Quando nella stessa dichiarazione, a caldo, uno sportivo, un calciatore mette assieme “notte magica” e “il mio sogno da bambino” il rischio è che sia o una frase fatta o un’esaltazione talmente indescrivibile e che parte dalla pancia che vengono in mente le prime, semplici e genuine, parole.
Nicolò Zaniolo a 19 anni, 7 mesi e 10 giorni si è preso lo stadio Olimpico, la Roma e la sua acerba carriera, li ha mescolati bene bene e in una serata di Champions League ha confermato di essere una delle cose più belle che l’Italia calcistica possiede. La sua doppietta di martedì ha permesso alla Roma di vincere 2-1 l’andata degli ottavi di Champions League contro il Porto e Zaniolo ha scelto il palcoscenico più vistoso e luccicante per segnare due gol.
A 19 anni, 7 mesi e 10 giorni, ed è giusto ribadirlo ulteriormente, è il più giovane calciatore italiano a segnare una doppietta in Champions Leauge. Ha segnato sotto la curva Sud, quella dei tifosi romanisti, ed è andato a correre verso di loro, qualcosa che non si può spiegare.
2 – Nicolò #Zaniolo è diventato oggi il più giovane italiano ad aver segnato una doppietta nella moderna Champions League. Astro. #RomaPorto
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 12 febbraio 2019
Il talento nascente della Roma, arrivato in estate sull’asse di mercato tra la capitale e l’Inter nell’operazione Nainggolan, non è però il più giovane italiano ad aver segnato in Europa. In questa classifica è sesto e al primo posto, più in alto di tutti, c’è Paolo Ferrario, ex-attaccante del Milan che ha marcato la sua prima e unica esperienza nella Coppa dei Campioni con una rete a suo modo “storica”.
Nel 5-1 tra Barcellona e Milan, ritorno degli ottavi di Coppa del 1959, Ferrario ha segnato la rete della bandiera, al Camp Nou, al minuto 38. A 17 anni, 8 mesi e 27 giorni, “Ciapina” (soprannome che deriva da Ugo Ciappina della famosa “Banda Dovunque” per l’abilità a realizzare gol di rapina) aveva appena realizzato la rete del momentaneo 3-1 e come compagni di squadra aveva, per citarne alcuni, Cesare Maldini, Altafini e Liedholm.
Cresciuto nelle giovanili del Milan, Paolo Ferrario fece il suo esordio in Serie A 10 giorni prima il match contro il Barcellona, il 15 novembre 1959 in Padova-Milan, 2-0. Rimarrà rossonero anche se non consecutivamente per otto anni, fino a che il ritorno di José Altafini convincerà la società a metterlo sul mercato. Ha giocato anche con Lazio, Monza, Varese, Cesena, Bologna, Perugia terminando la carriera nel 1973 nella Ternana. La sua migliore stagione è quella del 1962-1963 nella quale ha realizzato 18 reti in 27 incontri per il Monza; bene anche nella stagione 1964-1965 nella quale segna 12 gol in 20 partite col Milan. In carriera ha totalizzato complessivamente 56 presenze e 19 reti in Serie A e 128 presenze e 46 reti in Serie B.