; lo Stadio Olimpico Fišt a Soči, circa 40mila posti, dove si sono svolte le cerimonie di apertura e di chiusura delle Olimpiadi invernali del 2014 ed infine lo Stadio Centrale a Ekaterinburg, circa 45mila posti.

 

Il conto alla rovescia prosegue e si avvia lentamente, ma inesorabilmente, verso lo zero: la ventunesima edizione dei campionati mondiali di calcio, organizzati dalla Russia e che si svolgeranno dal 14 giugno al 15 luglio, sta finalmente per prendere il via.

Se ne sono sicuramente accorti i moscoviti, travolti in questi giorni da una vera e propria invasione pacifica, rumorosa e colorata di tifosi di ogni età, lingua, cultura e ovviamente nazionalità e quindi fede calcistica.

Per le strade del centro della capitale russa, nelle principali piazze e nei luoghi di incontro più frequentati, oltre che nei pressi dei fan id center, è tutto un tripudio di carovane di tifosi, inni nazionali e cori da stadio, ma ciò che è più importante è la voglia di divertirsi e di fare festa che traspare da ogni singolo tifoso giunto qui a Mosca.

Sono insieme ad un collega italo-francese che seguirà Svezia-Corea del Sud a Nizhnij Novgorod il 18 giugno, quando mi imbatto in un gruppo di tifosi iraniani, non lontano dalla Piazza Rossa. Quando vengono a sapere che sono italiano, immediatamente esprimono il loro dispiacere per il fatto che l’Italia non sarà presente a questi mondiali:

È un vero peccato che l’Italia non si sia qualificata ai mondiali, comunque rimane una delle nazionali più importanti al mondo, ci sarebbe piaciuto vedere all’opera sopratutto Buffon.

Proseguo la mia camminata e alle spalle del Cremlino incontro tre tifosi brasiliani avvolti nella bandiera e con un in mano un modello della Coppa. Cantano, ballano ed in breve tempo diventano l’attrazione principale per giornalisti e semplici curiosi; dopo aver raccontato di aver volato per 30 ore da Rio de Janeiro a Mosca, uno di loro si rivolge ad una telecamera gridando:

Vinceremo noi la Coppa del Mondo! Forza Brasile! Brasile Campione!

I Mondiali non sono ancora iniziati l’obiettivo principale di questo evento planetario è già stato ampiamente raggiunto: trasformare ogni momento in un’occasione per gioire e divertirsi, all’insegna della condivisione e della lingua universale del tifo e della passione sportiva.

73 risposte ad altrettante domande poste (ma in totale ne sono state raccolte quasi due milioni) in poco meno di quattro ore e mezza. Sono questi i numeri della “linea diretta”, la tradizionale conferenza stampa annuale del presidente della Federazione Russa Vladimr Putin, in un formato non solo televisivo ma anche web, telefonico e via app che, oltre ai giornalisti, mette in contatto i cittadini con il leader del Cremlino, utilizzando media tradizionali e nuove tecnologie.

Tra i numerosi temi trattati non poteva mancare ovviamente quello relativo ai Mondiali di calcio, che si svolgeranno in Russia dal 14 giugno al 15 luglio. I preparativi procedono a gonfie vele, come testimonia anche l’alto numero di biglietti già venduti, quasi due milioni e mezzo ad una settimana dal via.

Dopo aver confermato la sua presenza durante la partita di inaugurazione e la finale, Putin ha augurato alla nazionale russa di disputare un mondiale soddisfacente:

Il nostro obiettivo principale come paese ospitante è quello di rendere quest’evento una festa per milioni di appassionati di calcio in tutto il mondo. Per quanto riguarda la nazionale, devo dire che sfortunatamente la nostra squadra non ha ottenuto grandi risultati negli ultimi tempi. Ma tutti i tifosi e gli appassionati di calcio in Russia si aspettano che la squadra giochi adeguatamente, che mostri un calcio moderno, piacevole, e che combatta fino alla fine. Spero che la Russia “faccia il botto” a questi mondiali.

Il presidente russo si è anche soffermato sul futuro degli impianti sportivi, una volta terminati i mondiali:

Abbiamo bisogno che tutte le infrastrutture sportive rimangano operative anche dopo la Coppa del Mondo, per incentivare lo sviluppo dello sport di massa. Tutti gli stadi diverranno di proprietà delle regioni, al fine di attrarre i giovani, costruire nuove generazioni di atleti e creare club sportivi legati ai territori.

Importante novità in vista dei campionati mondiali di calcio di Russia 2018, che si svolgeranno in 11 città diverse dal 14 giugno al 15 luglio. La VAR (Video Assistant Referee) sarà infatti estesa anche ai medici delle 32 nazionali partecipanti alla fase finale. L’annuncio è stato fatto durante i lavori del Workshop Fifa del 27-28 febbraio, in corso a Sochi, mentre l’utilizzo sarà ufficializzato il 3 marzo.

Si chiamerà Video Assistant Replay Medical e, come ha spiegato il presidente della commissione medica della Fifa, Michel D’Hooghe:

È un sistema per il quale un assistente del primo dottore, o un altro specialista, siederà davanti ad uno schermo televisivo e, con l’aiuto delle immagini, potrà valutare con immediatezza l’accaduto ed effettuare una prima diagnosi. Pensate a quanto possa essere utile in caso di commozioni cerebrali

L’ispirazione è venuta dal rugby, uno sport noto per la durezza e la velocità dei contrasti di gioco, nonché per la moltiplicazione delle commozioni cerebrali.

Si cercheranno quindi di evitare i problemi occorsi durante l’ultima edizione dei mondiali, quando durante la finale Germania-Argentina, vinta per 1 a 0 dai tedeschi ai tempi supplementari, il tedesco Christopher Kramer subì un grave infortunio alla testa in seguito ad un terribile scontro fortuito con l’argentino Ezequiel Garay.

Il centrocampista tedesco continuò a giocare per alcuni minuti poi fu sostituito dopo che l’arbitro Rizzoli si accorse che c’era qualcosa in lui che non andava. Come lo stesso Kramer dichiarò in un’intervista all’edizione tedesca di Focus, durante i festeggiamenti per la vittoria chiese ai compagni cosa stesse succedendo, poiché non ricordava nemmeno di aver preso parte alla finale. Secondo i medici l’amnesia relativa a quella serata durerà per sempre.

Una giornata importante per il calcio quella che ieri ha messo un altro tassello nell’organizzazione dei Mondiali che si terranno in Russia nel 2018. Il sorteggio, che si è svolto al Cremlino nel pomeriggio di ieri, ha stabilito i gruppi con le 32 squadre in gara.

Ben 8 gironi, che vanno dalla lettera A ad H, ognuno dei quali formato da 4 squadre.

Ed ecco i gironi decisi dalla sorte:

GRUPPO A: Russia, Arabia Saudita, Egitto, Uruguay
GRUPPO B: Portogallo, Spagna, Marocco, Iran
GRUPPO C: Francia, Australia, Perù, Danimarca
GRUPPO D: Argentina, Islanda, Croazia, Nigeria
GRUPPO E: Brasile, Svizzera, Costa Rica, Serbia
GRUPPO F: Germania, Messico, Svezia, Corea del Sud
GRUPPO G: Belgio, Panama, Tunisia, Inghilterra
GRUPPO H: Polonia, Senegal, Colombia, Giappone

Ad una prima occhiata i più difficili sembrerebbero i gruppi B e D, mentre per la Francia non si prevedono delle grosse difficoltà. In ogni caso è presto per fare pronostici e bisognerà attendere il prossimo anno per seguire passo dopo passo l’evoluzione dei match e delle squadre coinvolte.

Appuntamento il 14 giugno 2018 per l’inizio della competizione mondiale che si concluderà il 15 luglio con la premiazione della nazionale campione del mondo.

Non solo Mondiali di calcio: si parla tanto del sorteggio protagonista oggi in Russia in vista delle prossima competizione di giugno, ma non è l’unico sorteggio importante di questi giorni. Anche nel Volley nella giornata di ieri si è svolto un importante sorteggio, nel cuore dell’Italia.

A Firenze, si sono decise le sorti delle nazionali che parteciperanno al 19esimo Mondiale maschile di Volley.

Ecco come sono state suddivise le squadre:

Pool A: Italia, Argentina, Giappone, Belgio, Slovenia, Domenicana.
Pool B: Brasile, Canada, Francia, Egitto, Cina, Olanda.
Pool C: Stati Uniti, Russia, Serbia, Australia, Tunisia, Camerun.
Pool D: Bulgaria, Polonia, Iran, Cuba, Finlandia, Porto Rico.

Si preannuncia una competizione difficile per l’Italia, che si ritrova a scontrarsi con alcune delle nazionali più forti, come l’Argentina e il Belgio. Ma c’è grande fiducia e aspettativa nella squadra azzurra.

Nel grande evento fiorentino erano presenti diverse personalità illustri nel campo del volley, tra cui molti campioni della pallavolo. I dirigenti hanno commentato positivamente l’andamento della manifestazione e l’intera organizzazione dei Mondiali di Volley 2018, che ricordiamo si disputeranno dal 10 al 30 settembre tra Italia e Bulgaria.

Ecco alcuni dei loro commenti.

Bruno Cattaneo, Presidente della Federazione Italiana Pallavolo:

Sono felice di vedere qui tanti campioni, credo ci siano tutti i presupposti per fare bene a questi Mondial. La pallavolo oggi è un grande spettacolo

Luca Lotti, Ministro per lo sport:

Crediamo nei grandi eventi sportivi. Vogliamo dimostrarlo al mondo intero attraverso il nostro modo di lavorare

Dario Nardella, Sindaco di Firenze:

Convinto che Firenze e le altre città saranno in grado di organizzare un grande evento. La pallavolo appassiona l’intero popolo italiano

E infine, Gianlorenzo Blengini, ct della nazionale italiana:

Nel primo girone abbiamo qualche sassolino da toglierci (vedi il Belgio) nel secondo invece potremmo trovare squadre molto toste come Francia, Brasile, Serbia, Russia e Usa, ma come abbiamo visto nell’ultimo Europeo prima le partite bisogna giocarle. Non si può mai dire. Sappiamo che abbiamo una grande responsabilità, ma anche un grande orgoglio

Quasi completo il quadro delle nazionali europee qualificate al Mondiale di Russia 2018.

Nella gara di ritorno tra Irlanda – Danimarca sono proprio i danesi a strappare il pass per la competizione mondiale. Un netto 5-1 all’Aviva Stadium di Dublino e le speranze dell’Irlanda di poter partecipare alla fase finale di un campionato del mondo sono svanite via.

Mattatore della serata il danese più talentuoso, Christian Eriksen che è salito in cattedra disputando una partita semplicemente perfetta, condita da ben tre gol.

Sfuma così per l’Irlanda l’approdo in Russia, ma c’è da sottolineare la forza e soprattutto il cinismo della Danimarca che ha voluto a tutti i costi vincere il match.

E dire che per la Repubblica irlandese le cose si erano messe più che bene dopo solo 6 minuti di gioco. Spinti dalle oltre 50mila persone sugli spalti dell’Aviva Stadium, gli uomini guidati dal ct O’Neill sono andati in vantaggio con Duffy: punizione di Brady dalla trequarti, Jorgensen allunga la traiettoria verso la sua porta e proprio Duffy, approfittando di un’uscita maldestra di Schmeichel, di testa insacca.

Tuttavia la Danimarca si scuote ma è più vicina l’Irlanda a fare il secondo gol che gli scandinavi a quello del pareggio. Alla mezz’ora grande azione sulla sinistra di Sisto che penetra in area e serve al centro per Christensen, tap-in rocambolesco con palla prima tra palo e Christie prima di accomodarsi in rete. Il pareggio scuote l’Irlanda e pochi minuti dopo un contropiede fulminante vale anche il vantaggio danese: azione di Poulsen che serve al centro Jorgensen, palla di prima verso sinistra per Eriksen che con il destro, di prima intenzione dal limite dell’area, insacca sotto l’incrocio.

Nel secondo tempo l’Irlanda ci mette cuore e tecnica, ma la Danimarca ha dimostrato di essere più forte e che segna altre due volte con il gioiello del Tottenham, Eriksen, il quale raggiunge quota 21 reti in nazionale. Sul finire di gara c’è gioia anche per l’ex bianconero Nicklas Bendtner che si guadagna e realizza un calcio di rigore.

Sul momento più importante la difesa dell’Irlanda ha ceduto. Inoltre, negli scontri diretti, gli irlandesi erano in vantaggio per 5 vittorie a 3 contro la Danimarca. Il successo di ieri sera dei danesi, però, è davvero pesante visto che restano ancora indietro, ma staccano il pass per il Mondiale in Russia.

 

A pochi giorni dalla partita di andata che la Grecia si prepara ad affrontare contro la Croazia, arriva inaspettata la squalifica di Kōnstantinos Manolas, detto Kostas. La Fifa ha ritenuto sospetto un episodio avvenuto nel match della nazionale greca contro Cipro e ha pensato di “punire” più severamente il giocatore della Roma.

Durante la partita, infatti, Manolas pare si sia procurato volontariamente un cartellino giallo che lo ha messo a riposo nella partita successiva, che si giocava con Gibilterra, per tornare carico nel match di play-off del 9 novembre contro la potenza croata.

Ma il suo tentativo non è andato a buon fine perché il suo trucchetto non è passato inosservato, soprattutto dinanzi all’occhio attento della Fifa che ha disposto un ulteriore giorno di riposo per il giocatore.

Manolas, quindi, dovrà attendere la partita di ritorno che sarà giocata il 12 novembre per scendere in campo, nonostante fosse pronto anche fisicamente. Infatti, aveva appena recuperato dopo la lesione muscolare che l’ha costretto ad abbandonare la partita Roma-Napoli lo scorso ottobre.

Riprende, quindi, a essere presente per la sua squadra, la Roma, già da domenica, ma per le qualificazioni ai mondiali bisogna aspettare un altro po’ di giorni.

Certo il giocatore non avrebbe mai pensato che per un episodio successo al 90esimo minuto di una partita già vinta (la Grecia ha battuto Cipro per 2-1) ora avrebbe dovuto passare queste conseguenze, ma la prossima volta prima di decidere di fare un altro fallo “volontario” siamo sicuri che ci penserà molto meglio.

Manolas, dunque, guarderà la partita dalla panchina e farà il tifo per la sua squadra che si gioca la prima delle due partite di spareggio che decideranno le sorti della nazionale che parteciperà ai Mondiali di Russia 2018.

Dopo il Belgio, anche Inghilterra Germania staccano il pass per la Russia per i Mondiali 2018 . La nazionale di Southgate piega 1-0 la Slovenia a Wembley con la rete di Harry Kane in pieno recupero e chiude in testa il Gruppo F.  Gli uomini di Southgate hanno cambiato passo dopo un primo tempo soporifero. Sono andati vicini al bersaglio a più riprese (da segnalare due salvataggi sulla linea, di Rotman su Rushford e di Cesar su Sterling) e alla fine (93′) sono stati premiati: il gol-vittoria lo ha realizzato in spaccata Kane su cross dalla destra di Walker.

Tutto facile, invece, per la squadra di Low. Gara risolta in 20′. Ha sbloccato subito (2′) le marcature Rudy, ha raddoppiato al 20′, dopo aver colpito un palo, Wagner. Nella ripresa i padroni di casa hanno mancato l’1-2 con Washington (traversa), e all’86’ hanno subito la terza rete da Kimmich. L’Irlanda del Nord si è comunque tolta la soddisfazione di segnare, in pieno recupero, il gol della bandiera con Magennis.

La Danimarca piega il Montenegro 1-0 e rinvia la festa della Polonia, vittoriosa per 1-6 con l’Armenia.

Resta appesa a un filo la partecipazione dell’Argentina ai Mondiali di ‘Russia2018’. La 17esima giornata del gruppo sudamericano di qualificazione alla prossima rassegna iridata boccia ancora la squadra di Sampaoli, che non va oltre lo 0-0 alla ‘Bombonera’ contro il coriaceo Perù.