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Mondiali 1982

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In attesa della competizione mondiale che avrà inizio a giugno in Russia, la FIFA tiene viva la partecipazione sull’evento coinvolgendo anche i tifosi in un contest originale quanto sorprendente pubblicato sul social Facebook.

La domanda era: di chi è il più bel gol realizzato nella storia dei Mondiali?

La risposta al sondaggio ha lasciato tutti davvero sorpresi, perché davvero in pochi si sarebbero immaginati che il vincitore fosse Manuel Negrete, con la sua sforbiciata del 1986. La rete messa a punto dal messicano negli ottavi di finale di Coppa del mondo contro la Bulgaria, ha superato alcuni dei più quotati calciatori come Diego Armando Maradona e Pelè e i loro gol impressi nella storia del calcio mondiale.

Strano ma vero i due giocatori non figurano nemmeno nella gran finale, che vede invece sfidarsi Negrete contro il brasiliano Eder, con il suo gol mondiale contro l’URSS in Spagna nel 1982. 

Il vincitore è dunque Negrete, che si aggiudica il contest e sale sul primo gradino del podio dinanzi agli altri 31 partecipanti e alle loro reti degne di nota.

Il calciatore messicano beffa soprattutto il Pibe de Oro, che tutti davano per l’assoluto vincitore protagonista del gol più bello nella storia, riferendosi alla sua rete nei Mondiali di Argentina 1978 contro l’Inghilterra. Ma non è l’unico che poteva ambire al titolo: diversi sono i gol che hanno emozionato durante i tanti Mondiali finora disputati e per facilitare il compito alla giuria, formata appunto dal popolo, la Fifa ha ristretto il campo, dando una rosa di poco più di 30 partecipanti.

 

Tra di essi figurano anche le imprese di Ronaldinho, Matthäus, Socrates, Lahm, Hagi, Bergkamp, James Rodriguez, Owen e Roberto Baggio. Nessuno di loro però è riuscito ad arrivare in finale e Negrete si gode la soddisfazione a sorpresa di essere ricordato come colui che ha fatto la rete mondiale più grandiosa della storia. 

I più grandi atleti del 2017 tutti riuniti nella stessa sala per festeggiare lo sport: ecco cosa significa la premiazione dei Collari d’oro.

L’evento, che offre un riconoscimento agli sportivi che hanno vinto un titolo mondiale nell’anno che volge al termine, si è svolto ieri alla Casa delle Armi al Foro Italico, alla presenza non solo di grandi campioni ma anche delle autorità politiche e sportive che li hanno omaggiati.

Ed è così che si apre la manifestazione:

Siamo molto felici, perché questa è la cerimonia delle cerimonie in cui vogliamo premiare e ricordare gli atleti e le atlete che hanno fatto grande lo sport italiano nel 2017. E mai come quest’anno abbiamo vinto tanti titoli mondiali individuali

Queste le parole di Giovanni Malagò, Presidente del Coni, che accoglie con gioia i successi degli azzurri nel mondo che hanno portato in alto il nome e la bandiera dell’Italia.

E ci sono proprio tutti a osannare questi grandi risultati: il Ministro dello Sport Luca Lotti, il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli e anche il premier Gentiloni, che ci tiene a congratularsi personalmente con gli atleti vincitori:

I vostri sono risultati che ci fanno essere orgogliosi di essere italiani. Penso all’oro di Federica Pellegrini, a quello di Bebe Vio e del fioretto. Sappiamo quello che c’è dietro a livello di sacrifici. Lo sport insegna che la fatica non è mai sprecata: fatichi e sogni, diceva Pietro Mennea. E oggi abbiamo bisogno di sognare ancora, le cose in Italia vanno un po’ meglio ma ci sono ancora ferite da rimarginare

Per l’occasione, i collari d’oro sono andati a chi ha vinto nelle specialità olimpiche e paralimpiche e nelle discipline motoristiche. Comincia quindi una sfilata di big, da Morbidelli a Nibali, da Gregorio Paltrinieri a Federica Pellegrini. E ancora: i campioni della scherma, del tiro con l’arco e del tiro a volo. Insomma, un’Italia in festa con le punte di diamante azzurre che rappresentano ogni sport nel mondo.

Ognuno di loro porta con sé la soddisfazione di aver scritto un pezzo della storia dello sport italiano, come Federica Pellegrini, che racconta la sua esperienza a Budapest:

A Budapest ho avverato un sogno: è stato il mio ultimo 200 stile libero come lo volevo io, la gara della vita, la gara perfetta. Sono fiera e onorata, ringrazio chi mi ha aiutato a chiudere come volevo: è stato un anno faticoso, ma ne è valsa la pena

La campionessa del nuoto è stata premiata per il titolo nei 200 sl, frutto di una forte determinazione dopo il mancato podio alle Olimpiadi che ha segnato la giovane, tanto da farle pensare anche al ritiro:

Non salire sul podio olimpico per un decimo era stato difficile e a un’Olimpiade fa più male, perché so come mi ero preparata. La finale di quel giorno è andata bene ma non abbastanza. Ho provato una grande rabbia, avevo pensato di smettere di nuotare. L’orgoglio più grande della mia vita è quello di aver scelto di andare avanti

Dino Zoff alza di nuovo la coppa del mondo

Durante questa celebrazione dello sport, uno spazio speciale è stato dedicato al calcio. Il Presidente della Fifa, senza nascondere una nota di rammarico, non può fare a meno di parlare dell’esclusione dell’Italia ai Mondiali, ma per spronare il calcio a reagire e tornare quello di una volta:

È veramente tragico non essere al Mondiale, ma poteva capitare. Ora bisogna lavorare, riformare, innovare e riportare l’Italia sul tetto del mondo dove merita di essere anche nel calcio

Ed è con uno sguardo nostalgico al passato che sono chiamati sul palco di eroi di un tempo, che hanno reso grande il calcio italiano: i campioni del mondo del Mondiale del 1982.

Conti, Baresi, Oriali, Cabrini, Antognoni, Selvaggi e il grande Dino Zoff, che torna a sollevare la coppa proprio come fece quel grande giorno di festa per tutto il nostro paese.

Non può fare a meno di notare che le cose nel calcio sono molto cambiate da allora, ma con l’augurio che con il tempo la situazione possa cambiare e si possano rivivere le stesse emozioni che ci hanno regalato questi eroi nei Mondiali di Spagna ‘82.