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mondiale under 17

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Clamoroso epilogo al Bezerrao, dove il Brasile centra la seconda rimonta consecutiva dopo il capolavoro in semifinale contro la Francia conquistando il suo quarto titolo Mondiale U17. Il trionfo verdeoro arriva solo negli ultimi 10 minuti, quando il Messico assaporava il trionfo e l’ennesima beffa all’Amarelinha, già sconfitta in finale nel 2005. Invece i padroni di casa si prendono la rivincita, vincendo per 2-1 e spezzando un tabù che durava da 14 anni grazie ai lampi nel finale di Kaio Jorge, che chiude da vicecapocannoniere del torneo con 5 centri, e di Lazaro. Polemiche messicane per il rigore del momentaneo pareggio brasiliano all’83’.

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La sfida non tradisce le aspettative infiammando i 22 mila presenti al Bezerrao. Merito soprattutto di un Brasile che parte a mille, esercitando un pressing asfissiante e sfondando con facilità lungo la corsia destra grazie alla spinta costante di Yan Couto. A mettersi in evidenza è soprattutto Gabriel Veron, imprendibile nell’uno contro uno e fulminante in progressione. Netto lo strapotere dell’Amarelinha nei primi 45′ segnati da due grandi occasioni di Veron (colpevole di un grossolano errore a porta spalancata) e da una traversa di Peglow. Copione simile anche nella ripresa nonostante il Messico cerchi di alzare ritmo e baricentro. La stellina tricolor, Alvarez, non riesce a incidere perché costretto ad abbassarsi troppo per trovare qualche pallone giocabile, tanto da giustificarne la sostituzione dopo 55′ anonimi.

La emozioni si moltiplicano nell’ultima mezz’ora, quando al Brasile viene il sospetto di essere vittima di un sortilegio: il trio offensivo verdeoro semina il panico nella retroguardia rivale sprecando di tutto, mentre al 66′ arriva il lampo di Gonzalez che, come un fulmine a ciel sereno, regala il vantaggio ai messicani nell’unica occasione su azione manovrata confezionata fino a quel momento. La furibonda reazione verdeoro porta a tre chiare chance con altrettanti tiri dal limite dell’area e a un’altra traversa colta da Cabral. Sembra finita per i padroni di casa. Ma all’83’ Veron conquista un sacrosanto rigore che s’incarica di realizzare Kaio Jorge. Senza respiro gli ultimi minuti, durante i quali il Brasile dà fondo alle energie residue trovando il ribaltone in pieno recupero grazie a un inserimento del nuovo entrato Lazaro.

FRANCIA TERZA

Dalla rimonta subita dal Brasile, quella costata la finale, al ribaltone rifilato all’Olanda (3-1) che vale il terzo posto. La Francia si prende una parziale consolazione conquistando il gradino più basso del podio grazie a un incontenibile Muinga, autore di una tripletta che lo proietta a quota 5 reti, vicecapocannoniere a braccetto con il compagno Mbuku. Sotto al 15′ a causa della rete messa a segno da Taabouni, la squadra di Giuntini ha ristabilito l’equilibrio al 22′ prima di mettere la freccia e chiudere i conti tra il 54′ e il 62′ per mano del centravanti del Psg.

Parte con il piede giusto l’avventura dell’Italia ai Mondiali Under 17 in corso in Brasile. Un esordio morbido,  un rotondo 5-0 contro le Isole Salomone, grazie soprattutto allo scatenato Gnonto, a segno con una doppietta. Dopo aver sbloccato il risultato al 24′, il talento interista (il più giovane della truppa) si ripete dieci minuti più tardi. Nel mezzo anche il centro di Cudrig e Italia avanti sul 3-0 a fine primo tempo. Nella ripresa, ecco le altre marcature di Tongya e Capone per il 5-0 finale.

Al Mondiale partecipano 24 Nazionali e gli Azzurrini sono stati inseriti nel girone F assieme a Paraguay e Messico, che hanno pareggiato 0-0 il match d’esordio, oltre ovviamente le già citate Isole Salomone. La sedicesima edizione del torneo iridato si sarebbe dovuta svolgere in Perù, ma  dopo l’esito negativo di alcune ispezioni degli impianti e per altri problemi organizzativi, la Fifa ha deciso di spostare il tutto in Brasile.

L’Italia è tornata dopo due assenze nel 2015 e nel 2017, l’ultima apparizione sei anni fa negli Emirati Arabi. Un’avventura che finì agli ottavi contro il Messico, nonostante i gol nella prima fase di Vido e Parigini. Altri nomi noti di quella squadra, guidata da Daniele Zoratto erano Scuffet con Audero che gli faceva da riserva, Dimarco, Capradossi, Cerri, Calabria. Stavolta tocca ai ragazzi nati nel 2002, l’anno del Mondiale coreano e di Byron Moreno.

Wilfried Degnand Gnonto è uno dei due giocatori sotto età convocati dal ct Nunziata (l’altro è l’atalantino Giovane): originario della Costa d’Avorio, suo padre Boris Noel emigrò 26 anni fa, raggiunto dalla madre Chantal 6 anni dopo , è nato nel 2003 a Baveno, provincia di Verbania, con il papà che lavora in una fabbrica tessile e la madre cameriera in un hotel.

Il prossimo impegno con il Messico, in programma nella notte fra il 31 ottobre e il primo novembre alle ore 24 italiane, sarà visibile sul web di Rai Sport e su Sky Sport.