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Si torna a parlare di Marc Marquez, ma stavolta non sono le polemiche a destare l’attenzione su di lui. Protagonista del Moto Gp di Austin sale sul primo gradino del podio e conquista per la sesta volta consecutiva il record di vittorie su questo circuito texano.

Nonostante sia la sua prima gara vinta nel mondiale 2018, rappresenta un successo su tutti i fronti e viene incoronato sceriffo del Texas. Concentrato, veloce e senza insicurezze, lo spagnolo in sella alla sua Honda ha mantenuto la prima posizione fino al traguardo, lasciandosi alle spalle Maverick Viñales, arrivato secondo e Andrea Iannone in terza posizione.

È stata una questione di strategia: dovevo solo partire bene e poi spingere. Non c’era bisogno di fare battaglia. Torniamo in Spagna contenti e fiduciosi

Ma la sua è una vittoria che va oltre la semplice gara e diventa un motivo per ricordare un altro grande campione del motociclismo, Nicky Hayden, scomparso nel 2017 in seguito ad un incidente mentre era in bicicletta.

È a lui che Marquez dedica il suo successo e lo fa in modo eclatante, sbandierando il numero che ha segnato la carriera del pilota, il 69.

In Texas il nome di Hayden risuona da più parti ancora prima della gara con effetti scenici di grande impatto, come il gigantesco 69 sul prato del circuito texano. Qui il campione era di casa e il gesto fatto dal vincitore del Moto Gp di Austin è stato accolto con applausi e consensi, anche da parte degli altri piloti in gara.

Non è la prima volta che il pilota spagnolo dedica una sua vittoria ad Hayden: era già successo l’anno scorso, nel mese di luglio, quando per primo ha superato il traguardo del Sachsenring. In quell’occasione il lutto per la scomparsa prematura del pilota era ancora recente e Marquez attendeva di poter trionfare per portare con sé questa dedica speciale che ora rivive in Texas.

Archiviate quindi le polemiche del Moto Gp d’Argentina e gli scontri con il rivale Valentino Rossi, questa terza tappa del motomondiale sarà ricordata col sorriso e non con quell’amaro in bocca dovuto a tensioni sia durante che dopo la gara.

Uno sguardo al promontorio a bordo pista con il numero 69 nel ricordo di Hayden basta a sedare gli animi e vivere serenamente una gara all’insegna dello sport e dei motori, dove Marquez segna col suo passaggio il dominio in questo circuito e lo fa senza “battagliare” con nessuno.

La famiglia di Nicky Hayden, morto il 22 maggio all’ospedale di Cesena per le ferite riportate in un grave incidente stradale mentre si allenava in bicicletta, ha deciso di chiedere i danni al conducente della vettura che lo ha investito.

Secondo ‘Il Resto del Carlino’, la famiglia di Hayden si è affidata all’avvocato Moreno Maresi che ha inviato una lettera direttamente al giovane che era al volante della Peugeot.

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Il conducente del veicolo è risultato negativo all’alcol test ma ha dichiarato:

“Stavo andando al lavoro, lui è sbucato di colpo da una via laterale e nulla ho potuto per evitarlo”.

Secondo alcune ricostruzioni, Hayden sulla sua bici da corsa non avrebbe dato la precedenza all’incrociovenendo investito dalla Peugeot, il cui guidatore non è riuscito a evitare l’impatto. L’auto sembra però viaggiasse ad una velocità superiore ai 50 Km/h consentiti.

Nicky Hayden non ce l’ha fatta. È deceduto il campione di motociclismo statunitense, rimasto gravemente ferito il 17 maggio in un incidente stradale a Misano Adriatico, mentre si allenava in bicicletta. All’Ospedale Bufalini sono in corso le pratiche di accertamento del decesso.

“Il Collegio medico ha accertato il decesso del paziente Nicholas Patrick Hayden, ricoverato da mercoledì scorso 17 maggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data”, si legge nella nota dell’Ospedale. Il 36enne campione del mondo della MotoGp nel 2006 ha avuto il grave incidente mentre si stava allenando in bicicletta intorno alle 14 del 17 maggio, sulla strada provinciale Riccione-Tavoleto, quando è stato investito da una Peugeot 206, guidata da un 30enne di Morciano di Romagna, rimasto illeso. Le condizioni del pilota del Kentucky erano apparse subito molto gravi.

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Intanto, come si legge su ‘riminitoday.it’, è spuntato un video con l’intera dinamica dell’incidente. Il video, che proviene da un impianto di videosorveglianza di un’abitazione a pochi metri dall’incrocio tra via Ca Raffaelli e via Tavoleto, non lascerebbe molti dubbi su quanto accaduto verso le 14 di mercoledì 17 maggio: Hayden avrebbe tirato dritto all’incrocio senza fermarsi mentre, dalla sua sinistra, stava arrivando la Peugeot.

Nicky Hayden è rimasto coinvolto in un serio incidente stradale mercoledì pomeriggio nei pressi di Riccione. Ricoverato all’ospedale di Infermi Rimini, è stato poi trasportato a Cesena.

35 anni, campione del mondo nel 2006, MotoGP™ Legend e oggi pilota Red Bull Honda nel WorldSBK, si stava allenando sulla sua bici da corsa lungo la strada Riccione-Tavoleto quando è stato investito da un’autovettura. Dopo la notte passata in ospedale, il polo ospedaliero romagnolo ha diramato il bollettino ufficiale,

“Le condizioni cliniche di Nicky Hayden restano estremamente gravi”. Dice il comunicato del Bufalini. “Il giovane, che si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione, ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale”.

Campione nella classe regina, da due anni è in Superbike con la Red Bull World Superbike Honda, la scuderia ufficiale della Casa dell’ala. La sua ultima apparizione in MotoGP™, dove corse per tredici stagioni complete, sono stati il GP d’Australia dell’anno scorso anticipato da quello di Aragona dove sostituì Jack Miller con i colori del team EG 0,0 Marc VDS; a Phillip Island invece corse con la scuderia ufficiale HRC sulla moto di Dani Pedrosa.

il messaggio di valentino

In tantissimi nel mondo della MotoGp hanno voluto esprimere la vicinanza al pilota che ha fatto le sue ultime apparizioni in MotoGP™ nel 2016. Anche Valentino Rossi, portacolori Movistar Yamaha, ventidue stagioni di corse e oggi primo in classifica iridata ha voluto esprimere il suo sentimento per l’ex rivale. Rossi e Hayden battagliarono per il titolo del 2006 con il finale, a Valencia, che si risolse con la sconfitta di Valentino.

“Nicky è uno dei migliori amici che ho avuto nel paddock”. È il lungo post su Instagram del nove volte campione del mondo dedicato al pilota statunitense, “Siamo stati compagni di squadra con la Honda nel suo anno da rookie, il 2003, quando era un giovane debuttante alla prima esperienza europea. Quella stagione si chiuse con il mondiale per me e con il suo primo podio a Phillip Island. Dopo qualche anno abbiamo lottato uno contro l’altro per il mondiale 2006 fino all’ultima gara e alla fine, purtroppo per me, mi ha battuto ed è diventato il campione del mondo della MotoGP™. Dopo la gara ci siamo dati la mano e ci siamo abbracciati”.

Rossi prosegue descrivendo i momenti di rivalità e di rapporto con Hayden, la carriera del pilota Honda come quella di Rossi è stata lunghissima; i due si sono scontrati e hanno diviso lo stesso box diverse volte. “In seguito siamo stati ancora compagni di squadra nei difficili anni della Ducati, quando parecchie volte abbiamo lottato all’ultimo sangue, magari per conquistare l’ultimo posto nella top five. Nicky veniva spesso al Ranch, dove era sempre uno spettacolo vederlo e cercare di carpire qualche segreto battagliandoci insieme, perché lui è uno dei più veloci flattisti del mondo e prima di passare all’asfalto ha vinto le più importanti gare di Flat Track americano come il Peoria TT”.

Il lungo pensiero via social della leggenda sportiva termina: “Il più bel ricordo che ho di lui però è quando è venuto a darmi la mano dopo la sfortunata gara di Valencia 2015, durante il giro d’onore. Per lui era l’addio alla MotoGP™, io avevo appena perso il mondiale. Il suo sguardo di supporto dentro il casco è uno dei pochi ricordi positivi che ho di quel giorno. Forza Nicky, siamo tutti con te”.

Grave incidente per il pilota statunitense della superbike, Nicky Hayden, investito da un’auto mentre era in bici a Misano Adriatico. Hayden, che è stato anche iridato della Motogp, era insieme a un gruppo di ciclisti.

Secondo i rilievi della Polizia municipale di Riccione, il pilota sarebbe stato investito da una Renault, scaraventato sul cofano dell’auto, sfondando il parabrezza. Sul posto il 118, l’ambulanza e l’auto medicalizzata: Hayden è in prognosi riservata all’ospedale ‘Infermi’ di Rimini. Nella serata e’ stato trasferito al “Bufalini” di Cesena.

(Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Le sue condizioni sembrano critiche. A preoccupare i medici e’ il forte trauma cranico subito dal pilota, motivo alla base del trasferimento a Cesena dove e’ presente un avanzato trauma center.

Il centauro americano 36enne, ora in forza al Team Honda World Superbike, ha corso per anni in MotoGp, vincendo il titolo iridato nel 2006 in sella a una Honda. Nella categoria regina dello moto Hayden ha primeggiato in tre gare salendo 28 volte sul podio e strappando cinque pole position.