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L’Italia ha vinto la Trentino Basket Cup 2017 battendo i Paesi Bassi per 66-57, ma dovrà fare a meno di Gallinari per gli Europei. L’atleta dei Clippers ha infatti reagito violentemente sferrando un pugno ad una provocazione di Kok che ha portato gli arbitri ad espellere entrambi dalla gara.

A seguito degli accertamenti effettuati immediatamente dopo il match, Danilo Gallinari ha riportato una frattura della base del primo metacarpo della mano destra. I tempi di recupero sono stati stimati in circa 40 giorni. Diego Flaccadori si aggregherà alla squadra nel raduno di Cagliari (1/13 agosto).

Tornando alla partita, miglior marcatore è stato Marco Belinelli con 14 punti. Il n.3 Azzurro è stato premiato MVP del Torneo. Quinto successo in sei edizioni nella manifestazione che apre l’estate della Nazionale (bilancio di 20 vittorie e una sconfitta). Fuori per rotazione Pietro Aradori, Filippo Baldi Rossi, Andrea Cinciarini, Marco Cusin e Stefano Tonut.

 

“Una gara come questa – ha detto il CT Messina – era la cosa migliore che potesse capitarci. E’ stata una partita ruvida contro avversari che ci hanno messo le mani addosso. Abbiamo fatto molti errori e ci siamo innervositi come nel caso di Gallinari, che ha reagito ed è stato espulso. In difesa abbiamo chiaro cosa dobbiamo fare ma in attacco, soprattutto sotto pressione, dobbiamo giocare con più passaggi e meno palleggi. Vedo da parte di tutti un grande impegno. I nuovi hanno fatto cose buone e meno buone e stanno tutti impegnandosi per entrare nei dodici. Ora ci spostiamo a Cagliari e li tireremo un po’ le fila del nostro lavoro”.

I 18 a disposizione di coach Messina – compreso Davide Pascolo – osserveranno due giorni di riposo prima di trasferirsi a Cagliari per la seconda parte del raduno, che inizierà ufficialmente il 2 agosto per terminare il 13 dello stesso mese. Nelle due settimane in terra sarda sono in programma un’ amichevole contro la Nigeria (6 agosto), e un torneo con gli stessi Campioni d’Africa, la Finlandia e la Turchia (11-12-13 agosto).

il tabellino

Italia-Paesi Bassi 66-57 (16-14, 14-19, 17-20, 19-13)
Italia: Hackett 3 (1/2, 0/2), Della Valle 8 (1/2 da tre), Belinelli 14 (4/8, 1/6), Filloy 3 (1/5 da tre), Biligha 7 (3/4), Vitali 7 (1/1, 1/1), Gallinari 5 (1/1, 1/1), Melli 2 (1/1, 0/2), Cervi 1 (0/4), Abass 5 (1/3, 1/2), Burns 5 (1/4, 1/3), Datome 6 (0/4, 2/5). All: Messina
Paesi Bassi: Franke 11 (2/2, 2/8), Bouwknecht 2 (1/1, 0/1), Williams 9 (2/3, 1/4), W. de Jong 13 (4/7, 1/5), Van der Mars 7 (3/5), R. Schaftenaar 3 (1/3 da tre), Oudendag (0/3), Voorn 2 (1/1, 0/3), Kok 4 (2/3), Slagter 6 (0/1, 2/4). All: Van Helfteren
Note. Tiri da due Ita 13/32, PB 15/26; Tiri da tre Ita 9/29, PB 7/28; Tiri liberi Ita 13/24, PB 6/11. Rimbalzi Ita 46, PB 29. Assist Ita 14, PB 12.
Arbitri: Sahin, Seghetti, Vicino

Meno di un mese alla partenza della nuova stagione Azzurra. La Nazionale si ritroverà il 21 luglio a Milano e subito dopo il Media Day (studi Sky a Rogoredo) partirà alla volta di Folgaria, per il sesto anno consecutivo sede del raduno. Il training camp si concluderà con le gare della Trentino Basket Cup (29 e 30 luglio), primi test in vista di EuroBasket 2017. Il Commissario Tecnico Ettore Messina ha convocato 19 giocatori con cinque giocatori a disposizione. I 24 compongono la lista FIBA.

I convocati per il training camp di Folgaria (22/28 luglio) e la Trentino Basket Cup (29 e 30 luglio)

Awudu Abass (1993, 200, A)
Pietro Aradori (1988, 194, G)
Filippo Baldi Rossi (1991, 207, A)
Marco Stefano Belinelli (1986, 196, G)
Paul Stephane Biligha (1990, 200, C)
Riccardo Cervi (1991, 214, C)
Andrea Cinciarini (1986, 193, P)
Marco Cusin (1985, 211, C)
Luigi Datome (1987, 203, A)
Amedeo Della Valle (1993, 194, G)
Ariel Filloy (1987, 190, P)
Diego Flaccadori (1996, 192, G)
Danilo Gallinari (1988, 208, A)
Daniel Lorenzo Hackett (1987, 197, P/G)
Nicolò Melli (1991, 205, A)
Davide Pascolo (1990, 203, A)
Stefano Tonut (1993, 194, G)
Luca Vitali (1986, 201, P)
Andrea Zerini (1988, 205, A)

Giocatori a disposizione

Christian Burns (1985, 203, A/C)
Leonardo Candi (1997, 190, P)
Simone Fontecchio (1995, 203, A)
Antonio Iannuzzi (1991, 208, A/C)
Davide Moretti (1998, 188, P/G)

Il prossimo campionato europeo sarà l’ultimo atto del secondo mandato da head coach della Nazionale per Ettore Messina. L’attuale Commissario Tecnico ha comunicato al Presidente Fip Giovanni Petrucci la sua impossibilità a continuare l’esperienza sulla panchina Azzurra per via del rapporto che lo lega ai San Antonio Spurs.

Il nuovo sistema di competizione FIBA e le attività della franchigia NBA non gli consentono infatti di poter mantenere il doppio incarico già a partire da novembre 2017, mese in cui la Nazionale affronterà le prime gare di qualificazione al Mondiale 2019.

petrucci

Appresa con rammarico la notizia, il Presidente Petrucci a nome di tutta la Federazione Italiana Pallacanestro, ringrazia il Dottor Messina per la passione profusa anche in questa seconda esperienza e per il lavoro che ha svolto e sta svolgendo in vista di una competizione, EuroBasket 2017, a cui lo stesso CT e la Fip tengono moltissimo.

Nelle prossime settimane il Presidente individuerà il nuovo Commissario Tecnico che guiderà la Nazionale nelle partite di qualificazione alla rassegna iridata di Cina 2019.

Quasi 19 anni nello stesso club, superando, per longevità e attaccamento alla maglia giocatori come Buffon alla Juventus, John Terry al Chelsea o Andrés Iniesta al Barcellona. Solo sei mesi passati da tutt’altra parte del mondo, ma che lo hanno fatto conoscere oltre i confini giapponesi, esattamente in Italia. Mitsuo Ogasawara è il Kashima Antlers o il Kashima Antlers è Mitsuo Ogasawara. Il centrocampista 37enne, con il club nipponico, sono stati la sorpresa dell’ultimo Mondiale per club, disputato proprio in Giappone.
Invitati alla manifestazione in quanto vincitori del campionato del paese ospitante, la squadra del cervo ha battuto in ordine, 2-1 l’Auckland City, 2-0 i sudafricani del Mamelodi Sundowns e 3-0 in semifinale i favoritissimi colombiani dell’Atlético Nacional. In finale hanno dato filo da torcere al Real Madrid, piegati dal solito Cristiano Ronaldo solo ai supplementari dopo che i 90’ sono terminati sul 2-2.

Capitano è stato Mitsuo Ogasawara, dal 1998 tra le file del Kashima Antlers. Giocatore stimato e rispettato in Giappone, idolo in una città che, seppur fugacemente, ha visto la classe cristallina del brasiliano Zico che, tra il 1993 e il 1994 chiuse la sua straordinaria carriera con 24 presenze e 15 gol, e di un giovanissimo e talentuoso Leonardo, dal 1994 al 1996, con 49 gettoni e 30 realizzazioni.
Per la quinta volta campione di Giappone con la maglia rossa di Kashima, titolo conquistato lo scorso 3 dicembre, ultimo trofeo risollevato dopo sei anni, quando nel 2009, venne nominato come giocatore dell’anno nel paese del Sol Levante. Tre coppe nazionali e anche una supercoppa nel suo palmarés.

Nell’era del ritorno di fiamma dei giapponesi in Italia – dopo i mitologici Kazuyoshi Miura, Hiroshi Nanami e Hidetoshi Nakata – durante i primi anni 2000, tra il talentuoso Shunsuke Nakamura che fa impazzire la Reggina, un oscuro Masashi Oguro al Torino e le qualità mai messe in mostra di Atsushi Yanagisawa tra Sampdoria e Messina, è proprio la città insulare a portare in Italia, seppur solo per sei mesi, lo stesso Ogasawara. Sei presenze in Serie A, mezzi spezzoni per lo più, e un gol nel 2-2 finale contro l’Empoli. Due apparizioni anche in Coppa Italia e nulla più: un fugace salto nel calcio europeo, nel vero calcio ammirato ed emulato a levante.

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Nell’occidente calcistico, la bandiera Ogasawara ha il suo idolo: l’ex centrocampista del Barcellona, Xavi. Affascinato e letteralmente folgorato dopo averlo affrontato da rivale tanto tanto tempo fa, in Nigeria nel 1999, durante la finale del Mondiale under-20. E’ la Rojita a sollevare il trofeo demolendo i nipponici per 4-0: nella Spagna dei giovani Iker Casillas, Pablo Orbaiz, Carlos Marchena e Gabri, a brillare è il centrocampista con il numero 8, Xavi.
Nonostante i suoi 19 anni, la qualità era già cristallina, tanto da ammaliare il suo omologo giapponese. A fine match, il bel gesto che anche il calciatore spagnolo ricorda positivamente: Ogasawara e il compagno di squadra Motoyama hanno atteso diverso minuti prima di lasciare lo stadio di Lagos, hanno atteso i festeggiamenti dei rivali solo per attendere Xavi Hernandez. Dinanzi a lui, un solo profondo e rispettoso inchino.