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Sono passati 27 anni dall’ultima volta in cui una squadra italiana ha conquistato il Mondiale di volley per Club: era il 1992 e sul tetto del mondo saliva la Teodora Ravenna di Bernardi e Benelli, fino ad ora prima e unica. La competizione, rinata nel 2010 dopo una parentesi di soli tre anni nel vecchio millennio, è stata appannaggio quasi esclusivo delle corazzate turche – prima Fenerbahce, poi Eczacibasi e infine Vakifbank – ma è stata l’Imoco Conegliano, in Cina, a riportare la bandiera tricolore al vertice del volley mondiale.

Le “Pantere” di Daniele Santarelli hanno sconfitto proprio le ultime due dominatrici del torneo, e dopo aver piegato la resistenza del Vakif nell’epica semifinale del sabato annullando ben 9 match ball, hanno completato il lavoro dominando l’Ecza in un 3-1 senza storia: ceduto il solo primo set, 22-25, Conegliano ha staccato nettamente le avversarie coi parziali di 25-14, 25-19 e 25-21. Migliore in campo, sempre lei: Paola Egonu, autrice di 34 punti e nominata MVP della manifestazione mentre le altre tre “Pantere” che hanno ottenuto premi individuali sono Joana Wolosz, miglior palleggiatrice, Robin De Krujiff, miglior centrale, e Kimberly Hill, miglior schiacciatrice.

Proprio Egonu è stata protagonista di una vittoria nella vittoria, quella sulle più forti attaccanti di palla alta del mondo surclassate una dopo l’altra: battuta per ben due volte Tijana Boskovic, l’incubo della Nazionale azzurra capace di batterla sia nell’ultima finale mondiale che nell’ultima semifinale europea; ma anche l’ex Scandicci Isabelle Haak, dominata dall’opposta dell’Imoco proprio nel tie break della semifinale; infine le stelle brasiliane Gabi e Natalia, e la cinese Zhu Ting – neppure affrontata, ma eliminata dall’altra italiana, Novara, già nel girone assieme al suo Tianjin Bohai.

Quanto a Novara, la Igor arrivava incerottata e ancora in cerca di identità al Mondiale per Club dopo aver perso in estate proprio Egonu e Francesca Piccinini, ritiratasi dal volley. Le campionesse d’Europa in carica hanno tuttavia sovvertito ogni pronostico, sfiorando l’accesso in finale nonostante l’infortunio della centrale Veljkovic nell’ultima gara del girone. Novara ha ceduto a Eczacibasi in semifinale solo al tie break, perso 15-13, e ha chiuso al quarto posto perdendo per 0-3 la finalina contro il Vakif. Ciò nonostante, il volley femminile italiano si ricolloca al centro della scena internazionale. Il 2019 verrà ricordato come l’anno del poker di coppe: a Busto Arsizio la Coppa Cev, a Monza la Challenge, a Novara la Champions e ora, sul finire, a Conegliano il titolo mondiale.

Conegliano vince lo scudetto, confermandosi campione d’Italia. Il terzo della storia del club veneto. Una cavalcata esaltante per la squadra di Santarelli che nei playoff ha lasciato due set per strada in 8 gare (dai quarti alla finale) e che questa sera ha lasciato poco spazio a Novara con un solo passaggio a vuoto nel 2° set. La vittoria di Conegliano è un vero e proprio show. Davanti al calore degli oltre 5.000 del PalaVerde Wolosz e compagne partono a razzo sfruttando al massimo gli errori di Egonu (che terminerà con una partita monumentale e 33 punti) e mettono subito le cose in chiaro rispetto al progetto dell’Igor di riaprire la serie. Come in gara-1 e in gara-2 è il primo parziale a indirizzare il match nettamente dalla parte delle pantere dell’Imoco.

Nel 2° parziale arriva la reazione di Novara con Barbolini che pesca il jolly Camera per Carlini sul 18-18 e la mossa funziona. Egonu scatenata mette le cose in parità. E’ solo un’illusione perché le venete ritrovano il piglio di inizio gara e volano con gli attacchi di Fabris, le giocate di De Kruijf e le difese di De Gennaro (ma anche una splendida veloce al centro alzata dal libero). Avanti 2-1 nei set, al PalaVerde inizia il fermento, il countdown verso lo scudetto perché le pantere danno l’impressione di non lasciare più spazio all’Igor. Invece le piemontesi hanno un nuovo sussulto e riaprono nuovamente la partita con un perentorio 25-20. Nel tie break chiude Conegliano. Scatta la festa.

Un nuovo stendardo al PalaVerde verrà issato sul tetto (il 6°) vicino a quelli della Benetton basket e della Sysley Treviso di volley. Può partire la festa per la squadra di Santarelli che sabato 18 maggio può completare l’opera con il terzo trofeo stagionale: la Champions League. Ma di fronte troverà di nuovo Novara a caccia della rivincita. «Qualcuno lassù sarà orgogliosa di me – le parole di Miriam Silla facendo riferimento alla madre –  e per me questo vale più di tutto. Ora tocca alla Champions, ma prima godiamoci questo scudetto».

IMOCO CONEGLIANO-IGOR GORGONZOLA NOVARA 3-2

(25-16 23-25 25-11 20-25 15-13)

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO: Sylla 12, Danesi 3, Fabris 22, Hill 19, De Kruijf 12, Wolosz, De Gennaro (L), Tirozzi 1, Fersino 1, Lowe 1, Folie 1, Bechis. Non entrate: Rodriguez, Moretto. Allenatore: Santarelli.

IGOR GORGONZOLA NOVARA: Bartsch 10, Veljkovic 8, Egonu 33, Piccinini 4, Chirichella 5, Carlini 1, Sansonna (L), Plak 1, Nizetich, Zannoni, Camera. Non entrate: Bici, Stufi. Allenatore: Barbolini.

ARBITRI: Vagni, Zavater.

NOTE: Spettatori: 5344, Durata set: 22′, 27′, 21′, 27′, 19′; Tot: 116′.