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«Buona notte e buone botte», dicevano i commentatori di plastilina del fortunato format “Celebrity Death Match” di Mtv e senza dubbio ne vedremo di botte e di colpi nella notte tra sabato 6 e domenica 7 ottobre, nell’atteso ritorno alle arti marziali miste dell’irlandese Conor McGregor che sfida nell’ottagono l’imbattuto rivale Khabib Nurmagomedov.

E’ l’incontro main event dell’evento UFC 229, uno dei più attesi: da una parte il 30enne McGregor, desideroso di riprendersi il titolo dei pesi leggeri, perso causa inattività, a distanza di due anni dall’ultimo match quando sconfisse per ko l’americano Eddie Alvarez; dall’altra Khabib Nurmagomedov, lottatore russo dall’incredibile score: 26 vittorie su 26 incontri in carriera.

Se nell’incontro di Las Vegas sappiamo più o meno tutto sullo spaccone irlandese, probabilmente uno dei top tre atleti europei più conosciuti al mondo in questo momento, dello sfidante russo sappiamo che è figlio di un ex militare dell’Urss e che all’età di nove anni si allenava con i cuccioli di orso. A quanto pare nel Daghestan, piccola repubblica nell’ex Unione Sovietica, si fa proprio così per migliore la tecnica e la resistenza dei giovani lottatori e c’è anche un video di Khabib che si dimena con un orso incatenato:

Ed è uno tosto che non le manda a dire. Ai microfoni dell’emittente Espn, il daghestano ha parlato di un trattamento particolare per Conor:

Voglio far stancare quel ragazzo e poi portarlo al tap: questi sono i piani. Voglio che la paghi. E la pagherà per tutto quello che ha detto e fatto. Non si tratta solo di vincere, ma di schiantarlo. Renderò Conor umile, insegnandogli qualcosa e prendendolo a schiaffi un paio di volte. Gli chiederò: dov’è il tuo autobus ora? Dove sono i tuoi amici? Portali tutti qui. Io posso controllare le mie emozioni, ragion per cui lui può dire quello che vuole. Se un ubriaco parla di certe robe, la gente non gli dà retta. Vorrebbe farmi innervosire, è parte del suo gioco. Chiaramente sono un po’ arrabbiato, ci mancherebbe, ma bisogna tenere a bada le proprie emozioni

L’attesissimo incontro MMA alla T-Mobile Arena di Las Vegas è trasmesso da Dazn a partire dalle 4 di notte. In quello che sarà il ventisettesimo match di Nurmagomedov assisteremo alla prima sconfitta assoluta del russo o all’en plein totale?

 

Dal 21 al 26 novembre la Polonia sarà il teatro dei Campionati Mondiali di lotta under 23. I nostri 5 azzurri che partecipano alla gara sono giunti a Bydgoszcz e, a partire da oggi, inizieranno le prime prove.

Conosciamo più da vicino i nostri rappresentanti: gli uomini sono Simone Iannattoni nella libera, categoria 97 kg, nella greco romana Ruben Marvice (59 kg), Riccardo Abbrescia (71), Luca Dariozzi (75). L’unica donna in gara è Francesca Indelicato (60 kg), perché la presenza di Dalma Caneva è stata revocata proprio all’ultimo per problemi fisici dell’atleta.

Non sarà affatto una sfida facile quella che attende i nostri connazionali, perché gli avversari sono davvero temibili. Il più forte è di certo Ramaz Zoidze nei 71 kg della greco romana, campione georgiano che per due volte ha conquistato il titolo mondiale. Contro di lui si batterà uno dei più talentuosi degli azzurri, Riccardo Abbrescia, che ha già raggiunto dei traguardi importanti.

Medaglia di bronzo agli europei under 23 e vincitore del torneo internazionale in Romania “Ion Cornianu & Ladislau Simon” sono i suoi più recenti successi, che si aggiungono a quelli del suo compagno Simone Iannattoni, che agli Europei juniores ha conquistato la medaglia d’argento.

Anche tra le donne la nostra unica rappresentante promette di far parlare di sé: quinta al Grand Prix di Spagna a luglio e vincitrice dell’oro in Turchia nel beach wrestling.

Insomma, l’Italia conta su un team forte e determinato che è pronto e carico per cominciare quest’avventura mondiale verso la conquista della medaglia.

 

Programma del campionato mondiale di lotta under 23

Il programma completo delle gare del campionato di lotta under 23, che si concluderà domenica 26 novembre nel tardo pomeriggio, è stato reso noto dalla Federazione Italiana Judo lotta Karate arti marziali (Fijlkam).

https://www.fijlkam.it/images/eventi/documenti/a7cac9e0af746142dc69979cd470cba3.pdf

Per oggi, 21 novembre, sono previste le gare di lotta greco romana e vedremo subito esordire gli azzurri Riccardo Abbrescia e Luca Dariozzi.

Il 22 novembre gareggiano le categorie dei 59 kg, 66 kg, 80 kg e 130 kg con l’azzurro Ruben Marvice (59 kg).

Il 23 novembre comincia anche la lotta femminile nelle categorie dei 55 kg, 58 kg e 63 kg. Non ci sono atlete italiane in gara in questa giornata.

Il 24 novembre continuano le gare delle donne e scenderà in pista anche Francesca Indelicato, la nostra unica partecipante azzurra.

Dobbiamo, infine, aspettare il 26 novembre per assistere alla prova di Simone Iannattoni nella gara di lotta libera.

Si è spenta la speranza di una medaglia iridata per Carola Rainero,  l’unica azzurra in campo oggi ai Campionati Mondiali di Lotta di Parigi, che si sono aperti questa mattina con le quattro categorie della femminile: 55, 58, 63, 75 kg.


Dopo un esordio difficile contro la giapponese Haruna Okuno, diciottenne Campionessa del mondo cadetta nel 2016 e grande rivelazione della kermesse iridata, ha proseguito la sua gara alla ricerca del podio di bronzo ed in semifinale ha affrontato la statunitense Becka Leathers (bronzo iridato 2015). Nonostante la propositività messa sul tappeto, la nostra Carola ha subito una netta sconfitta (13 a 2) e ha finito così la sua gara.

“La gara di Carola è stata in ogni caso buona – commenta il Team Manager Lucio Caneva – aveva un girone veramente impossibile. Ce l’ha messa tutta anche se avevamo presente il valore delle sue avversarie. E’ un’atleta tenace e ci auguriamo che in futuro possa raggiungere obiettivi importanti.”

Rainero era l’unica italiana in gara nella specialità femminile dopo l’infortunio al ginocchio subito da Sara Da Col (bronzo europeo 2017) a pochi giorni dalla partenza per la rassegna iridata.

La competizione continua sui tappeti dell’dell’AccorHotels Arena con i ripescaggi nelle categorie 55, 58, 63 e 75 chilogrammi;

Si è spenta la speranza di una medaglia iridata per Carola Rainero,  l’unica azzurra in campo oggi ai Campionati Mondiali di Lotta di Parigi, che si sono aperti questa mattina con le quattro categorie della femminile: 55, 58, 63, 75 kg.


Dopo un esordio difficile contro la giapponese Haruna Okuno, diciottenne Campionessa del mondo cadetta nel 2016 e grande rivelazione della kermesse iridata, ha proseguito la sua gara alla ricerca del podio di bronzo ed in semifinale ha affrontato la statunitense Becka Leathers (bronzo iridato 2015). Nonostante la propositività messa sul tappeto, la nostra Carola ha subito una netta sconfitta (13 a 2) e ha finito così la sua gara.

“La gara di Carola è stata in ogni caso buona – commenta il Team Manager Lucio Caneva – aveva un girone veramente impossibile. Ce l’ha messa tutta anche se avevamo presente il valore delle sue avversarie. E’ un’atleta tenace e ci auguriamo che in futuro possa raggiungere obiettivi importanti.”

Rainero era l’unica italiana in gara nella specialità femminile dopo l’infortunio al ginocchio subito da Sara Da Col (bronzo europeo 2017) a pochi giorni dalla partenza per la rassegna iridata.

La competizione continua sui tappeti dell’dell’AccorHotels Arena con i ripescaggi nelle categorie 55, 58, 63 e 75 chilogrammi;

Una nuova stella si aggiunge sul petto di Frank Chamizo, quella di Campione Europeo dei 70 chilogrammi stile libero, categoria nella quale gareggiava per la prima volta a così alti livelli.
Dopo un percorso da dominatore durante il quale ha letteralmente strapazzato i suoi avversari non subendo un solo punto, ha affrontato il Campione uscente Magomedmurad Gadzhiev dirigendo con sicurezza l’incontro e chiudendo per 4 a 3.

Un avversario ostico Gadzhiev, russo naturalizzato polacco, che con i colori della Russia è stato Campione del Mondo nel 2008 e argento europeo nel 2010 nei 66 chilogrammi e una volta passato sul fronte polacco e cambiato di categoria passando ai 70 chilogrammi, ha conquistato i tornei internazionali più prestigiosi fino a fregiarsi del titolo continentale lo scorso anno.

chamizo

Ma contro Chamizo non c’è stata storia, l’italo-cubano ha attaccato senza sosta Gadzhiev mettendo a segno nella prima frazione i 4 punti decisivi e poi ha controllato l’avversario permettendogli di sommare 3 punti che però non sono bastati ad impensierirlo.

“Lo sapevamo che sarebbe stata dura – commenta da Novi Sad il Team Manager azzurro Lucio Caneva – ma Frank è un grande campione e ha dimostrato di esserlo sempre, anche durante la preparazione che ci ha portato qui. Ha dimostrato di avere grande volontà e motivazione e di essere veramente un atleta che non molla mai. Questo oro ci galvanizza – conclude Caneva – ma siamo consci che è solo una tappa di avvicinamento ai Mondiali di Parigi.”

Con la medaglia di ieri Chamizo porta all’Italia il secondo titolo Europeo e lo somma all’argento del 2015 , all’oro Mondiale sempre nel 205 e al bronzo olimpico di Rio De Janeiro.

I vincitori della categoria 70 chilogrammi:

ORO – Frank Chamizo (ITA)
Argento – Magomedmurad Gadzhiev (POL)
Bronzo – Ruslan Dibirgadzhiyev (AZE)
Bronzo – Israil Kasumov (RUS)