Quella contro l’Atalanta è forse la partita in cui ha giocato peggio e anche molto contestata per via di un rigore decisivo assegnato erroneamente su simulazione di Chiesa. Ma i tre punti conquistati hanno rilanciato nuovamente la Fiorentina, ora terza in Serie A con 13 punti. Un buon, sorprendente inizio, impreziosito da un altro dato: la squadra titolare di Stefano Pioli è la più giovane dei cinque maggiori campionati d’Europa, come evidenziato dall’ultimo studio del CIES.
Nei primi mesi di campionato, infatti, la Fiorentina ha giocato con una formazione di età media pari a 23.79 anni, la più giovane fra i primi cinque tornei continentali che comprende oltre l’Italia, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra. Un esempio su tutti: il suo portiere titolare, il francese Alban Lafont, arrivato in estate dal Tolosa, ha 19 anni.
La seconda squadra più giovane è il Mainz, con 23.93 anni di media, mentre sul gradino più basso c’è il Nîmes con 24.20 anni di media. Il dato è significativo perché questa Fiorentina, piena zeppa di qualità e sfrontatezza, ha tutte le carte in regola per piazzarsi tra le prime sei squadre a fine campionato, ma non solo: è un dato altrettanto rilevante in una Serie A che conta cinque squadre fra le prime dieci con l’età media più vecchia d’Europa (le prime tre sono tutte italiane e sono Chievo Verona, Parma e Juventus).
La morte del capitano Davide Astori, deceduto per arresto cardiaco nella notte fra il 3 e 4 marzo 2018, ha segnato profondamente i ragazzi, la società e tutta la città di Firenze. Nonostante la perdita umana e lo shock, la squadra ha reagito con grinta sul campo, iniziando a vincere partite su partite, sfiorando anche la qualificazione all’Europa League. Astori viene costantemente ricordato dal popolo viola: Pezzella, attuale capitano, porta la sua fascia al braccio, mentre al termine di ogni match i giocatori si avvicinano al pubblico facendo un saluto militare, sempre in ricordo di Davide.
E poi ci sono gli acquisti che portano principalmente la firma di Pantaleo Corvino, uno noto nel calcio per avere occhio, lungimiranza e saper puntare sui giovani promettenti. Jordan Veretout, piacevole sorpresa della scorsa stagione, si sta confermando su livelli altissimi così come Giovanni Simeone e Federico Chiesa. Poi c’è il giovane difensore serbo Nikola Milenkovic, uno dei migliori della sua nazionale ai Mondiali in Russia e ora, a vent’anni, è un punto fermo della difesa della Fiorentina così come Cristiano Biraghi, terzino, e Marco Benassi, centrocampista, entrambi cresciuti nell’Inter.
Da quest’anno lì davanti c’è anche Marko Pjaca, che quando nel 2016 la Juventus lo comprò dalla Dinamo Zagabria era considerato uno dei migliori giovani esterni d’attacco europei. Poi ha avuto un grave infortunio al ginocchio che lo ha bloccato per quasi un anno, ma ora a Firenze sta tornando lentamente in forma.