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Social network e media spagnoli hanno accusato Gerard Piqué, difensore del Barcellona e della Nazionale iberica, di aver volontariamente rimosso, dai bordi delle maniche, il rosso e il giallo, unici simboli che richiamano la bandiera sulla camiseta da trasferta completamente bianca. La vittoria fuori casa della Spagna di Lopetegui per 2-0 sull’Albania, valevole per la qualificazione ai Mondiali in Russia nel 2018, è passata in secondo piano perché i riflettori erano tutti puntati sulla maglietta di Piqué.

In molti, riconoscendo il forte trasporto politico del difensore blaugrana, sostenitore dell’indipendenza della Catalogna, hanno visto questo gesto come chiara offesa e presa di posizione rispetto alla bandiera spagnola. Sospetti in gran parte ingiustificati, ma che ben fanno capire quando Piqué sia sempre nell’occhio del ciclone quando scende in campo con le Furie Rosse.

Il difensore ex Manchester United ha indossato la maglia numero 3 a maniche corte con sotto una maglia termica, più aderente, a maniche lunghe. Nulla di strano, si è visto già in altri stadi e in altre partite, eppure gli occhi attenti della rete hanno notato un’anomalia rispetto al modello Adidas a maniche corte che prevede il richiamo ai colori spagnoli ai bordi. Giù il putiferio prontamente smorzato dalla Federazione calcistica spagnola e dal calciatore che in un’intervista nel post-gara ha esibito la maglia: Piqué, che è solito giocare con le maniche lunghe, sentendosi accaldato e “imballato” nei movimenti ha deciso di prendere un paio di forbici e tagliare le maniche senza cambiare direttamente divisa.

L’ennesimo episodio controverso che ha fatto definitivamente sbottare Piqué: al termine del match, infatti, ha dichiarato di dire addio dalla Nazionale dopo il Mondiale 2018. Una scelta che avrebbe dell’incredibile considerando la sua età (nel 2018 avrebbe 31 anni e ancora nel pieno della carriera). Piqué ha anche detto che non si ritirerà nei prossimi giorni solo per rispetto all’allenatore Lopetegui e al suo nuovo ciclo in Nazionale.
Quello tra il difensore, la Roja e i tifosi è un rapporto in pieno conflitto: alcuni lo vedono sempre con lo sguardo rivolto verso il basso durante la Marcha Real, l’inno ufficiale della Spagna, come atteggiamento in aperta contestazione, altri ricordano un presunto dito medio, fatto sempre durante l’inno, nella partita tra Croazia e Spagna durante l’ultimo Europeo, mentre ciclicamente torna d’attualità la partecipazione di Piqué alla Diada nel 2014, una festa molto sentita in Catalogna e che ricorda la caduta di Barcellona nelle mani di Madrid nel 1714, ovvero la fine dell’indipendenza e l’inizio del dominio della Castiglia.