Con la vittoria nel GP della Malesia, Andrea Dovizioso tiene aperto il campionato del mondo e il duello finale con Marc Marquez è posticipato all’ultimo appuntamento dell’anno a Valencia. Tra i due ora ci sono 21 punti iridati, sei vittorie per uno e il catalano è ancora in testa alla classe regina. Dovizioso deve solo vincere. In Malesia arriva secondo Jorge Lorenzo, compagno di box del numero 4 e sale ancora sul podio Johann Zarco. Il transalpino del team Monster Yamaha Tech 3 tiene in alto l’onore della Casa di Iwata in un’altra domenica non facile per le moto dei tre diapason.
Dietro il vuoto, perchè le Ducati erano veramente le più veloci di tutti, anche di Johann Zarco (Yamaha Tech 3), finito sul gradino più basso del podio e dello stesso Marc Marquez (Repsol Honda) che si accontenta di una comunque preziosa quarta posizione. Cresce davvero il rammarico per quello che è accaduto a Phillip Island con il Dovi in tredicesima posizione, ma la matematica dice che l’impresa è ancora possibile con Marquez a quota 282 e Dovizioso a 261, ovvero 21 punti indietro. Oggetto di discussione anche i cosiddetti ordini di scuderia in casa Ducati che lasciano comunque il tempo che trovano.
andrea dovizioso
“Pensavo di vincere più facile – ha detto a Sky Sport – perché per tutto il fine settimana la moto ha funzionato davvero bene e di questo ringrazio il team. Anche Lorenzo ha guidato benissimo e non c’è stato bisogno di rischiare troppo, dietro abbiamo creato un gap”. A meno 4 giri dal traguardo Dovizioso ha passato Lorenzo, prendendo quel primo posto indispensabile per rinviare il titolo di Marquez. C’è stato un ordine di scuderia? “Non sono un politico – afferma il romagnolo – ma uno sportivo, io non ho chiesto aiuti, non sono quel tipo di persona. Se poi Ducati ha chiesto qualcosa a Jorge, non lo so. Sono rimasto sempre concentrato sulla gara e sui 25 punti che mi servivano”.