Cosa aspettarci venerdì 22 giugno
Gruppo E, Saint Petersburg Stadium: Brasile Costarica (h 14, Italia 1)
Sospiro di sollievo per la Seleção dopo l’infortunio alla caviglia subito da Neymar in allenamento: la stella del Psg ha recuperato e sarà regolarmente in campo. La squadra di Tite è chiamata a cancellare l’esordio a due facce contro la Svizzera: bene fino alla prodezza di Coutinho, poi black out e vani assalti finali. Il Brasile non può fallire, anche perché deve già rincorrere la Serbia a quota 3 punti. Ma i centramericani non sono certo la vittima sacrificale: basti ricordare cosa avvenne 4 anni fa, quando i costaricensi sconfissero l’Italia nella seconda giornata (dopo aver già messo sotto l’Uruguay) qualificandosi agli ottavi. Tempi che sembrano lontani, ma Russia 2018 ci sta insegnando che nessuna partita è scontata. Da monitorare la sfida tra portieri: da una parte il madrileno Navas, dall’altra Alisson, a un passo, secondo radiomercato, dalla camiseta blanca.
Probabili formazioni
Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Paulinho, Casemiro; Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus. All. Tite
Costarica (5-4-1): Keylor Navas; Gamboa, Duarte, Acosta, Gonzalez, Calvo; Bolanos, Borges, Guzman, B. Ruiz; Joel Campbell. All. Oscar Ramirez
Gruppo D, Volgograd Arena: Nigeria Islanda (h 17, Italia 1)
Islanda per confermare l’ottimo inizio contro l’Argentina, Nigeria già all’ultima spiaggia dopo il ko contro la Croazia. Il match di Volgograd è tra le outsider del girone E, con i vichinghi decisi a sovvertire i pronostici della vigilia che assegnavano la qualificazione ad Argentina e Croazia. Il ct degli africani Rohr si gioca il tutto per tutto affidandosi a Obi Mikel, Iwobi e Ighalo davanti, l’obiettivo è dimenticare l’opaca prestazione nel match d’esordio. Gli africani hanno vinto solo una gara nelle ultime 13 disputate ai Mondiali. Hallgrimsson ripropone lo stesso undici che ha fermato Messi e compagni, dopo i quarti conquistati a Euro 2016 e le ottime indicazioni del debutto, l’Islanda non è più una sorpresa ad alti livelli.
Nigeria (4-2-3-1): Uzoho; Shehu, Trost Ekong, Balogun, Idowu; Ndidi, Etebo; Moses, Obi Mikel, Iwobi; Ighalo. CT: Rohr
Islanda (4-4-2): Halldorsson; Magnusson, R.Sigurdsson, Arnason, Saevarsson; Bjarnason, Hallfredsson, Gunnarsson, J.Gudmunsson; G. Sigurdsson, Finnbogason. CT: Hallgrimsson
Gruppo E, Kaliningrad Stadium: Serbia Svizzera, (h 20, Canale 5)
Sulla carta è lo spareggio per la piazza d’onore nel gruppo del Brasile, ma la classifica dopo la prima giornata recita Serbia capolista e Svizzera appaiata ai verdeoro. Per il ct serbo Krstajic l’occasione è ghiotta: una vittoria avvicinerebbe sensibilmente la qualificazione agli ottavi. Kolarov, Milinkovic Savic e Ljajic: le buone sorti della Serbia passano dai piedi talentuosi della serie A. Occhio però alla Svizzera dell’ex tecnico laziale Petkovic: la qualità non è elevatissima, soprattutto davanti, ma l’organizzazione tattica è esemplare, ne sanno qualcosa Neymar e compagni. La corsa di Lichtsteiner e Rodriguez, il talento di Dzemaili e Shaqiri, i muscoli di Behrami: è un match da tripla per gli scommettitori.
Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic, Milinkovic-Savic, Ljajic; Mitrovic. All. Mladen Krstajic
Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schar, Akanji, Ricardo Rodriguez; Xhaka, Behrami; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic. All. Vladimir Petkovic