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Un weekend ricco di emozioni si è appena concluso a Melbourne, con le finalissime degli Australian Open 2018, che hanno visto trionfare da una parte l’intramontabile Roger Federer e dall’altra la determinata Caroline Wozniacki.

Federer: i numeri di un fuoriclasse come pochi

Federer – Cilic: 6-2 6-7 6-3 3-6 6-1

Grande commozione ha scosso l’intera Rod Laver Arena per la vittoria di Roger Federer. Il campione svizzero, che ha battuto ieri l’avversario Marin Cilic, si conferma una leggenda del tennis.

Nonostante gli anni, riesce ancora a conquistare tutto il pubblico come la prima volta e mantenere stabile la sua posizione al secondo posto nel ranking mondiale.

Il tennista elvetico ha trionfato nella finalissima degli Australian Open in 5 set, vacillando solo per brevi momenti e mantenendo sempre una grinta tale da farlo incoronare vincitore anche per questo slam. Una vittoria che ha un sapore ancora più dolce se si pensa che questo era il suo ventesimo slam vinto e il sesto trofeo nel torneo australiano.

E i suoi numeri parlano chiaro: 20 slam vinti, 96 titoli vinti, 145 finali giocate e solo 155 punti che lo separano dall’essere il numero uno nel ranking Atp. Al momento questa posizione è occupata dallo spagnolo Rafael Nadal, che, costretto negli ultimi tempi a dare forfait molto spesso a causa dei problemi al ginocchio, sente il rivale sempre più vicino a soffiargli il titolo.

Ecco le sue parole rotte dall’emozione subito dopo la vittoria:

Questa è la conclusione di una favola, uno sogno che si realizza. Continuo a divertirmi, qui in Australia, è un viaggio bellissimo. E’ grazie a tutti voi che ancora mi alleno, sono teso, sorrido, gioco

Ed ora godiamoci il momento della premiazione, che esprime tutta la sensibilità e l’umiltà di un grande campione che, nonostante i risultati, non si è mai sentito arrivato e si commuove ancora dopo l’ennesimo traguardo.

Wozniacki: torna in vetta alla classifica Wta dopo 6 anni

Wozniacki – Halep: 7-6 (2), 3-6, 6-4

Il primo Major di stagione è stato vinto da Caroline Wozniacki nella finalissima al femminile degli Australian Open 2018.

La tennista danese, che si è giocata il titolo contro la temibile Simona Halep, è riuscita a trionfare in tre set e guadagnarsi nuovamente dopo sei anni la prima posizione nel ranking mondiale Wta, soffiando il posto alla sua avversaria dello slam.

È il suo primo slam vinto ed, emozionatissima, commenta così la sua vittoria:

E’ da tanto che aspettavo questo momento: è un sogno che si avvera. Sono state due settimane incredibili, ho anche dovuto salvare match-point. Simona, so quanto sia dura e credimi mi dispiace tantissimo. In questo momento così speciale per me devo fare dei ringraziamenti. A mio padre, che mi è sempre stato vicino fin dall’inizio, da quando a sette anni ho cominciato a giocare, al mio team e a David: stamattina ero molto nervosa e sei riuscito a calmarmi. Sono felice che tu possa aver condiviso questo momento incredibile con me

Tra i complimenti di tutti, anche dell’avversaria Halep, Wozniacki si gode il suo momento di gloria prima della prossima sfida, consapevole di dover tenere stretto questo traguardo anche in futuro.

Da lunedì Simona Halep sarà la nuova regina del tennis femminile, la 25esima da quando esiste il ranking mondiale (1975), spodestando la spagnola Garbine Muguruza. La certezza di coronare il suo sogno la rumena l’ha avuta qualificandosi per la finale del “China Open”, torneo Wta Premier Mandatory dotato di un montepremi di 6.381.679 dollari in corso sui campi in cemento di Pechino, in Cina.

In semifinale la Halep, numero 2 Wta e del seeding, ha sconfitto per 62 64, in un’ora ed un quarto di gioco, la lettone Jelena Ostapenko, numero 10 Wta e nona testa di serie. Per la 25enne di Costanza era un match che valeva tanto, visto che per l’ennesima volta in questa stagione era ad una sola vittoria dal coronare il sogno di diventare la regina del tennis mondiale. Ebbene stavolta il sogno è diventato realtà, per giunta battendo proprio la 20nne di Riga che lo scorso giugno nella finale del Roland Garros, recuperando un set ed un break di svantaggio, le aveva impedito di diventare le nuova numero uno del mondo.

Stavolta Simona non ha commesso lo stesso errore, anche se avanti di un set e 3-2 nel secondo con un break di vantaggio ha permesso a Jelena di agguantarla e superarla (4-3) prima di riprendere in mano le redini della partita e di aggiudicarsi gli ultimi tre giochi.

Quella di domenica sarà la 27esima finale in carriera per la Halep (15 i titoli vinti, l’ultimo lo scorso maggio a Madrid), la quinta in questa stagione (oltre Madrid le altre sono Roma, Roland Garros e Cincinnati): ultimo ostacolo la vincente di KvitovaGarcia.

Sarà Nick Kyrgios a sfidare Grigor Dimitrov nella finale maschile del Masters 1000 di Cincinnati. Il 22enne australiano, alla prima finale della carriera in un Masters 1000, dopo aver eliminato Nadal nei quarti riesce ad avere la meglio su un altro spagnolo, il redivivo David Ferrer, per 7-6(3) 7-6(4).

Ad attenderlo, come detto, Dimitrov, che nell’altra semifinale aveva eliminato, anche qui in due set ed entrambi finiti al tie-break, John Isner. Il bulgaro, come Kyrgios alla prima finale in un Masters 1000, si è aggiudicato l’unico precedente, in tre set, nel 2015 a Indian Wells.

In campo femminile, Simona Halep si guadagna l’ultimo atto contro Garbine Muguruza al “Western&Southern Open”, torneo Wta Premier 5 dotato di un montepremi di 2.836.904 dollari in corso (combined con un Master 1000 Atp) sui campi in cemento di Cincinnati, in Ohio.

La rumena, 25 anni e seconda favorita del seeding, non lascia scampo all’americana Sloane Stephens, travolgendola per 6-2 6-1 in meno di un’ora. La Halep, grazie al successo della Muguruza sulla Pliskova nell’altra semifinale, ha ora, per la terza volta in stagione, la chance di diventare la 24esima tennista a raggiungere il vertice della classifica Wta. Col successo in semifinale, infatti, la 25enne di Constanta è ad appena 5 punti dalla Pliskova (6.390 contro 6.385) e in caso di titolo opererebbe il sorpasso, portandosi a quota 6.700.

Nel corso dell’anno la Halep aveva sfiorato già in due occasioni la testa del ranking, prima perdendo clamorosamente la finale del Roland Garros quando era a tre giochi dalla vittoria, poi nei quarti di Wimbledon, sconfitta in tre set dalla Konta dopo essere stata a due punti dal successo.

La Halep sarebbe anche la prima rumena a diventare numero uno del mondo “ma non ci voglio pensare troppo. So che se mantengo questo livello, prima o poi centrerò questo obiettivo, se non sarà domani, magari nelle prossime settimane”. I precedenti vedono la spagnola avanti 2-1: la Halep si è aggiudicata l’ultima sfida sulla terra di Stoccarda nel 2015 ma ha perso entrambi i confronti sul veloce, in Fed Cup (2015) e a Wuhan (2014).

La grande sorpresa dei quarti di finali a Wimbledon arriva nella parte bassa dove Simona Halep ha fallito l’ingresso tra le prime quattro ma soprattutto, l’aggancio alla vetta del ranking WTA. La tennista rumena, infatti, nei quarti di finale è stata eliminata dalla britannica Johanna Konta in un match giocato, nonostante la pioggia, sul campo centrale con il tetto chiuso.

Dopo aver vinto il primo set al tiebreak (2), la numero due del mondo ha ceduto il secondo sempre al tiebreak, vinto a 5 dalla numero 7 Wta e sesta testa di serie del tabellone, per poi cedere il terzo per 6-4. Con il kappao della Halep, nuova numero uno del mondo sarà la ceca Karolina Pliskova.

Johanna Konta – Credit: AELTC/Jed Leicester.

Per la beniamina di casa, prima britannica ad accedere ad una semifinale dal 1978 quando la giocò Virginia Wade, trionfatrice nell’edizione precedente, invece, sulla strada della finale sull’erba di Wimbledon c’è Venus Williams che il torneo l’ha vinto per cinque volte.

La statunitense, numero 11 del mondo e decima favorita, si è sbarazzata in due set, 6-3 7-5, della lettone Jelena Ostapenko, 13a del ranking Wta e del seeding. Prosegue spedito anche il cammino di Garbine Muguruza. La giovane spagnola, numero 15 del mondo e 14 del seeding, infatti, ha fatto fuori un’altra vittima eccellente, superando in soli due set la russa Svetlana Kuznetsova, favorita numero sette, con il punteggio di 6-3 6-4.

Simona Halep – Credit: AELTC/Jed Leicester.

In semifinale per l’iberica la slovacca Magdalena Rybarikova che ha battuto la statunitense Coco Vandeweghe, numero 25 Wta e 24a testa di serie. Il match, interrotto per pioggia al secondo set sul punteggio di 6-3, 2-2 per la Rybarikova, è poi ripreso, al coperto, sul centrale, dopo il successo della Konta, con la slovacca che si è imposta con l’identico 6-3 anche nel secondo.

Saranno Jelena Ostapenko e Simona Halep le protagoniste della finale di sabato al Roland Garros di Parigi, il secondo Slam stagionale in corso sulla terra battuta parigina. In semifinale la giovane lettone di Riga, che proprio ieri ha compiuto vent’anni, numero 47 del ranking mondiale, ha sconfitto per 7-6(4) 3-6 6-3, in due ore e 24 minuti di partita, la svizzera Timea Bacsinszky, numero 31 Wta e 30esima testa di serie, che, nel giorno del suo 28esimo compleanno, per la seconda volta in tre anni si è fermata al penultimo atto dello Slam francese (era già accaduto nel 2015, stoppata da Serena Williams).

La Halep, numero 4 Wta e terza testa di serie, si è invece imposta per 6-4 3-6 6-3, dopo due ore esatte di gioco, sulla ceca Karolina Pliskova, numero due Wta e seconda favorita del seeding, che in caso di successo sarebbe diventata la nuova regina del tennis mondiale. Ora invece questa possibilità l’avrà la tennista rumena, che sabato contro la Ostapenko si giocherà non solo il trofeo parigino ma anche la possibilità di togliere lo scettro mondiale alla tedesca Angelique Kerber.

il tabellone maschile

Oggi tocca di nuovo agli uomini con delle semifinali che, rispetto alla passata stagione, non brillano per originalità. In campo, infatti, ci saranno tre dei quattro protagonisti dell’edizione 2016: l’unica differenza, a livello di nomi, è che sarà lo spagnolo Rafael Nadal, a meno due match dalla sua ‘Decima’ al Roland Garros, a misurarsi con l’austriaco Dominic Thiem anziché il serbo Novak Djokovic, campione sul ‘Philippe Chatrier’ dodici mesi or sono.

L’altra sfida che vale un posto in finale, con in campo il bi-olimpionico scozzese Andy Murray e lo svizzero Stanislas Wawrinka, sarà infatti un remake dello scorso anno, quando il britannico si era imposto in 4 set (6-4 6-2 4-6 6-2 lo score), ma in questo caso non sarà del tutto favorito nonostante la sua prima posizione mondiale.