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Ed eccoci a tirare le somme di questo Mondiale di Ciclismo 2017 che si è concluso domenica 24 settembre. Grande Olanda e soprattutto grandissimo Sagan, ma i nostri occhi adesso sono puntati sugli azzurri che chiudono questa esperienza con un ottimo risultato. L’Italia conquista ben sette medaglie e può considerarsi la più grande sorpresa dei mondiali di Bergen. Nessun’altra Nazione ha fatto meglio, diverso però il peso dei vari metalli: i Paesi Bassi hanno ottenuto quattro ori e due argenti, l’Italia, invece, due ori, tre argenti e due bronzi.

Le prime grandi medaglie arrivano nella categoria juniores femminile con l’oro di Elena Pirrone e l’argento di Alessia Vigilia. Durante la prova cronometro si sono dimostrate molto veloci e preparate salendo insieme sul podio, l’una al fianco dell’altra.
Ma la categoria juniores non ha ancora smesso di regalare soddisfazioni e il giorno dopo, il 19 settembre, ne arriva un’altra con Antonio Puppio, che sale sul podio per aggiudicarsi la medaglia d’argento nella categoria juniores maschile. La prova cronometro lo ha visto battersi contro alcuni avversari davvero temibili e, nonostante non sia riuscito a conquistare la prima posizione, per la nazionale italiana è un grande successo.

L’Italia non smette di stupire e ritroviamo ancora una volta la nostra Elena Pirrone esultare dalla prima posizione del podio con la sua medaglia d’oro vinta nella prova in linea del 22 settembre. Doppietta per la giovanissima ciclista che può adesso pensare ad incorniciare le sue maglie iridate in ricordo di un mondiale che l’ha vista trionfare in modo grandioso.
Durante la stessa gara anche in questo caso Pirrone non festeggia da sola e condivide la gioia della vittoria con la connazionale Letizia Paternoster che si aggiudica il terzo posto. Si confermano, dunque, due giovani e talentuose cicliste dalle quali aspettarsi molto nelle prossime gare.

La categoria juniores maschile conclude questa eccezionale prova a livello mondiale con altre due medaglie tutte azzurre: Luca Rastelli e Michele Gazzoli, secondo e terzo posto dopo il danese Julius Johansen.
Entrambi i giovani ciclisti hanno gareggiato molto bene, sfruttando in pieno le loro capacità e non sprecando energie, che gli sono servite nell’ultimo tratto per staccare tutti gli altri e conquistare la medaglia d’argento e quella di bronzo nella prova in linea.

Ottimo gioco di squadra e ottimo risultato per un’Italia juniores decisamente in forma, che lascia l’Italia pienamente soddisfatta.

Il medagliere, dunque, vede l’Italia trionfante con sette medaglie: per un exploit del genere bisogna risalire al biennio 2007-2008 quando l’Italia chiuse entrambe le edizioni del Mondiale in cima alla classifica (tre medaglie a Stoccarda nel 2007 e quattro a Varese l’anno dopo). Un risultato che lascia il ct Cassani gongolante e fiducioso, nonostante nessuna medaglia sia stata guadagnata dalla categoria professionisti, sia femminile che maschile.

Grandi le prove degli atleti elìte in gara, a cominciare da quella di Trentin che si aggiudica un degno quarto posto nella finale di Bergen. Ma un bel voto in pagella è giusto metterlo anche a Gianni Moscon, che si è fatto notare nei giorni scorsi per le sue ottime prestazioni.

Facendo, dunque, un bilancio definitivo possiamo affermare senza dubbio che l’Italia torna a casa vincente e pronta a ripartire verso i prossimi traguardi. Può vantarsi di avere ciclisti davvero in gamba, che hanno tutte le carte in regola per regalare ancora delle importanti vittorie al nostro paese. Il futuro, insomma, è sorridente