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Il Mondiale di club femminile all’Imoco Conegliano, quello maschile a Civitanova. E l’Italia piazza un bottino pieno ai Mondiali per club di pallavolo. A Betim, in Brasile, la Lube sconfigge in quattro set il Sada Cruzeiro (25-23 19-25 31-29 25-21) e conquista il titolo, dopo le due finali perse nel 2017 e nel 2018. Civitanova mette in bacheca l’unico trofeo che le mancava e completa un 2019 pazzesco, con le vittorie anche dello scudetto e della Champions League.  

Juantorena lo indica ancora con la coppa tra le mani: per lui è il quinto Mondiale per club della carriera, per la Lube Civitanova è invece la prima affermazione della storia, per una bacheca già ricca a cui mancava il sigillo mondiale per essere davvero completa. Lube che dimentica così le due finali perse nel 2017 e nel 2018, quando fu Trento a portare in Italia il titolo che così resta azzurro, pur cambiando destinazione. La squadra di De Giorgi completa una giornata memorabile per il volley italiano, con Conegliano in grado di conquistare il titolo tra le donne per una doppietta fantastica. Tripletta invece per la Lube, con Scudetto e Champions League a impreziosire un 2019 pazzesco.

Lube che aveva già battuto il Sada Cruzeiro durante il round robin, una finale però è tutta un’altra cosa, sotto ogni punto di vista. Si gioca sempre o quasi sul filo dell’equilibrio, in bilico tra grandi giocate e piccoli errori che potrebbero essere fatali. Primo set dove si va sul 19-16 Lube con un pallone spedito letteralmente in tribuna da Otavio che sbaglia il tempo del tentativo di schiacciata. Cruzeiro che però rosicchia un punticino alla volta, Evandro trova il tocca a muro e la Lube si ritrova così i brasiliani attaccati nel punteggio sul 23-23, con il pubblico che si scalda e Simon che chiede ai compagni di mantenere la calma. Proprio Simon indica la strada, due punti filati con un ace in campo anche dopo il controllo del challenge e la Lube si prende il primo set 25-23. 

Secondo parziale che si indirizza ancora nella seconda parte del suo svolgimento. Otavio mura Simon e il Cruzeiro è avanti 15-13, Filipe trova due ace consecutivi e va a raccogliere l’ovazione dei tifosi brasiliani, deliranti per questo momento così favorevole. Juantorena cerca di tamponare la situazione, Leal però si becca due muri prepotenti dal Cruzeiro che in estasi agonistica avanza sul 20-14. Lube che non esce da un momento negativo, brasiliani che implacabili arrivano fino in fondo al parziale 25-19 con l’ennesimo servizio sbagliato da Civitanova. 

Lube che si ritrova subito a rincorrere anche nel terzo set. Leal commette fallo in attacco come evidenzia il challenge e il Cruzeiro ha la testa avanti sul 6-3, con Civitanova che continua a mandare segnali come di una sorta di appannamento generale. Juantorena è forse l’unico ad avere un pizzico di continuità per la squadra di De Giorgi: muro, punto personale numero 14 e il punteggio è 8-8. Arriva poi il turno di Leal che si riattiva in attacco e a servizio e con un punto di pura sensibilità di tocco conserva un importante vantaggio per la Lube sul 20-18. Finale punto a punto, Lube che avanza sul 23-21 per un fallo di seconda linea contestatissimo dato a Conte dopo un check, Evandro va lungo con il servizio, poi rimedia in attacco e si va ai vantaggi. Se possibile il livello del gioco sale ancora, tutti giocano al limite su ogni punto in un crescendo di emozioni sportive che alla fine vedono prevalere Civitanova 31-29 grazie a un ace di Leal e un tocco di Juantorena su cui pasticcia la difesa del Cruzeiro. 

Quarto set in cui il Cruzeiro sembra accusare con il passare delle azioni il peso, soprattutto mentale, di un terzo set perso dopo una maratona sportiva. Civitanova invece comincia ad assaporare la grande gioia, intuendo come dall’altra parte ci sia un calo da sfruttare immediatamente. Muro Rychlicki e 20-17 Civitanova, Cachopa cerca di rinvigorire il pubblico per provare a trascinare in ultimo sforzo il Cruzeiro verso il quinto set, ma la risposta è tiepida, raffreddata ulteriormente da Simon che inchioda il primo tempo del 21-18 Lube. Evandro sbaglia ancora in battuta, la festa Lube può iniziare grazie all’attacco di un grande Leal che chiude i conti sul 25-21.

È stato un risveglio magico per la pallavolo azzurra a Berlino.
Risuona il Poo poo ro poo poo poo ro del Mondiale di calcio del 2006, la capitale tedesca torna a essere la città protagonista delle vittorie delle squadre italiane, ma nella pallavolo.

La Igor Volley Novara e la Lube Civitanova ottengono uno storico double in Champions League. Le donne battono la Imoco Conegliano in un derby tutto italiano e i marchigiani strapazzano i russi dello Zenit Kazan dopo essere andati sotto al primo set.

Le donne copertina dell’Igor sono Paola Egonu (Mvp) e Francesca Piccinni. Stella dell’attuale pallavolo italiana e l’eterna campionessa. Vent’anni la prima, quaranta la seconda, al primo trionfo europeo la prima il settimo per la seconda.

 

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Un sogno diventato realtà! 😍🏐🏆🥇 #igorvolley #superfinals #clvolleyw #insiemesiamopiùforti #credercisempre

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Una carriera diversa: la prima in salita, ma che sta dimostrando tantissimo, e la seconda perfetta, poiché ha vinto tutto il possibile sia nei club che con la nazionale italiana.
Per il futuro la schiacciatrice veneta ha già firmato un contratto con l’Imoco Conegliano, raggiungendo altre compagne azzurre come Sylla e Danisi. Per Piccinni il futuro è ancora da capire, le sue intenzioni sono quelle di continuare a giocare nonostante il prossimo 10 gennaio le primavere saranno 41.

Se Egonu e Piccinni sono le donne vetrina di Novara, Juantorena (Mvp) e il cubano Leal. Finale stratosferica per i cucinieri che in cinque giorni sono riusciti a conquistare lo scudetto e la Champions, dopo ben 7 finali perse, per quello che era diventata una vera e propria sfida alla sfortuna.

I cucinieri hanno fatto veramente la voce grossa contro la squadra russa capace di vincere le ultime quattro edizioni.

L’ultima edizione in cui c’è stata la storica doppietta risale alla stagione 2005/06 quando il torneo si chiamava ancora European Champions League e a trionfare furono la Sirio Perugia tra gli uomini e la Volley Treviso tra le donne.

Queste vittorie non possono che portare nuova linfa alla pallavolo azzurra che tra qualche mese vedrà impegnate le nazionali nell’Europeo.

Civitanova torna sul trono nella maniera più difficile possibile. Conquista lo scudetto, il suo quinto a distanza di 13 anni dal primo, dopo essere andata sotto due set a zero e dopo avere visto la morte in faccia. Con la paura della sconfitta, dopo sette finali perse in maniera quasi consecutiva la squadra di De Giorgi (che con la Lube aveva vinto anche il primo scudetto), risorge, si rialza e va a vincere a Perugia che da 3 anni non perdeva in casa una gara di playoff. E sulle ali di questo entusiasmo adesso la Lube vola a Berlino dove sabato cercherà di strappare la Champions ai campioni di Kazan.

Il Palasport di Perugia è una bolgia di colori e passioni: ma quasi subito nel primo set è il bianco nero della Sir Safety che prende il sopravvento con una serie di battute di Wilfredo Leon che spaccano il set. Il pubblico di casa ci crede, Civitanova va in affanno. Cinque e anche sei punti di vantaggio. De Giorgi chiama time out cerca di ritrovare il ritmo della sua squadra, ma quando questo accade (con una serie di battute di Juantorena) è ormai troppo tardi. La Lube si avvicina, ma non abbastanza da impensierire la Sir.

Nel secondo set il copione è lo stesso. Perugia resta padrona, solo che ancora una volta il bottino di vantaggio della Sir (14-9) viene eroso da una Lube che deve sempre inseguire, ma che non molla mai. L’aggancio a quota 21 di Civitanova (muro su Podrascanin) però è solo un lampo poi la Sir riprende la sua marcia con Filippo Lanza che si traveste da Leon in battuta e che spacca definitivamente il set. Il palasport esplode in maniera definitiva, l’aria rarefatta dello scudetto è sempre più vicina ai padroni di casa. Anche se nel terzo Civitanova parte al galoppo (8-5) con Diamantini in campo stabilmente per Cester, la battuta di Leal fa molto male e la Lube vola (10-5).

Perugia è in affanno, sbaglia tanto in tutte le parti del campo, Bernardi pesca in panchina, ma il set è della Lube. Il quarto set inizia con la serie in battuta del bomber serbo Atanasijevic che ridà la carica alla tifoseria, ma la Lube combatte e difende tutti gli attacchi di Leon. E diventa una lotta corpo a corpo. Si combatte una finale scudetto da trincea. Un punto alla volta, un respiro alla volta. Un punto di vantaggio Civitanova e poi uno Perugia. Il primo che molla è perduto. E chi si ferma prima è la squadra di casa.

Tutta la serie si decide in un set ai 15. E Civitanova è più lucida e spietata. Perugia è sulle ginocchia va sotto e questa volta non riesce più a risorgere. E adesso sulla spinta di questo successo, Civitanova può andare a conquistare anche la vittoria di Champions che all’Italia manca da 8 anni.

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IL TABELLINO

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 2-3 (25-22, 25-21, 12-25, 21-25, 10-15)

SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 5, Lanza 10, Podrascanin 4, Atanasijevic 14, Leon Venero 20, Ricci 6, Della Lunga (L), Seif 0, Hoag 0, Colaci (L), Piccinelli 0, Hoogendoorn 0. N.E. Berger, Galassi. All. Bernardi.

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Mossa De Rezende 5, Juantorena 16, Simon 16, Sokolov 19, Leal 15, Cester 0, Marchisio (L), D’Hulst 0, Cantagalli 0, Balaso (L), Kovar 3, Diamantini 5. N.E. Stankovic, Massari. All. De Giorgi.

ARBITRI: Rapisarda, Puecher.

NOTE – Spettatori 4028, durata set: 29′, 27′, 21′, 30′, 17′; tot: 124′

MVP: Osmany Juantorena (Cucine Lube Civitanova)

L’ALBO D’ORO DEL CAMPIONATO

1946 Robur Ravenna
1947 Robur Ravenna
1948 Robur Ravenna
1949 Robur Ravenna
1950 Ferrovieri Parma
1951 Ferrovieri Parma
1952 Robur Ravenna
1953 Minelli Modena
1954 Minelli Modena
1955 Minelli Modena
1956 Crocetta Modena
1957 Avia Pervia Modena
1958 Ciam Villa D’Oro Modena
1959 Avia Pervia Modena
1960 Avia Pervia Modena
1961 Ciam Villa D’Oro Modena
1962 Interauto Avia Pervia Modena
1962/63 Avia Pervia Modena
1963/64 Ruini Firenze
1964/65 Ruini Firenze
1965/66 Virtus Bologna
1966/67 Virtus Bologna
1967/68 Ruini Firenze
1968/69 Pallavolo Parma
1969/70 Panini Modena
1970/71 Ruini Firenze
1971/72 Panini Modena
1972/73 Ruini Firenze
1973/74 Panini Modena
1974/75 Ariccia
1975/76 Panini Modena
1976/77 Federlazio Roma
1977/78 Paoletti Catania
1978/79 Klippan Torino
1979/80 Klippan Torino
1980/81 Robe di Kappa Torino
1981/82 Santal Parma
1982/83 Santal Parma
1983/84 Kappa Torino
1984/85 Mapier Bologna
1985/86 Panini Modena
1986/87 Panini Modena
1987/88 Panini Modena
1988/89 Panini Modena
1989/90 Maxicono Parma
1990/91 Il Messaggero Ravenna
1991/92 Maxicono Parma
1992/93 Maxicono Parma
1993/94 Sisley Treviso
1994/95 Daytona Las Modena
1995/96 Sisley Treviso
1996/97 Las Daytona Modena
1997/98 Sisley Treviso
1998/99 Sisley Treviso
1999/00 Piaggio Roma
2000/01 Sisley Treviso
2001/02 Daytona  Modena
2002/03 Sisley Treviso
2003/04 Sisley Treviso
2004/05 Sisley Treviso
2005/06 Lube Banca Marche Macerata
2006/07 Sisley Treviso
2007/08 Itas Diatec Trentino
2008/09 Copra Nordmeccanica Piacenza
2009/10 Bre Banca Lannutti Cuneo
2010/11 Itas Diatec Trentino
2011/12 Lube Banca Marche Macerata
2012/13 Itas Diatec Trentino
2013/14 Cucine Lube Banca Marche Macerata
2014/15 Energy T.I. Diatec Trentino
2015/16 DHL Modena
2016/17 Cucine Lube Civitanova
2017/18 Sir Safety Conad Perugia
2018/19 Cucine Lube Civitanova

Ce l’hanno fatta. I ragazzi di coach Fefè De Giorgi raggiungono per il secondo anno consecutivo la finale di Cev Champions League e se la vedranno nuovamente contro lo Zenit Kazan, campione delle ultime quattro edizioni.

Dopo il successo per 3-0 in Polonia, i cucinieri si sono ripetuti all’Eurosuole Forum, conquistando prima i due set utili per strappare il pass per la finale (25-15, 25-20) nella capitale tedesca del 18 maggio prossimo, per poi vincere anche l’ultimo (27-25).

I russi hanno battuto in semifinale la sir Safety Conad Perugia la quale, dopo il beffardo 3-2 subito all’andata, ha perso anche nel ritorno in Russia, per 3-1.

Sfumata per poco una finale azzurra anche tra gli uomini per quello che sarebbe stato qualcosa di meraviglioso. Tra le donne è successo grazie alle vittorie dell’Imoco Volley Conegliano e dell‘Igor Volley Novara.

Per Civitanova però, ora è tempo di vincere. Le ultime finali giocate, a livello nazionale e internazionale, sono state tutte perse, pertanto bisogna fare tutto il possibile per portare a casa il trofeo europeo, come dice il patron Giulinelli:

Fare otto finali di seguito penso che sia un qualcosa di esaltante e il ripetersi vuole dire che abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Lo voglio rimarcare, perché noi vediamo che nel campionato e nelle coppe c’è un’alternanza delle squadre, invece la Lube è sempre lì e stavolta Berlino sarà la nostra finale!

La Lube ha fatto un percorso quasi perfetto nella Cev Champions League grazie ai 10 successi su altrettanti match. Quasi perfetto perché c’è da vincere una finale, e solo dopo si potrà parlare di perfezione.

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La gioia di Juantorena

Uno dei migliori di questa stagione è sicuramente Juantorena. L’azzurro ha realizzato 12 punti contro i polacchi, prima di rifiatare un po’ grazie ai cambi di coach De Giorgi.

Abbiamo avuto un percorso difficile ma costante in questa competizione, dieci vittorie di fila e finalmente siamo a Berlino per giocare alle Super-Finals”.

Se nel mondo del calcio l’atmosfera della Champions la si vivrà la prossima settimana, nel volley il torneo europeo è nel vivo, con due squadre italiane a giocarsi i posti in finale.

C’è chi vince: la Lube Civitanova, e c’è chi è uscita sconfitta: la Sir Safety Perugia.

La Lube passeggia in trasferta a Lodz in Polonia contro la Skra Bełchatów vincendo con un netto 3-0.

I marchigiani sono stati trascinati da un super muro della coppia Stankovic – Juantorena che hanno avuto modo di divertirsi anche con attacchi dalla seconda linea.
I primi due set sono andati via in maniera leggera con un 14-25 e un 20-25; prima di un terzo set più equilibrato chiusosi con un 23-25.

Questa netta vittoria, in appena 82 minuti di gioco, offre il giusto piglio per la gara di ritorno in Italia per quello che, ora come ora, è già un piccolo pass per la finale di Berlino.


La squadra polacca, guidata dall’italiano Roberto Piazza, si è inclinata allo strapotere dei cucinieri dopo che ai quarti di finale si sono sbarazzati dei russi dello Zenit San Pietroburgo.

Leggermente diversa è la situazione di Perugia che, invece, è uscita sconfitta in casa contro i russi dello Zenit Kazan per 3 set a 2.

Al PalaBarton, infatti, è andata in scena una vera e propria battaglia, tra due squadre fortissime, conclusasi solamente al tie-break dopo 139 minuti di gioco.

Per poter strappare il pass per la finale gli uomini di coach Bernardi dovranno vincere la gara di ritorno e con almeno due set di scarto (3-0 o 3-1) nella tana dei Campioni d’Europa (quattro nelle quattro edizioni).

Un’impresa che comunque la squadra campione d’Italia può e deve poter pensare di fare, perché c’è in gioco la vittoria del titolo europeo e molto probabilmente contro la Lube Civitanova.

Un trionfo di quelli storici contro uno squadrone qual è Civitanova, per quella che è stata una partita tutta italiana tra due dei team di pallavolo più forti del mondo. A Czestochowa in Polonia, Trento vince per 3-1 e torna a sul tetto del mondo a distanza di 5 anni dall’ultima volta.

Per Civitanova ennesima sconfitta in finale, la sesta consecutiva se si considerano le cinque della passata stagione (Supercoppa, Mondiale per Club, Coppa Italia, Campionato e Champions League). Lo scorso anno a Cracovia si è dovuta inchinare ai russi dello Zenit Kazan. Un vero e proprio momento no per i marchigiani che riescono ad andare in fondo ai tornei e alle competizioni, mancando però per poco il successo.

Gli uomini di mister Lorenzetti, invece, grazie al successo ottengono il quinto titolo mondiale della storia della società trentina, è record per la competizione. Dal 2008, il club del presidente Diego Mosna ha ottenuto 17 titoli.

Mvp del match il serbo Uros Kovacevic, mentre è Aaron Russell il miglior giocatore di tutto il torneo. Lo schiacciatore americano contro la Lube ha messo a segno 20 punti utili per la vittoria contro la Lube.

Tra gli altri premiati ci sono: il nazionale azzurro Simone Giannelli, che ha ottenuto il titolo di miglior palleggiatore, Kovacevic miglior schiacciatore e Grebennikov miglior libero.

Confuso e felicissimo per il trofeo è proprio capitan Giannelli. Il 22enne, dopo essersi preso la scena anche in Nazionale (bronzo europeo, argento olimpico e un secondo posto nella Coppa del Mondo), è finalmente riuscito a vincere qualcosa anche con il club che ha creduto in lui e che lo ha lanciato.

Sono frastornato, non so cosa dire. A fine partita ho pianto come un bambino. Erano un po’ di anni che arrivavamo spesso in finale e per un nulla non riuscivamo a vincere il titolo. Finalmente abbiamo invertito la rotta.

Tra le facce sconsolate di Civitanova arrivano le pesanti parole di patron Fabio Giulianelli

La proprietà non si sente rappresentata da questa squadra, provo solo vergogna!

Ai russi del Fakel Novy Urengoy il terzo posto. Nella finalina hanno battuto i padroni di casa, i polacchi del Rzeszów per 3-1 (19-25, 25-20. 25-23, 25-23).

Lo sport è fatto di partenze nostalgiche ma anche di graditissimi ritorni.
Il rientro dell’allenatore italiano di volley Giampaolo Medei dopo l’esperienza estera in Francia è sicuramente una bella notizia per lo sport nostrano.

Il coach marchigiano, dopo aver guidato ben tre squadre transalpine, ha deciso dopo 11 anni di tornare proprio a casa, nella sua Macerata. In effetti dopo aver trascorso la carriera d’allenatore, prima nel settore giovanile e successivamente come vice di Roberto Masciarelli, torna finalmente alla guida della panchina della squadra fresca del quarto titolo di campione d’Italia.
Tuttavia c’è comunque da sottolineare che l’Italia non è mai stata realmente “abbandonata” da Medei, dato che dal 2015 è il vice commissario tecnico della Nazionale italiana (del ct Chicco Blengini), argento alle Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro.

Nella Cucine Lube Civitanova andrà a sostituire proprio il ct Blengini, il quale dopo la vittoria del titolo ha deciso di concentrarsi solamente per la Nazionale in vista dell’Europeo di agosto.

 

Per quanto riguarda invece il tecnico originario di Treia, l’obiettivo futuro è sicuramente quello di cercare di proseguire il lavoro di Chicco Blengini: confermarsi sia a livello nazionale e cercare di fare bene anche in Europa. Giampaolo Medei sa come si può vincere a Macerata. Nei suoi cinque anni di permanenza dal 2001 al 2006 ha ottenuto, infatti, un campionato, una Coppa Italia, una Champions League (2001/02) e due coppe Cev.

Proprio la Cev Cup è stato l’ultimo trofeo vinto dal tecnico marchigiano alla guida del club francese Tours VB lo scorso aprile. La squadra transalpina ha sconfitto al Golden set la Diatec Trentino . La squadra italiana è stata beffata di due punti nell’ultimo set decisivo dopo che si era presentata in Francia con un secco 3-0 ottenuto all’andata. Al palazzetto Salle Robert-Grenon di Tours la squadra guidata da Medei ha chiuso il discorso con uno scoppiettante 15-13, vincendo così il primo titolo Cev della sua storia.

 

Dunque coach Medei lascia la Francia con un successo e in seguito non ha potuto declinare la proposta ricevuta dalla società di Macerata per guidare una delle squadre più blasonate della pallavolo nostrana.

Soddisfatto il presidente della Lube, Fabio Giuliani:

La scelta di Giampaolo Medei è all’insegna della continuità con il nostro condottiero Chicco Blengini. L’identikit del nuovo tecnico ci ha subito portato a lui, una decisione che vuole premiare anche la storia della nostra ‘cantera’. Si è creato un grande gruppo e stiamo lavorando soprattutto per non disperdere quanto fatto finora: ripeto, continuità è la nostra parola d’ordine.