Tag

medaglie

Browsing

Realizzate con materiali riciclati raccolti da vecchi smartphone: questa la novità delle medaglie con cui saranno premiati gli atleti alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, in programma dal 24 luglio al 9 agosto. Le medaglie sono state presentate dagli organizzatori dei 32esimi Giochi olimpici, a un anno esatto dall’inizio dell’evento, con l’obiettivo di “assomigliare a pietre grezze che sono state lucidate e che ora brillano”.

I premi in oro, argento e bronzo hanno ciascuno una superficie ruvida, quasi meringata sull’anello esterno, che circonda un centro liscio e brillante. Le medaglie sono state svelate nel corso di una cerimonia ad un anno esatto dall’inizio dei Giochi, alla presenza del presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, il quale ha detto: «Posso dire di non aver mai visto una città olimpica preparata come Tokyo a anno prima delle Olimpiadi».

Progettate da Junichi Kawanishi, che ha vinto un concorso a cui hanno aderito 400 designer, a livello di dimensioni avranno un diametro di 85 millimetri, e saranno spesse 12,1 mm. Le medaglie d’oro useranno 6 grammi di placcatura in oro su argento puro, mentre quelle che saranno date ai secondi classificati saranno fatte totalmente d’argento. A concludere il cerchio ci sono quelle di bronzo, che useranno una lega di ottone rosso composta da rame al 95% e zinco al 5%.

I regolamenti del Cio imponevano che il design includesse i cinque anelli, il nome ufficiale dei giochi e la dea greca della vittoria di fronte allo stadio Panatheniac. Due anni fa il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 lanciò una campagna di raccolta di vecchi dispositivi elettronici, allo scopo di riciclarli per ottenere i materiali per le medaglie: sarebbero state ricevute 78.895 tonnellate di gadget, di cui 6,21 milioni di smartphone che hanno permesso di ottenere 32 chilogrammi di oro, 3.500 chilogrammi di argento e 2.200 di bronzo.

Risultati immagini per tokyo 2020 medals

Lo sguardo è già oltre, consapevoli che da questa debacle si può ripartire – si deve – in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Eppure la Nazionale italiana di scherma ritorna dai Campionati Mondiali 2019, appena conclusi a Budapest senza neppure una medaglia d’oro.

Un dato, negativo, non accadeva dal 1995 e nelle gare individuali non ha avuto neppure nessun argento: bisogna risalire a Losanna 1987, 32 anni fa, per trovare analogie. Anche se in quella edizione le medaglie furono due, invece, da questa rassegna l’Italia torna a casa con otto medaglie, e, persino una in più del Mondiale a Wuxi 2018, quando però gli ori furono quattro. Otto medaglie non sono poche, una d’argento e sette di bronzo, in tutte le specialità. Da qui bisogna ripartire, cioè dal fatto che l‘Italia è competitiva ovunque e lo sarà anche a Tokyo 2020 con gli stessi nomi.

Risultati immagini per scherma mondiali italia

L’ultima medaglia, quella di bronzo, l’ha ottenuta nel fioretto maschile a squadre: gli azzurri Alessio Foconi, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Daniele Garozzo hanno sconfitto nella finalina la Russia per 45-32. Grande rammarico, invece, per il fioretto femminile che conferma l’argento dello scorso anno a Wuxi arrendendosi in finale. Il quartetto composto da Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Alice Volpi e Francesca Palumbo cede in finale alla Russia per 43-42 al minuto supplementare al termine di un match al cardiopalma e dall’andamento del punteggio sempre in bilico. Dopo un iniziale vantaggio azzurro, le russe sono state capaci di rimontare e portarsi avanti, prima di subire però la rimonta delle fiorettiste italiane. Nell’ultima frazione Elisa Di Francisca ha avuto due stoccate di vantaggio ad un minuto dalla fine del tempo regolamentare. Sul vantaggio di 42-41 a sei secondi dal termine, l’azzurra ha subìto un secondo cartellino giallo per copertura di bersaglio valido, che ha portato sul 42-42 lo score, lasciando vive le speranze russe poi concretizzatesi dopo pochi secondi dall’inizio del minuto supplementare.

Risultati immagini per scherma mondiali italia

Peserà, senz’altro, il non essere riusciti a salire almeno una volta sul gradino più alto del podio in una rassegna iridata segnata da “prime volte”: Brasile, Grecia, Hong Kong e Iran sono andati a punti per la prima volta nella loro storia. Il Brasile, addirittura, ha iniziato il proprio medagliere mondiale con un oro, grazie a Nathalie Moellhausen, già campionessa mondiale di spada dieci anni prima con i colori dell’Italia, che ha battuto la cinese Lin Sheng.

Nel medagliere finale l’Italia si è piazzata al nono posto, mentre in cima c’è la Russia con tre ori, altrettanti argenti e un bronzo. Un gradino più sotto la Francia con due ori e tre argenti, mentre a chiudere il podio troviamo la Corea del Sud con due medaglie d’oro e due di bronzo.

Risultati immagini per Nathalie Moellhausen

È proprio il caso di dirlo: “dalle stelle alle stalle”! Spesso purtroppo le strade che anche grandi campioni nello sport prendono sono davvero inaspettate e ci si ritrova lontanissimi da quei tempi d’oro in cui si è osannati e ammirati.

È il caso di Michael Diamond, il grande campione australiano di tiro a volo che ha vinto l’oro olimpico nella fossa ad Atlanta 1996 e nei Giochi di casa di Sydney 2000. Da allora ne sono cambiate di cose per l’australiano, che oggi si trova coinvolto in situazioni spiacevoli di denunce e processi.

 

Una famiglia sulle spalle da mantenere e un debito di circa 200 mila dollari australiani: ecco il peso che si porta sulle spalle Diamond, che è costretto a prendere una decisione difficile per affrontare questa difficile situazione.

Non ho alternativa e ho deciso di mettere all’asta le medaglie vinte alle Olimpiadi e i cinque ori e i tre argenti conquistati ai Giochi del Commonwealth

Ecco cosa è disposto a fare il campione per sostenere le ingenti spese legali!

Gli errori purtroppo si pagano a caro prezzo, anche se hai un passato da eroe. E così Diamond deve fare i conti con la guida in stato di ebbrezza, le armi nel bagagliaio dell’auto e le varie liti violente anche coi familiari.

Insomma, non si può certo dire che sia vittima delle ingiustizie dello Stato, ma c’è di buono che ha imparato dai suoi errori e sta cercando di risalire la china, pian piano, cominciando proprio dalla vendita dei suoi beni preziosi per poter ricominciare, magari, proprio dalle prossime Olimpiadi di Tokyo del 2020.

Purtroppo la sua storia ha preso una piega piuttosto spiacevole e ha dovuto rinunciare a diverse competizioni importanti, come i Giochi di Rio del 2016, ma la federazione australiana ha promesso di non abbandonarlo, aiutandolo a partecipare alle prossime olimpiadi.

Nel frattempo però bisogna pagare i debiti. Ecco tutta la disperazione di Diamond:

La mia reputazione è stata rovinata e ora non trovo lavoro. Non riesco più a mantenermi e sono disperato, perché non so come pagare l’affitto e le rette della scuola dei miei figli

Nel corso della storia non è il primo (e probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo!) che è stato costretto a vendere i suoi trofei per risollevarsi finanziariamente. Ma c’è anche chi le medaglie le regala, facendo dei gesti davvero apprezzati e rinunciando ad un ricordo prezioso per dare gioia a chi in quel momento ne ha bisogno.

Alcuni nomi? Bebe Vio (impegnata proprio in questi giorni nei Mondiali di scherma paralimpici), Sonny B Williams (rugby), Daniele Garazzo (scherma) sono solo alcuni esempi.

Ecco le loro incredibili storie in questo link.

Tempo di medaglie per i Mondiali di tiro con l’arco 2017 e ieri anche l’Italia festeggia portando a casa un argento nella gara a squadre del compound e un bronzo nella prova mixed team.

Il dolce e l’amaro per la squadra formata da Sergio Pagni, Federico Pagnoni e Alberto Simonelli, che nella finalissima contro gli Usa non riescono ad aggiudicarsi il primo posto, nonostante l’ottima performances. 

Il trio azzurro è messo a dura prova dalla potenza americana formata da Steve Anderson, Braden Gellenthien e Kristofer Schaff, che sin dall’inizio della gara dimostrano di non voler assolutamente lasciare tregua agli avversari. Il vantaggio è netto già dalle prime frecce e si mantiene costante per tutta la durata della gara che si conclude con la vittoria degli Stati Uniti per 238-225.

Il talento degli avversari americani è indubbio e lo stesso Simonelli, al termine della gara, lo riconosce con queste parole:

I campionati erano buoni ma alla fine gli americani hanno vinto perché erano più forti

L’Italia, comunque, non può e non deve lamentarsi perché conquista una medaglia d’argento che ha un grandissimo valore, dal momento che non si otteneva un tale risultato da molti anni. Il terzo posto viene conquistato, invece, dalla Colombia.

 

Nella gara a squadre femminile il primo posto viene conquistato dalla Colombia, seguita al secondo posto dall’India e dalla Corea del Sud.

Ma le gioie italiane non sono finite qua: Sergio Pagni e Irene Franchini conquistano il bronzo nella prova a squadre miste.

Nel mixed team l’avversaria da battere era L’Olanda, e dopo una sfida eccellente da parte della nostra coppia azzurra è arrivata la vittoria e il meritato terzo posto sul podio. Al primo posto si è classificata la Corea del Sud e al secondo la Germania.

Per quanto riguarda, invece, le finali individuali i campioni del mondo sono Song Yun Soo e Sebastien Peineau.

Programma Mondiali tiro con l’arco 22 ottobre

Oggi è l’ultima giornata dei mondiali di Città del Messico e conosceremo gli ultimi campioni che conquistano l’oro nella propria disciplina.

Nella prova a squadre tutti gli occhi sono puntati sui nostri azzurri in gara, Marco Galiazzo, Mauro Nespoli, David Pasqualucci, che si contendono l’oro con la Francia.

Negli altri tabelloni non c’è nessun azzurro a concorrere per la medaglia.

Oggi, ultimo giorno di finali, le gare saranno seguite in diretta tv nel canale Youtube della Federazione Internazionale di tiro con l’arco, World Archery.

Gare a squadre

18:00-18:24 Finale bronzo femminile Cina-Taipei

18:24-18:48 Finale oro femminile Corea-Messico

18:48-19:12 Finale bronzo maschile Corea-Canada

19:12-19:36 Finale oro maschile Italia-Francia

Mixed Team

22:00-22:20 Finale bronzo Giappone-Gran Bretagna

22:20-22:40 Finale oro Corea-Germania

Gare individuali

22:40-22:55 Finale bronzo femminile Mackenzie Brown (USA) – (TPE) Tan Ya-Ting

22:55-23:10 Finale oro femminile Ksenia Perova (RUS) – (KOR) Chang Hye Jin

23:10-23:25 Finale bronzo maschile Arsalan Baldanov (RUS) – (NED) Steve Wijler

23:25-23:40 Finale oro maschile Wei Chun-Heng (TPE) – (KOR) Im Dong Hyun

Tempo di medaglie per i Mondiali di tiro con l’arco 2017 e ieri anche l’Italia festeggia portando a casa un argento nella gara a squadre del compound e un bronzo nella prova mixed team.

Il dolce e l’amaro per la squadra formata da Sergio Pagni, Federico Pagnoni e Alberto Simonelli, che nella finalissima contro gli Usa non riescono ad aggiudicarsi il primo posto, nonostante l’ottima performances. 

Il trio azzurro è messo a dura prova dalla potenza americana formata da Steve Anderson, Braden Gellenthien e Kristofer Schaff, che sin dall’inizio della gara dimostrano di non voler assolutamente lasciare tregua agli avversari. Il vantaggio è netto già dalle prime frecce e si mantiene costante per tutta la durata della gara che si conclude con la vittoria degli Stati Uniti per 238-225.

Il talento degli avversari americani è indubbio e lo stesso Simonelli, al termine della gara, lo riconosce con queste parole:

I campionati erano buoni ma alla fine gli americani hanno vinto perché erano più forti

L’Italia, comunque, non può e non deve lamentarsi perché conquista una medaglia d’argento che ha un grandissimo valore, dal momento che non si otteneva un tale risultato da molti anni. Il terzo posto viene conquistato, invece, dalla Colombia.

 

Nella gara a squadre femminile il primo posto viene conquistato dalla Colombia, seguita al secondo posto dall’India e dalla Corea del Sud.

Ma le gioie italiane non sono finite qua: Sergio Pagni e Irene Franchini conquistano il bronzo nella prova a squadre miste.

Nel mixed team l’avversaria da battere era L’Olanda, e dopo una sfida eccellente da parte della nostra coppia azzurra è arrivata la vittoria e il meritato terzo posto sul podio. Al primo posto si è classificata la Corea del Sud e al secondo la Germania.

Per quanto riguarda, invece, le finali individuali i campioni del mondo sono Song Yun Soo e Sebastien Peineau.

Programma Mondiali tiro con l’arco 22 ottobre

Oggi è l’ultima giornata dei mondiali di Città del Messico e conosceremo gli ultimi campioni che conquistano l’oro nella propria disciplina.

Nella prova a squadre tutti gli occhi sono puntati sui nostri azzurri in gara, Marco Galiazzo, Mauro Nespoli, David Pasqualucci, che si contendono l’oro con la Francia.

Negli altri tabelloni non c’è nessun azzurro a concorrere per la medaglia.

Oggi, ultimo giorno di finali, le gare saranno seguite in diretta tv nel canale Youtube della Federazione Internazionale di tiro con l’arco, World Archery.

Gare a squadre

18:00-18:24 Finale bronzo femminile Cina-Taipei

18:24-18:48 Finale oro femminile Corea-Messico

18:48-19:12 Finale bronzo maschile Corea-Canada

19:12-19:36 Finale oro maschile Italia-Francia

Mixed Team

22:00-22:20 Finale bronzo Giappone-Gran Bretagna

22:20-22:40 Finale oro Corea-Germania

Gare individuali

22:40-22:55 Finale bronzo femminile Mackenzie Brown (USA) – (TPE) Tan Ya-Ting

22:55-23:10 Finale oro femminile Ksenia Perova (RUS) – (KOR) Chang Hye Jin

23:10-23:25 Finale bronzo maschile Arsalan Baldanov (RUS) – (NED) Steve Wijler

23:25-23:40 Finale oro maschile Wei Chun-Heng (TPE) – (KOR) Im Dong Hyun

Siamo quasi giunti alla conclusione di questo Mondiale di tiro con l’arco 2017 che per l’Italia non ha riservato grandi soddisfazioni.

Molte le eliminazioni già al primo turno, ma sono ancora più dure le sconfitte ad un passo dalla finale, come quella che è toccata ai due azzurri che ieri hanno gareggiato nella prova mixed team dell’arco olimpico e sono stati battuti proprio all’ultimo.

Parliamo di Mauro Nespoli e Tatiana Andreoli, che nonostante la buona performances iniziale con un netto vantaggio sugli avversari, assistono impotenti ad una rimonta eclatante da parte della coppia messicana che li batte per 5-3.

Con l’Italia fuori, assisteremo alla finalissima tra Germania e Corea del Sud che si contenderanno il gradino più alto del podio, mentre il terzo posto sarà deciso dalla sfida tra Gran Bretagna e Giappone.

Nella gara a squadre miste del compound, invece, la coppia formata da Sergio Pagni e Irene Franchini riesce a superare il turno ed arrivare in finale. Il primo ostacolo, rappresentato dalla Russia, viene arginato con facilità con un punteggio di 157-152. La coppia avversaria successiva, il Messico, viene sconfitta per 152-150. Infine, l’Italia si scontra in semifinale con la Germania ed il match si rivela molto più difficile dei precedenti.

Dopo una gara quasi pari dove i nostri azzurri si battono con determinazione, proprio al giro di boa i tedeschi scoccano le frecce decisive che gli regalano questi due punti in più per volare dritti in finale. Ad attendere la coppia italiana per giocarsi la medaglia di bronzo ci sarà l’Olanda, mentre i primi due posti saranno contesi tra la Germania e la Corea del Sud.

Oggi i riflettori sono puntati proprio nella coppia del mixed team del compound che vuole regalare un bronzo all’Italia, ma anche al trio che rappresenta il nostro paese nella prova a squadre: Sergio Pagni, Federico Pagnoni e Alberto Simonelli che si contendono la medaglia d’oro con gli Usa.

Programma Mondiali tiro con l’arco 21 ottobre

Nella penultima giornata dei mondiali di Città del Messico si assegnano, quindi, le prime medaglie.

Nella prova a squadre gli azzurri in gara sono Sergio Pagni, Federico Pagnoni, Alberto Simonelli.Nella prova mixed team l’Italia fa il tifo per Sergio Pagnini e Irene Franchini. Nel tabellone individuale non c’è nessun azzurro a concorrere per la medaglia.

Oggi, giorno di finali, le gare saranno seguite in diretta tv nel canale Youtube della Federazione Internazionale di tiro con l’arco, World Archery.

Gare a squadre

18:00-18:24 Finale bronzo femminile Corea-Germania

18:24-18:48 Finale oro femminile Colombia-India

18:48-19:12 Finale bronzo maschile Croazia-Colombia

19:12-19:36 Finale oro maschile Italia-USA

Mixed Team

22:00-22:20 Finale bronzo Itala-Olanda

22:20-22:40 Finale oro Corea-Germania

Gare individuali

22:40-22:55 Finale bronzo femminile Kristina Heigenhauser (GER) – (DEN) Sarah Sonnichsen

22:55-23:10 Finale oro femminile Yesim Bostan (TUR) – (KOR) Song Yun Soo

23:10-23:25 Finale bronzo maschile Braden Gellenthien (USA) – (FRA) Pierre-Julien Deloche

23:25-23:40 Finale oro maschile Stephan Hansen (DEN) – (FRA) Sebastien Peineau

È pronta a dare il meglio di sé la squadra italiana di judo che da mercoledì gareggerà nel Mondiale junior di Zagabria.

In questa 21esima edizione l’Italia è rappresentata da 20 giovani, di cui 17 di loro si concentreranno nella gara individuale e tre invece in quella a squadre.

Per tutti loro non sarà facile arrivare nelle prime tre posizioni, perché la concorrenza è davvero spietata.

Si parla di nomi come Hidayat Heydarov, dei giapponesi Uta Abe e Genki Koga, dell’ucraina Daria Bilodid, che possiedono un livello di esperienza sicuramente più alto rispetto ai nostri azzurrini. Ma la preparazione è ottima e il morale è molto alto: c’è grande aspettativa per questa squadra che promette grandi risultati.

Ecco i loro nomi nella categoria individuale: Alessia Ritieni (48 kg), Annarita Campese (52 kg), Simona Pollera (52 kg), Anita Cantini (57 kg), Giovanna Fusco (57 kg), Alice Bellandi (70 kg), Martina Esposito (70 kg), Andrea Carlino (55 kg), Mattia Martelloni (55 kg), Biagio D’Angelo (60 kg), Angelo Pantano (60 kg), Manuel Lombardo (66 kg), Gabriele Sulli (66 kg), Leonardo Casaglia (73 kg), Giovanni Esposito (73 kg), Salvatore D’Arco (81 kg), Christian Parlati (81 kg).

Nella gara a squadre vedremo: Annalisa Calagreti (+78 kg), Andrea Fusco (90 kg) e Lorenzo Agro Sylvan (+100 kg).

Ognuno di questi giovani cercherà di rispettare quella che finora è stata quasi un tradizione, cioè avere un posto nel medagliere.

Da circa 10 anni, infatti, l’Italia è riuscita a posizionarsi fra le prime classificate e guadagnarsi un suo ruolo importante in ogni edizione.

Brevemente, ecco i traguardi raggiunti dai giovani che hanno rappresentato nel passato il judo italiano: 13 medaglie totali conquistate, di cui due argenti nel 2000 con Meloni e Bianchessi, due bronzi nel 2010 con Basile e Bombara e un oro e un bronzo nel 2013 con Esposito e Giuffrida.

La carriera di questi giovani si trova, quindi, su un trampolino di lancio e molti dei loro predecessori è da qui che sono partiti per arrivare anche a disputare gare olimpiche, conquistando anche delle medaglie.

Il Mondiale di Zagabria avrà luogo dal 18 al 22 ottobre e vedrà sfidarsi ben 87 paesi. Uno degli allenatori federali che accompagnano i giovani in questa rassegna iridata giovanile è Francesco Bruyere, che durante un’intervista si è così espresso sulla sua squadra:

Il Campionato del Mondo Junior è di sicuro l’obiettivo della stagione per questa classe d’età per lo Staff Tecnico è un’importante opportunità per analizzare e valutare gli atleti che potenzialmente potranno intraprendere il percorso di qualificazione per Tokyo 2020. All’Olimpiade mancano ancora 3 anni, ma gli atleti che oggi gareggiano in questa rassegna iridata sono quelli che avranno l’età giusta per eccellere nel futuro prossimo. 

Lui, come il resto del team, manifesta una grande fiducia per questi ragazzi, alcuni dei quali hanno già ottenuto dei riconoscimenti nella competizione europea, come Gabriele Sulli (66 kg), medaglia argento, Christian Parlati (81 kg) ed Alice Bellandi (70 kg), entrambi medaglie di bronzo.

Un livello, quindi, che promette un grande spettacolo!

A Montreal si festeggia per le medaglie assegnate nelle finali di diverse specialità nelle gare di ieri. Diversi i ginnasti in gara pronti a tutto pur di vincere e, com’era prevedibile, sono state delle esibizioni davvero spettacolari e molto competitive.

Nella finale di volteggio femminile la nuova campionessa del mondo è Maria Paseka. La ginnasta russa ha tenuto banco alle sue avversarie e ha fatto una prova impeccabile che valeva davvero il primo posto in classifica. Per lei la medaglia d’oro con un punteggio di 14.850.

Secondo posto per Jared Carey, che si è fatta conoscere a livello internazionale con un’esibizione sorprendente e una medaglia d’argento inaspettata, ottenuta col punteggio di 14.766. La medaglia di bronzo va a Giulia Steingruber, che è riuscita a salire sul podio nonostante le difficoltà incontrate durante la prova. Il suo punteggio è di 14.466.

Quarto e quinto posto vanno rispettivamente a Oksana Chusovitina (14.366) ed Ellie Black (14.416).

Alle parallele la gran finale è vinta da Fan Yilin, che ha conquistato tutti con una prova praticamente perfetta. Pulita, precisa e concentrata, la ginnasta ha conquistato la medaglia d’oro senza rivali. Il suo punteggio di 15.166 rivela una grande prestazione da primo posto.

La russa Elena Eremina si aggiudica la medaglia d’argento con un punteggio di 15.100, che più volte ha cercato di soffiare il titolo alla vincitrice ma senza risultato. Terzo posto, invece, per Nina Derwael, con un punteggio di 15.033.

Le medaglie di corpo libero, anelli e cavallo con maniglie

Ma ieri sono scesi in pedana a gareggiare per la medaglia anche gli uomini, che hanno disputato la finale di corpo libero, anelli e cavallo con maniglie.

Qui non si può dire che ci siano state delle grandi sorprese, ma lo spettacolo è stato comunque garantito in ogni esibizione.

Nel corpo libero il campione in carica è Kenzo Shirai, indiscusso vincitore, che si classifica al primo posto del podio con un punteggio di 15.633. La sua è stata una performances di gran lunga superiore a quella degli avversari Artem Dolgopyat e Yul Moldauer, che guadagnano il secondo e il terzo posto con i punteggi di 14.533 e 14.500.

Negli anelli la medaglia d’oro viene conquistata da Eleftherios Petrounias, che sbaraglia gli avversari con un punteggio di 15.433. Sul podio salgono insieme al ginnasta greco anche il russo Denis Abliazin (15.333) e il cinese Yang Liu (15.266).

Nel cavallo con maniglie campione del mondo è Max Whitlock, che totalizza un punteggio di 15.441, battendo sia il russo David Belyavskiy (15.100) che il cinese Xiao Ruoteng (15.066). Quest’ultimo, campione del mondo nell’all around maschile 217, non riesce infatti a duplicare il suo trionfo anche in questa disciplina.

Oggi tutti gli occhi sono puntati alla giornata che conclude la competizione mondiale di ginnastica artistica di questo 2017, con particolare attenzione alla prova delle uniche due azzurre in gara, l’intramontabile Vanessa Ferrari e la sorprendente Lara Mori, che si batteranno per il titolo iridato nel corpo libero femminile.

A Montreal si festeggia per le medaglie assegnate nelle finali di diverse specialità nelle gare di ieri. Diversi i ginnasti in gara pronti a tutto pur di vincere e, com’era prevedibile, sono state delle esibizioni davvero spettacolari e molto competitive.

Nella finale di volteggio femminile la nuova campionessa del mondo è Maria Paseka. La ginnasta russa ha tenuto banco alle sue avversarie e ha fatto una prova impeccabile che valeva davvero il primo posto in classifica. Per lei la medaglia d’oro con un punteggio di 14.850.

Secondo posto per Jared Carey, che si è fatta conoscere a livello internazionale con un’esibizione sorprendente e una medaglia d’argento inaspettata, ottenuta col punteggio di 14.766. La medaglia di bronzo va a Giulia Steingruber, che è riuscita a salire sul podio nonostante le difficoltà incontrate durante la prova. Il suo punteggio è di 14.466.

Quarto e quinto posto vanno rispettivamente a Oksana Chusovitina (14.366) ed Ellie Black (14.416).

Alle parallele la gran finale è vinta da Fan Yilin, che ha conquistato tutti con una prova praticamente perfetta. Pulita, precisa e concentrata, la ginnasta ha conquistato la medaglia d’oro senza rivali. Il suo punteggio di 15.166 rivela una grande prestazione da primo posto.

La russa Elena Eremina si aggiudica la medaglia d’argento con un punteggio di 15.100, che più volte ha cercato di soffiare il titolo alla vincitrice ma senza risultato. Terzo posto, invece, per Nina Derwael, con un punteggio di 15.033.

Le medaglie di corpo libero, anelli e cavallo con maniglie

Ma ieri sono scesi in pedana a gareggiare per la medaglia anche gli uomini, che hanno disputato la finale di corpo libero, anelli e cavallo con maniglie.

Qui non si può dire che ci siano state delle grandi sorprese, ma lo spettacolo è stato comunque garantito in ogni esibizione.

Nel corpo libero il campione in carica è Kenzo Shirai, indiscusso vincitore, che si classifica al primo posto del podio con un punteggio di 15.633. La sua è stata una performances di gran lunga superiore a quella degli avversari Artem Dolgopyat e Yul Moldauer, che guadagnano il secondo e il terzo posto con i punteggi di 14.533 e 14.500.

Negli anelli la medaglia d’oro viene conquistata da Eleftherios Petrounias, che sbaraglia gli avversari con un punteggio di 15.433. Sul podio salgono insieme al ginnasta greco anche il russo Denis Abliazin (15.333) e il cinese Yang Liu (15.266).

Nel cavallo con maniglie campione del mondo è Max Whitlock, che totalizza un punteggio di 15.441, battendo sia il russo David Belyavskiy (15.100) che il cinese Xiao Ruoteng (15.066). Quest’ultimo, campione del mondo nell’all around maschile 217, non riesce infatti a duplicare il suo trionfo anche in questa disciplina.

Oggi tutti gli occhi sono puntati alla giornata che conclude la competizione mondiale di ginnastica artistica di questo 2017, con particolare attenzione alla prova delle uniche due azzurre in gara, l’intramontabile Vanessa Ferrari e la sorprendente Lara Mori, che si batteranno per il titolo iridato nel corpo libero femminile.