Tag

ligue 1

Browsing

In un calcio in cui si corre di più, si gioca di più, si spende di più e dove l’attaccamento alla maglia è sempre più un miraggio ci sono ancora quei calciatori “veterani” o forse “anzianotti” che riescono ancora a tener testa nonostante l’età.

Se per il calcio italiano Francesco Totti e Gigi Buffon sicuramente rappresentano gli ultimi calciatori a smettere ben oltre i 40 anni e a livelli altissimi, anche negli altri maggiori campionati europei ci sono “vecchietti” che si fanno ancora notare.

L’ultimo in ordine cronologico è stato il peruviano Claudio Pizzarro in Bundesliga. Il sudamericano infatti ha segnato il nuovo record di goleador più longevo nella massima seria tedesca.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Es algo muy especial y me siento muy orgullloso!! Muchas Gracias a todos por las felicitaciones y por el apoyo!!!

Un post condiviso da CP14 (@claupiza14) in data:

Nel match giocato a Berlino contro l’Hertha, all’età di 40 anni e 136 giorni, Pizarro direttamente da calcio di punizione ha insaccato la rete che è valso il pareggio per il Werder Brema al 96esimo minuto. Un gol che però ha segnato la storia della Bundes e che piazza il peruviano tra i marcatori più anziani del campionato. E questo record lo realizza chi di gol in Germania né ha segnati bizzeffe durante la lunga carriera da professionista, oltre ad aver vinto tutto durante le stagioni al Bayern Monaco e la Coppa di Germania col Werder nel 2009.

SERIE A: BILLY COSTACURTA O SVEND HANSEN?

Su tanti dati statistici è Alessandro Costacurta l’anziano ad aver segnato una rete in Serie A. L’ex difensore del Milan il 19 maggio 2007 a 41 anni e 25 giorni al 57 minuto di gioco segna da calcio di rigore il momentaneo 2-2 contro l’Udinese, in quello che è stato l’ultimo match della sua carriera davanti al pubblico di San Siro.

Tuttavia se facciamo un tuffo agli anni ’50, precisamente nella stagione 1950/51, il centrocampista danese dell’Atalanta, Svend Hansen, il 29 aprile 1951 segna la rete del momentaneo 2-1 per la Dea alla venerandissima età di 44 anni e 282 giorni. Quel campionato lo vinse il Milan con un altro scandinavo come protagonista: il goleador svedese Nordahl che, in quella stagione, realizzò 34 gol.

PREMIER LEAGUE: TEDDY SHERINGHAM
Risultati immagini per sheringham west ham 2006
Sheringham è uno dei calciatori che ha disputato più partite nella storia del calcio inglese

Non ci sono dubbi invece nel campionato inglese. All’età di 40 anni e 262 giorni è l’ex bomber del Manchester United a detenere questo speciale record. Nell’ultima stagione in Premier, quando il numero 10 vestiva la maglia del West Ham United, Sheringham segna la rete del 2-1 contro il Portsmouth nel Boxing day del 2006.

LIGUE 1: BENJAMIN NIVET

In Francia è il centrocampista del Troyes, Benjamin Nivet, il goleador vecchietto con 41 anni e 116 giorni. Classe 1977, il transalpino tuttora è ancora nella formazione della piccola città francese anche se in Ligue 2. La sua ultima marcatura nel massimo campionato risale al 28 aprile 2018 quando ha realizzato il secondo gol contro il Caen, nel match chiusosi sul 3-1. Per lui, capitano e numero 10 della squadra, una rete speciale non solo per l’età ma anche per il gesto tecnico: un colpo di tacco degno dei migliori fantasisti della storia del calcio.
Occhio però a Buffon!

LIGA: DONATO
Immagine correlata
Il brasiliano Donato è stato uno dei difensori con più presenze nel Deportivo

Per trovare l’anziano goleador nel campionato spagnolo dobbiamo fare un salto di quasi sedici anni. Il difensore brasiliano del Deportivo La Coruña Donato Gama da Silva, più noto come Donato, realizza a 40 anni e 137 giorni il gol del più longevo calciatore della storia della Liga. La rete viene messa a segno il 17 maggio 2003 nel match tra Deportivo – Valencia, finito 2-1 per i Taronja.

Applausi, cori, brividi e lacrime. Un mix di emozioni è stata la partita tra Nantes – Saint Etienne di Ligue 1, in cui si è ricordato l’attaccante argentino Emiliano Sala, scomparso mentre era in volo sulla Manica direzione Cardiff.

Il calciatore è rimasto nei cuori dei tifosi canarini. Lo stadio Beaujoire  è stato colorato di giallo e, prima della partita, i supporters lo hanno omaggiato con cori, sciarpate e una gigantografia.

L’ingresso in campo degli ex compagni è stato totalmente dedicato al bomber argentino. I calciatori hanno indossato una maglietta con una foto sul petto e sulle spalle una scritta in francese On t’aime Emi, “Ti amiamo Emi”.

Sul cerchio di centrocampo una foto ingigantita, le maglie ufficiali di gara dei canarini tutte con il cognome Sala e sulle tribune il tripudio dei tifosi.

Risultati immagini per nantes saint etienne
L’ingresso in campo delle due squadre

Un grande gesto del pubblico e un’atmosfera fantastica per un calciatore che ha contribuito a suon di gol alle vittorie del Nantes. La società francese lo aveva venduto ai gallesi del Cardiff, poi il tragico incidente aereo.

Il momento più commovente è scattato al minuto 9, numero di maglia dell’attaccante argentino. L’arbitro ha sospeso il match per un minuto in cui Emiliano Sala è stato omaggiato, applaudito e acclamato da tutti. Sui volti degli ex compagni tanta tristezza e anche qualche lacrima, soprattutto da parte dell’allenatore Halilhodzic.

Omaggio anche in Premier League. Qualche giorno fa nel match tra Arsenal – Cardiff City, i Gunners hanno voluto inserirlo comunque nella lista dei convocati di quella che sarebbe diventata la sua nuova squadra.

Nel prossimo weekend ci sarà spazio alle partite delle Nazionali e i campionati europei saranno in pausa.
Questa prima parte di stagione è stata abbastanza avvincente in quasi tutte le leghe, tranne che in Italia e in Francia dove Juventus e Paris Saint Germain pare stiano già facendo una stagione a parte dominando il campionato a punteggio pieno.

Come detto del Psg, i parigini hanno già messo le mani sulla Ligue 1 per buona pace delle altre squadre francesi che, nel corso delle ultime annate, hanno dovuto accontentarsi di piazzarsi per un posto in Champions League.

I tanti campioni che dispone la rosa della squadra parigina permette al tecnico Tuchel di giostrare al meglio la situazione dando la possibilità a tutti di giocare qualche partita. Certamente l’arma migliore dei francesi è l’attacco grazie alla presenza dei tre fenomeni: Neymar, Cavani e Mbappé.

Proprio il giovane francese non fa altro che continuare a stupire e lo ha fatto anche nell’ultima uscita contro il Lione nel roboante 5-0.

L’enfant prodige ha deciso di mettersi in mostra, scalzando tutti gli altri compagni di squadra. Tra il minuto 61 e il minuto 74, il campione del mondo è salito in cattedra realizzando 4 reti al portiere Anthony Lopes.

Un vera e propria macchina da guerra che, in tredici minuti, ha avuto la forza e l’abilità di abbattere l’avversario a suon di gol. Ovviamente a fine gara pallone a casa.

 

Quattro reti in cui c’è stata la collaborazione di tutti gli interpreti offensivi dei parigini. Neymar e Cavani hanno sicuramente contribuito alla serata fantastica del 19enne. Gol che vanno a incrementare la classifica marcature in Ligue 1: 8 reti e 3 assist in 5 partite.

Tuttavia raramente riusciamo a gustarci un poker all’interno di una partita (a meno che non sei CR7 o Messi), così com’è stato per Mbappé.

C’è chi però è riuscito a fare ancora meglio del francese. 22 settembre 2015 e la partita è Bayern Monaco – Wolfsburg. Il polacco Robert Lewandowski decide di diventare protagonista assoluto del match realizzando ben 5 gol in soli 9 minuti. Un record storico che difficilmente sarà battuto, a meno che Kylian Mbappé non decida di dettar legge.

Non poteva esordire nel migliore dei modi Zlatan Ibrahimovic in Major League Soccer.

Si sa che lo svedese non è mai banale e lo ha dimostrato ancora una volta anche al popolo americano. Pochi minuti per sottolineare che Ibra non è finito e che è volato in America per lasciare il segno così come è ha fatto in Europa.

Due reti all’esordio nel derby losangelino tra Los Angeles Galaxy e Los Angeles Fc, il primo un vero capolavoro che ha lasciato tutti di stucco e ha fatto subito parlare del gigante svedese.

Il suo arrivo a Los Angeles è stato spettacolare tanto che non è stata la città a dare il benvenuto a Ibrahimovic ma è lo svedese che ha dato il benvenuto alla metropoli americana, dopo la sua grande carriera tra le big squadre europee.

Dopo tante vittorie e tanti trofei vinti in Svezia, Olanda, Italia, Spagna, Francia e Inghilterra, Ibra ha deciso di continuare le sue conquiste oltreoceano.

La sua prima partita non poteva che essere coi fiocchi, un gol da cineteca ha dato il via alla ripresa dei Galaxy nel derby losangelino.

Un gol alla Ibra in cui sono compresi genio e spregiudicatezza per quello che è considerato uno dei migliori centravanti degli ultimi anni.

Ma gol di questa fattura ne sono stati fatti veramente tanti sin da giovane, nei club e in nazionale.

MALMO

Sin dai tempi quando militava nel campionato svedese, Ibra ha dimostrato di avere un piglio diverso dagli altri. Tanti i gol messi a segno sin da giovane. Uno dei tanti bei gol messi a segno con gli scandinavi è stato contro l’Aik nel 2001.

AJAX

Nel 2003 quando era il centravanti degli olandesi dell’Ajax mise in mostra il suoi piedi ed è lui che rimise in carreggiata i lancieri contro il Groningen. Un secco tiro dal limite dell’area di rigore e fu subito 1-1.

JUVENTUS
Dopo l’acquisto da parte dei bianconeri, erano tante le aspettative intorno al gigante svedese. Il gol all’esordio contro il Brescia scacciò qualsiasi dubbio nei suoi confronti e un gol in amichevole nell’estate del 2005 che gli spalancò le porte all’Europa che conta. Una traiettoria imprendibile per il portiere lusitano.

INTER

Passato all’Inter ha contribuito alla vittoria dei scudetti targati Roberto Mancini. Con l’Inter ha segnato molti gol in vari modi e ovviamente anche dalla distanza. Uno di questi è sicuramente la staffilata messa a segno nell’ultima di campionato contro il Parma al Tardini che ha regalato il successo ai nerazzurri in campionato dopo tanti anni. Ma il grande gol contro il Palermo che ricordiamo con rabbia e determinazione.

BARCELLONA

In Spagna sperava di poter vincere la Champions League, sogno infranto a causa della vittoria proprio della sua ex squadra, l’Inter. In Liga però non ha mai smesso di fare il suo dovere tanto da segnare tanto e vincere il titolo. Grande la punizione messa a segno al Camp Nou contro il Real Saragozza.

MILAN

Tornato a Milano, ma in sponda rossonera, Ibra torna a vincere lo Scudetto in Serie A e tra le varie perle, mise a segno una grande rete contro il Lecce al Via del Mare.

PARIS SAINT GERMAIN

Gli anni trascorsi sotto la Tour Eiffel sono stati ricchi di successi nazionali con vittorie di Ligue 1 e coppe francesi. Non è riuscito a vincere la Champions League ma ha realizzato reti come queste che entrano di diritto tra quelle più belle messe a segno in Europa. Vittima: i tedeschi del Bayer Leverkusen.

NAZIONALE SVEDESE

Zlatan Ibrahimovic ha fatto il suo anche con la maglia della nazionale svedese. In amichevole contro l’Inghilterra salì in cattedra con una prestazione di pregevole fattura. Indimenticabile la sua rete in rovesciata da molti metri lontano dalla porta. Battuto il portiere Joe Hart e vittoria svedese.

Ha un futuro roseo davanti a sè e l’ha dimostrato sin dalle prime battute nel calcio italiano.
È un baby prodigio e la società francese del Monaco se n’è accorta subito.
Si tratta di Pietro Pellegri, attaccante ex Genoa acquistato dai biancorossi, i quali hanno bruciato la concorrenza delle altre squadre europee tra cui anche le big italiane.
Qualche giorno fa ha fatto il suo esordio in Ligue 1 nello stadio Louis II nei minuti finali contro il Dijon.

Con il suo ingresso in campo, l’italiano ha battuto persino Kylian Mbappé.
In effetti, il giovanissimo attaccante classe 2001 ha superato l’enfant prodige come precocità. E chissà che tra non molto arrivi anche la prima rete.

Proprio l’attaccante del Paris Saint Germain si è congratulato con la punta genovese.
Pellegri non è la prima volta che segna un record, ricordiamo, infatti, che è stato il più giovane nella storia del calcio italiano a segnare una doppietta in Serie A (a 16 anni e 184 giorni).

A Monaco, inoltre, ha trovato un altro Italians che oramai è l’idolo dei tifosi monegaschi: Andrea Raggi.  Il difensore sicuramente aiuterà il novello attaccante per offrirgli tutti i consigli giusti per la crescita.

Mario Balotelli non è un calciatore che ama molto le interviste anzi, in oltre occasioni, ci sono stati contrasti tra i media e l’attaccante.

I giornalisti del Nice Matin qualceh giorno fa, dopo un anno dal suo approdo in Francia, hanno avuto il “privilegio” di ascoltare le parole dell’italiano.

SuperMario ha spaziato su vari argomenti: dallo sport in cui ha parlato della sua avventura a Nizza ma soprattutto della Nazionale, oltre che della sua vita privata.

Convinto dell’intervista, Balotelli ha ribadito:

È importante che mi esprimi in modo che i tifosi sappiano la mia vera personalità e l’uomo che sono. Mi danno ai nervi i giudizi che vanno oltre il calcio!

A Nizza sta vivendo una nuova vita calcistica, l’anno scorso l’exploit della squadra della Costa Azzurra con tanto di qualificazione alla Champions League. Quest’anno la situazione è più altalenante. Attualmente i rossoneri non vincono in campionato da oltre un mese e domani c’è la trasferta a Parigi contro il Psg.

Vincere è possibile, difficile, ma fattibile. Anche se avrei preferito giocare contro Neymar.

In effetti la stella brasiliana salterà il match a causa dell’espulsione rimediata nell’ultima gara contro il Marsiglia, comunque sia un motivo in più per il Nizza per giocarsela di più contro i vicecampioni di Francia.

Ovviamente le belle prestazioni in campo di SuperMario portano al pensiero Nazionale. Lungo l’intervista Balotelli non ha negato il suo forte attaccamento alla maglia azzurra e che gli piacerebbe ancora tanto poterla indossare dato che l’ultima convocazione risale al novembre 2014 dal ct Conte. In quell’occasione la punta ha dato forfait a causa di un infortunio; mentre l’ultimo match in azzurro risale addirittura alla triste partita del Mondiale brasiliano 2014 persa per 1-0 contro l’Uruguay.

Se il ct Ventura volesse chiamarmi, io sarei pronto. Se non volesse farlo, tiferei sempre per la mia Nazionale!

Un attaccante più maturo quello visto a Nizza, grazie anche alla fiducia della squadra e alla stabilità personale. La nascita del secondo figlio, Lion, il bimbo avuto dalla relazione con Clelia, ragazza 26enne residente in Svizzera, ha giovato in Mario.

Good night ❤️ #Father&Son

Un post condiviso da Mario Balotelli???? (@mb459) in data:

Sembrano lontani i tempi del “Why always me?”

Balotelli sa che per meritarsi la maglia azzurra deve dimostrare di essere sempre ad alti livelli e come tale accetta di ascoltare le critiche solo calcistiche:

Accetto i giudizi anche se possono non piacermi. In ogni caso so bene quando non ho giocato bene la domenica: il lunedì ne discuto con l’allenatore. Non ho bisogno di leggerlo sui giornali per saperlo. E se ho giocato male, per rimediare devo lavorare duramente dal lunedì al venerdì per far bene alla domenica seguente. Non è che il giudizio degli altri m’interessi, ma per me il solo mezzo per migliorare è lavorare. Le critiche non mi piacciono, ma esistono e le accetto. Fanno parte del mestiere. Se non le accetti, bisogna cambiare sport!

Dario Sette

Il campionato francese, mai come negli ultimi anni, è cresciuto a livello mediatico e sportivo. Con l’acquisto di Neymar da parte del Paris Saint Germain certo l’attenzione è aumentata ancor di più. La squadra parigina è una potenza economica e sicuramente se la protagonista della Ligue 1 che è appena partita. Monaco, vincitrice lo scorso anno, proverà a rendere le cose più complicate ma occhio a Nizza, Lille e Marsiglia.

Italians vuole focalizzarsi appunto sugli italiani che quest’anno disputeranno il prestigioso campionato francese.

Confermati gli italiani nelle maggiori squadre transalpine (un difensore, un centrocampista e un attaccante), ma anche la novità allenatore: Claudio Ranieri alla guida del Nantes.

Partiamo dalla regina di questa sessione di mercato estiva: il PSG. Molte le voci attorno a Marco Verratti (o Verrattì come dicono i francesi) e su un suo addio dal Parco dei Principi. Per ora un nulla di fatto, il proprietario Al Khelaifi lo ha sempre definito incedibile e ora con Neymar pare che la telenovela sia chiusa. I bisticci con il suo ex procuratore  Di Campli, ora anche lui è entrato a far parte della scuderia Mino Raiola. Il centrocampista abruzzese sarà il faro del centrocampo parigino; vuole fare bene per trovarsi in forma a giugno prossimo per il Mondiale in Russia.
Oltre a Verratti a Parigi c’è anche l’italobrasiliano Thiago Motta. Seppur non più un titolarissimo il centrocampista ex Inter è rimasto nella capitale francese e comunque potrà contribuire a far rifiatare i titolari in mezzo al campo.

Nella rosa della squadra vincitrice del campionato 2016/2017, il Monaco, c’è un italiano che oramai nel Principato è un veterano. Si tratta di Andrea Raggi. Il 33enne difensore ligure è tra li fila dei monegaschi dal 2012 con cui ha prima disputato un campionato di Ligue 2, fino ad arrivare alla Champions League. Proprio nell’anno in cui i biancorossi sono saliti in Ligue 1, alla loro guida c’era Claudio Ranieri e in passato è stato tecnico anche Alberto Guidolin.

Se pensiamo alla Francia, non possiamo non citare il nostro SuperMario Balotelli. Alla sua seconda stagione a Nizza, l’attaccante italiano ha ritrovato la sua serenità e i gol. Dopo la bell’annata, condita con una qualificazione ai preliminari di Champions in cui ha realizzato 15 reti in 23 presenze, Balotelli ha già esordito con una rete quest’anno contro l’Ajax nella qualificazione alla Coppa dei Campioni. Nel prossimo turno, ironia della sorte, incontrerà un’italiana: il Napoli. SuperMario cercherà di fare bene quest’anno per strappare una convocazione al Mondiale 2018. Il rapporto con la tifoseria francese è sempre stato speciale anche quando non è in campo.

Se questi sono gli italiani che scenderanno in campo in questa stagione francese, c’è anche un italiano che siede in panchina, a Nantes. È Claudio Ranieri che, dopo la fiabesca avventura al Leicester con tanto di titolo di Premier League nel 2015/2016, ha voluto tentare una nuova avventura estera. Come abbiamo detto, sir Claudio è già stato in Francia ai tempi del Monaco, con cui ha vinto un campionato di Ligue 2 e un buon secondo posto la stagione successiva. Ora l’avventura per uno che ama le grandi sfide. La strada è già in salita dopo la sonora sconfitta a Lille per 3-0.

Dario Sette