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Un addio al quanto inaspettato che ha spiazzato tutti, a due mesi dall’inizio del nuovo mondiale di Formula 1.

Maurizio Arrivabene, team principal della Scuderia Ferrari dal 2015, è stato sostituito da Mattia Binotto già direttore dell’area tecnica.

La notizia è stata colta come una sorpresa da parte dei tifosi della Rossa, convinti che la prossima stagione sarebbe stata ancora sotto la regia di Arrivabene.
La famiglia Elkann ha deciso di cambiare rotta e affidare tutto a Binotto, il quale avrà il dovere di continuare il percorso di crescita iniziato negli ultimi anni e che deve completarsi con la vittoria di un titolo che manca dal 2007 con Kimi Raikkonen.

Attraverso un comunicato ufficiale, la scuderia ha ringraziato l’ex dirigente marketing della Philip Morris per il lavoro svolto.
Tifosissimo della Juventus e già consigliere all’interno del Cda della società bianconera dal 2012, Arrivabene potrebbe già ottenere un altro importante ruolo a livello dirigenziale. Infatti, il presidente della Juve, Andrea Agnelli, gli avrebbe proposto la carica di amministratore delegato del club, lasciato vacante da Beppe Marotta, passato all’Inter. Il patron bianconero gli vorrebbe concedere la gestione commerciale, dati gli anni di esperienza e di successi all’interno dell’azienda dei tabacchi.

In casa Ferrari il cambio di timone, invece, non è stato poi del tutto sorprendente, poiché si è cercato di proseguire con l’idea del rinnovo, già lanciata da Marchionne. L’ex presidente aveva individuato in Binotto una forte figura a cui affidarsi.
Una sostituzione che però non porterà stravolgimenti netti. Il dt limerà alcuni dettagli utili al raggiungimento di traguardi importanti per la casa del Cavallino.

C’è da sottolineare che, il rapporto tra Arrivabene e Binotto era giunto a un punto di non ritorno e a Maranello, con il capo area tecnica sempre più convinto di lasciare la scuderia. Le cose, poi, non sono andate così.

Tra le novità che porterà il nuovo team principal c’è quella legata al pilota, Charles Leclerc. Il monegasco, per quella che sarà la sua prima stagione in Ferrari, avrà subito il ruolo di protagonista insieme al compagno di squadra Vettel. Binotto, infatti, affiderà a entrambi i piloti pari attenzioni e pari poteri per ottenere da entrambi il massimo durante tutta la stagione iridata.  

L’obiettivo del team è quello di regalare a Vettel e Leclerc una macchina competitiva e che sia sempre in continua evoluzione così da poter tornare a regalare gioie a tutti gli amanti della Rossa.

Si chiama semplicemente “Schumacher. The Official App” ed è disponibile a partire dal 3 gennaio 2019 in occasione del cinquantesimo compleanno della leggenda della Formula 1, Michael Schumacher. L’app, disponibile sia per Android che iOS e realizzata dalla Keep Fighting Foundation, permette di rivivere i momenti più intensi della carriera del tedesco.

Come si legge, infatti, sul sito ufficiale “Schumacher. The Official App” è un museo digitale senza precedenti che onora la carriera del pilota più vincente nella storia della F1 e oltre a molte immagini dell’ex ferrarista, sarà possibile vedere vetture da corsa in 3D con il loro sound originale, approfondire le statistiche e i record detenuti da Michael e ascoltare un’intervista registrata nel 2013.

Inoltre è possibile effettuare un tour virtuale della Michael Schumacher Private Collection, situata nel Motorworld Cologne-Rheinwald Museum di Colonia, e dello storico kartodromo di Kerpen, dove Michael si allenava da ragazzo.

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Ma le sorprese per i 50 anni del Kaiser non sono finite: il Museo Ferrari di Maranello apre proprio il 3 gennaio una mostra speciale a lui dedicata con una serie di stanze decorate con fotografie relative all’indimenticabile esperienza di Michael con il team del Cavallino Rampante. Un forte segno di amicizia e gratitudine al pilota del Cavallino Rampante più vincente di tutti i tempi.

Nel comunicato, poi, viene presentata anche una terza iniziativa, la Starbox, un’edizione limitata in 91 esemplari (come le sue vittorie) di sette fotografie autografate da Michael. Tutte le foto sono del professionista Michael Comte, impreziosite dal logo di Michael Schumacher, e ognuna di esse rappresenta ciascuno dei sette Titoli Mondiali ottenuti dal pilota tedesco. Le fotografie coprono un arco di un quarto di secolo e documentano vari aspetti della Formula Uno. Avrebbero dovuto essere già pubblicate nel 2006, all’epoca del primo ritiro, quando Michael le autografò, ma poi l’uscita venne posticipata.

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La famiglia di Michael ha chiesto inoltre comprensione in merito alla volontà di mantenere la riservatezza sulle sue condizioni di salute:

Lui è nelle mani migliori in assoluto e stiamo facendo tutto ciò che è umanamente possibile per aiutarlo. Vi chiediamo di rispettare la privacy per un argomento così delicato come la sua salute. La app è stata pensata come regalo per lui, per la sua famiglia e per tutti i suoi tifosi

Auguri Michael, continua a lottare…

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Statement of Michael’s family: “We are very happy to celebrate Michael’s 50th birthday tomorrow together with you and thank you from the bottom of our hearts that we can do this together. As a gift to him, you and us, Keep Fighting Foundation has created a virtual museum. The Official Michael Schumacher App will be released tomorrow, so that we can review all together Michael’s successes. The app is another milestone in our effort to do justice to him and you, his fans, by celebrating his accomplishments. We wish you a lot of fun with it. Michael can be proud of what he has achieved, and so are we! That’s why we remember his successes with the Michael Schumacher Private Collection exhibition in Cologne, by publishing memories in social media and by continuing his charitable work through the Keep Fighting Foundation. We want to remember and celebrate his victories, his records and his jubilation. You can be sure that he is in the very best of hands and that we are doing everything humanly possible to help him. Please understand if we are following Michael’s wishes and keeping such a sensitive subject as health, as it has always been, in privacy. At the same time we say thank you very much for your friendship and wish you a healthy and happy year 2019.” @keepfighting #Michael50 #TeamMichael

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Quello che si sta per chiudere è stato un 2018 altalenante per Sebastian Vettel e la Scuderia Ferrari.

Il pilota tedesco, giunto nuovamente secondo al Mondiale di Formula 1 alle spalle di Lewis Hamilton, ha voluto scrivere una lettera per il Natale.

Parole d’augurio per le festività natalizie, ma soprattutto per il futuro, affinché si possa realizzare quel sogno che tutti i tifosi della Rossa aspettano da tempo.

Proprio in vista della prossima stagione, sarà la quinta con la scuderia di Maranello, Vettel auspica che si possa regalare gioia e portare quel titolo iridato che manca già da troppo tempo.

Per impegno ed entusiasmo siamo una squadra fantastica! E io vi prometto che per il 2019 darò tutto il possibile per raggiungere il nostro grande obiettivo!

Parole che caricano tutto l’ambiente Ferrari, che sta lavorando già da diversi mesi alla nuova monoposto che sarà presentata a Maranello il 15 febbraio prossimo.

Il pilota tedesco conosce oramai la famiglia Rossa, sa quanto sia importante puntare a rompere il dominio Hamilton – Mercedes e inoltre, sa quanto sia fondamentale il dialogo e il feeling con tutto il team: dagli ingegnere, ai meccanici fino ai magazzinieri ecc…

Rimbocchiamoci le maniche, cerchiamo di comunicare sempre meglio fra di noi, con fiducia e stima reciproca, aiutandoci in tutto e per tutto…. Solo continuando a lavorare insieme come una squadra forte ed unita possiamo fare “il prossimo passo”!

Inutile girarci intorno, la Ferrari ha il dovere di giocarsela fino alla fine per provare a conquistare il Mondiale. L’ultimo a vincerlo è stato Kimi Raikkonen nel 2007, ora Iceman è andato all’Alfa Romeo Sauber e pertanto sarà il monegasco Charles Leclerc ad aiutare Vettel e la Ferrari a raggiungere la vittoria.

Se confermata sarebbe una notizia speciale per tutti i tifosi strettamente legati al campione tedesco.

Era il 29 dicembre 2013 e il sette volte campione del mondi di Formula 1, Michael Schumacher, è vittima di un gravissimo incidente sulle nevi di Meribel, in Alta Savoia. Da quel giorno tante ipotesi, dubbi sul suo reale stato di salute, fino alla scoop del Daily Mail di qualche giorno fa.

Le condizioni di salute del pilota tedesco, secondo la redazione del giornale inglese, sono in miglioramento, tanto da essere in grado di respirare autonomamente e di non essere più costretto a restare a letto. Tuttavia, il fatto che Schumi possa essere addirittura cosciente, il Daily Mail non lo ammette.

Notizie davvero confortanti, che però non sono state accertate da nessuna fonte ufficiale.

Schumi, grazie al continuo supporto della famiglia, pare stia ricevendo numerose cure fisioterapiche da circa 50mila sterline a settimana a casa sua, nella villa di Gland in Svizzera.

Qualche settimana fa a parlare del tedesco è stato il suo grande amico Jean Todt, attuale presidente della Fia. L’ex manager della Ferrari ha ribadito di andare spesso a far visita all’ex pilota e che insieme hanno visto in tv il Gp del Brasile, senza però precisare lo stato di salute di Schumi.

In attesa che tali voci possano essere confermate, la Scuderia Ferrari, in occasione dei suoi cinquant’anni, che festeggerà il 3 gennaio prossimo, gli ha voluto dedicare una mostra speciale a Maranello.

 

 

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MICHAEL 50’ at Ferrari Museum. (Opening 03/01/2019) #KeepFighting #TeamMichael #ScuderiaFerrari #F1 #Ferrari #PrancingHorse #Nevergiveup

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“Michael 50” sarà un vero e proprio “tour” tra i trionfi del tedesco in Formula 1 a bordo della Rossa, e scoprire il contributo che Michael ha dato allo sviluppo di vetture GT. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting.

Anno di nascita 1999 e un cognome pesante sulle spalle, ma un gran futuro davanti a sé seguendo le orme del papà.

Mick Schumacher, figlio del grande Michael, non ha paura dei parallelismi col papà e continua la sua strada nel mondo dei motori. Dopo aver vinto l’Europeo in Formula 3, per il 2019 il tedesco correrà in F2 con il team Prema. Tra le novità forse anche il cambio di manager: in effetti si potrebbe ricreare la grande coppia Schumacher – Todt, ma stavolta con i rispettivi figli. Nicolas Todt, figlio dell’attuale presidente della Fia, ha un legame indelebile con la famiglia Schumacher e pertanto non sarebbe una sorpresa se ciò dovesse accadere.

Come tutti i grandi piloti, compreso suo padre, Mick è partito dai kart. Ricorda ancora la crescente emozione sua e di Michael durante le gare, i confronti con tanti piloti che poi ha incontrato più avanti.

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Mick Schumacher in braccio a papà Michael nel box Ferrari

Per Mick è del tutto scontato chiedere a chi s’ispira. Ha sempre detto che

È il migliore e lo resterà sempre. Potermi paragonare a lui in qualche maniera è fantastico. E allo stesso modo è bellissimo fare parte di questa storia e osservare come si sta sviluppando

Il sogno è di Mick è raggiungere la Formula 1 in cui suo padre è stato colui che ha riscritto la storia con i sette titoli iridati conquistati.

La vita del giovane è interamente dedicata ai motori e alle corse anche se la famiglia resta comunque al centro del suo universo. La condizione fisica attuale di suo padre Michael è grave e il 19enne cerca di essere il più presente possibile nonostante i tanti impegni. Mamma Corinna è sempre vicina al marito e lo assiste, offrendogli tutto l’amore che ha.

Riguardo la situazione attuale dell’ex ferrarista, ha parlato anche Georg Gänswein, arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia, che ha avuto modo di far visita a Schumi nell’estate 2016.

Sente l’amore delle persone intorno a lui, che si prendono cura di lui e grazie a Dio lo tengono lontano dall’eccessiva curiosità della gente. Una persona malata ha bisogno di discrezione e comprensione.

Tornando al giovane Mick, tra i consigli di papà Schumi c’è sicuramente l’umiltà e il lavoro di squadra

Lavorare col team e farlo come se fosse una famiglia: bisogna avere la fiducia gli uni negli altri al 100%!

La grinta di Mick è simile a quella di Michael. Il giovane ha voglia di imparare e ascolta i consigli che gli vengono dati proprio come in passato ha fatto suo padre. È ancora chiara a tutti la scena tra un giovanissimo Schumi in Formula 1 e il veterano Ayrton Senna. Il brasiliano, out in gara a Magny Cours proprio a causa del tedesco, offre una dritta al pilota della Benetton per evitare che tutto possa riaccadere.

Per un ferrarista che va, c’è un ferrarista che viene ed è Charles Leclerc, nuovo pilota della Ferrari che ha preso il posto del finlandese Raikkonen passato proprio in Alfa Romeo Sauber.

Il 21enne monegasco ha iniziato la sua nuova avventura con la scuderia di Maranello in questi giorni di test ad Abu Dhabi.

 

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Test day. #ScuderiaFerrari #SF71H #F1 #Ferrari #PrancingHorse

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Tanta emozione per il giovane pilota, ma subito anche ottime sensazioni alla guida della Rossa arricchite dai buoni tempi fatti sulla pista di Yas Marina.

Possiamo certamente ribadire che non poteva chiudere nel migliore dei modi la stagione dato anche il buon rendimento in   Alfa Romeo Sauber nella stagione appena conclusa, in cui ha messo in mostra il talento e una buona attitudine.

La Ferrari ha voluto dare fiducia a Leclerc per voltare pagina e guardare al futuro. L’anno prossimo Sebastian Vettel non può più sbagliare dopo il secondo posto di quest’anno.
Dalla Galleria del vento di Maranello quasi sicuramente verrà fuori una monoposto ancor più competitiva di quella sfornata quest’anno e il tedesco avrà il dovere di sgomitare ancora di più con il leader Lewis Hamilton per strappargli lo scettro di campione mondiale.

Negli Emirati sono stati due giorni di prove. Tanti chilometri percorsi per Leclerc al fine di trovare feeling con il motore della Rossa. Nella seconda giornata, il monegasco sulla monoposto con il numero 16 ha completato 135 giri ottenendo il miglior tempo tra tutte le scuderie; ebbene sì ì, anche meglio del suo nuovo compagno di squadra Vettel.

Il pilota, cresciuto nella Ferrari Academy, fino a qualche mese fa certo non si aspettava il salto di qualità nel team di Maranello in così poco tempo, ma lui ha reso tutto più semplice dimostrando fermezza, una bella guida e convinzione dei propri mezzi.

È stato emozionante, un giorno che aspettavo da tanto tempo e che non ero sicuro sarebbe arrivato. Sono molto contento di come abbiamo cominciato questa nuova avventura e ci tenevo a fare una bella figura!

Il gran bel tempo e la buona tenuta fanno pensare che molto probabilmente Leclerc non farà solamente da spalla al tedesco Vettel per la prossima stagione, ma potrà essere anche una piacevole sorpresa, soprattutto in ottica classifica costruttori.

Tra i tanti a fargli un in bocca al lupo c’è stato il vicepremier, Luigi Di Maio, attraverso i social

Giorni di debutti anche in Alfa Sauber con il veterano Raikkonen affiancato dal giovane Antonio Giovinazzi. Il 24enne pilota pugliese sarà titolare la prossima stagione. A Yas Marina ha concluso 128 giri nei test, un buon modo per macinare chilometri in vista dell’inverno.

Lewis Hamilton e Sebastian Vettel lo hanno scortato nel giro d’onore finale al Gp di Abu Dhabi perché Fernando Alonso è stato un grande campione.

Nell’ultima gara della stagione a festeggiare è stato nuovamente il pilota britannico della Mercedes ma, a Yas Marina, applausi e congratulazioni sono stati indirizzati anche allo spagnolo due volte campione del Mondo in Formula 1. Da oggi si dedicherà ad altro, in primis continuerà la stagione nel Wec (FIA World endurance championship) insieme alla Toyota.

Cresciuto come quasi tutti i piloti sui kart, trascorrerà poi ben 17 anni in F1. Dal debutto con la Minardi nel 2001 all’addio di ieri con la McLaren.

IL DEBUTTO IN F1 CON LA MINARDI
Il debutto in F1 di Alonso con la scuderia di Giancarlo Minardi

Proprio la casa di Faenza è quella che lo lancia in F1 sicura di avere un talento che prima o poi sarebbe sbocciato e diventato un campione. Era proprio in pischello quando il proprietario della scuderia, Giancarlo Minardi, lo accoglie nella famiglia e lo fa crescere fino al debutto a Melbourne nel Gp d’Australia del 2001.

Tra i suoi post d’addio però pare non ci sia stato spazio per la scuderia di Faenza, che non l’ha presa proprio bene.

PASSAGGIO IN RENAULT E I DUE TITOLI
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La vittoria mondiale di Alonso in Renault

Nel 2002 passa alla Renault, che aveva rilevato la Benetton. Il team manager della casa francese è Flavio Briatore il quale riconosce in Alonso un vero talento. Dopo la prima stagione da collaudatore, nel 2003 diventa pilota ufficiale accanto a Jarno Trulli.
In Malesia ottiene la prima pole della sua carriera, diventando il pilota più giovane della F1 a scattare davanti a tutti in griglia di partenza, a soli 22 anni. In quella stessa stagione in Ungheria vince il suo primo Gp, con il record di miglior giovane.

I due mondiali arrivano nel fantastico biennio 2005/2006. Nel primo anno vince ben sette gare e comunque in quasi tutti i Gp riesce a salire sul podio. Campionato stravinto con una netta superiorità sulle altre scuderie.
La storia si ripete nel 2006 nuovamente con sette vittorie e duello affascinante con il pluricampione Michael Schumacher.

L’ANNO “SABBATICO” IN MCLAREN

Nel 2007 diviene pilota numero 1 della McLaren, durando però una sola stagione in cui dichiara:

Non mi sono mai sentito a mio agio in questa scuderia!

IL RITORNO IN RENAULT E IL SALTO IN FERRARI

Per questo motivo riabbraccia Briatore in Renault prima del grande salto in Ferrari nel 2010. Il sogno di ogni pilota. Con la Rossa vince subito in Bahrein, ma vive quattro anni tra alti e bassi, complice anche e soprattutto la presenza di un giovane Sebastian Vettel che in Red Bull vince quattro campionati consecutivi. In effetti tra i rimpianti di carriera ci sono proprio i titoli sfiorati nel 2012 e nel 2013.

L’addio non è dei migliori e tuttora c’è sempre quel sapore amaro quando il pilota spagnolo parla della sua esperienza con la scuderia di Maranello. Tuttavia la sua vittoria più bella è stata proprio con la monoposto rossa a Valencia nel 2012, partito dall’undicesima posizione.

La vittoria di Alonso a Valencia nel Gp d’Europa 2012
L’AMARO ADDIO DALLA ROSSA E IL RIAPPRODO IN MCLAREN

Dopo la Rossa firma un contratto con la “neonata” McLaren che torna nel palcoscenico della Formula 1. Le stagioni però passano quasi nell’anonimato fino all’ultimo Gp di Abu Dhabi in cui, però, rispetto e onore sono stati trasmessi dai due campioni come Vettel e Hamilton.

Dopo ben 152 Gran premi, ad Abu Dhabi Kimi Raikkonen si appresta a correre l’ultimo gp con la scuderia Ferrari.

Da lunedì, infatti, il finlandese sarà a disposizione del suo nuovo team dell’Alfa Romeo Sauber al posto di Leclerc, passato invece in Rosso.

Nove sono state le vittorie a bordo della monoposto della casa di Maranello, di cui sei solamente nella prima stagione nel 2007 quando ha vinto il Mondiale (ultimo pilota della Ferrari a vincerlo).

Il pilota scandinavo ha avuto sempre un carattere particolare, complice anche del so atteggiamento un po’ freddo rispetto agli altri suoi colleghi che si sono intercorsi in Ferrari e nel circus, proprio per questo è soprannominato Iceman.

Quest’anno sul circuito di Austin negli Stati Uniti è arrivata la vittoria dopo un digiuno lungo cinque anni e oltre 100 Gp senza salire sul gradino più alto del podio.

Ripercorrendo la carriera del finlandese in Ferrari c’è sicuramente da sottolineare un fattore importante: l’incostanza. Se da una parte si può attribuirgli le congratulazioni per essere stato l’ultimo vincente, dopo il trionfo del 2007 ha avuto sempre un andamento molto altalenante, soprattutto durante questa sua seconda esperienza dopo la parentesi rally e Lotus.

Raikkonen mondiale 2007
I festeggiamenti di Raikkonen per la vittoria del Mondiale 2007

Spesso ci sono state scaramucce con il compagno di squadra  Sebastian Vettel e con gli uomini dei box per dei problemi riscontrati durante i week end, in particolare durante le gare.

Tuttavia la Scuderia Ferrari ha voluto omaggiarlo e ringraziarlo per le diverse stagione trascorse insieme, durante una cena interamente dedicata a Raikkonen. Serata in cui il finlandese si è un po’ “sciolto” esprimendo parole al miele per tutto il team.

 

 

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Big family. Photos @calloalbanese

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L’ultimo gp di Abu Dhabi a Yas Marina correrà gli ultimi chilometri con la monoposto rossa e lo farà partendo dalla quarta piazza alle spalle delle due Mercedes di Hamilton e Bottas e dell’altro ferrarista Vettel.

La carriera in Formula 1 di Robert Kubica si è fermata a causa di un incidente in una competizione rallystica subito il 6 febbraio 2011. Dopo sette anni il polacco annuncia il suo grande ritorno nel circus come pilota della Williams Racing per la stagione 2019. L’ufficialità è stata data durante quest’ultimo weekend di corse sul circuito di Abu Dhabi.

Il prossimo sette dicembre  Kubica spegnerà 34 candeline e inizierà il suo nuovo lavoro da primo pilota del team britannico, dopo essere stato il terzo alle spalle del canadese Lance Stroll e  del russo Sergej Sirotkin.

Robert Kubica è stato un pilota che, nei suoi 4 anni di Formula 1 tra il 2006 e il 2010, ha dimostrato di essere molto competitivo e che avrebbe avuto le chances per duellare con i migliori.

DEBUTTO IN BMW SAUBER

Il debutto avvenne un po’ per caso al Gp d’Ungheria del 2006 in sostituzione a Jacques Villeneuve nella Bmw Sauber. Con quel primo Gp divenne il primo polacco del circus. Quella gara fu positiva a metà: giunto settimo, fu poi squalificato per un problema alla monoposto. Tuttavia dopo quel gran premio la scuderia decise di proseguire con lui definitivamente.

PASSAGGIO IN RENAULT
Robert Kubica sul podio di Spa in Belgio

Con la Bmw Sauber resta per 3 stagioni ben figurando. Il 2010 il grande salto. La Renault lo chiama per sostituire Fernando Alonso, passato in Ferrari. Nonostante le difficoltà economiche della scuderia francese, il polacco riesce a raccogliere ottimi risultati, chiudendo con  1 vittoria, 1 pole position, 12 podi e 273 punti.

IL GRAVE INCIDENTE E RITORNO AL RALLY

La passione per il rally gli rovina il futuro da pilota di Formula 1. Durante la gara di Ronde Andora, in Liguria, subisce un gravissimo incidente che lo tiene lontano diversi mesi dai motori. Il rientro avviene nel 2012 sempre nel rally in cui gareggia per diverse stagioni.

RITORNO IN F1

Il grande ritorno in Formula 1 avviene nel 2017 per alcuni test il mese di agosto a Budapest, con la Renault e successivamente con la Williams. Proprio la casa britannica gli propone un contratto da terzo pilota/collaudatore per la stagione ancora in corso e per l’anno prossimo il sorprendente rientro da titolare.

Il gran premio di Formula 1 a San Paolo ci ha lasciato altre impressioni: un Lewis Hamilton già campione che continua a vincere, una Mercedes sempre forte e che grazie ai suoi piloti ha vinto anche il titolo costruttori e un Max Verstappen sempre più protagonista del circus.

Il pilota olandese infatti, dopo la grande gara in Messico si è ripetuto sul circuito brasiliano che per poco non ha vinto. Per poco perché a rovinargli la festa è stato il pilota della Racing Point Force India, Esteban Ocon, reo di aver speronato Verstappen da doppiato quando l’olandese era leader della gara; per la cronaca poi la gara l’ha vinta Hamilton superando proprio il pilota della Red Bull andato in testacoda.

Da questa azione è scaturita una lite post gara in cui Verstappen ha più volte spintonato il francese durante le fasi di pesatura. Ai microfoni, inoltre, ha rincarato la dose dicendo di “esser stato buttato fuori da un idiota”. Il transalpino ha poi ribattuto: “Rifarei la stessa manovra, anzi allungherei la staccata ancora di più!”.

A causa della reazione avuta, il giovanissimo Verstappen è stato punito dalla FIA a due giorni di lavori socialmente utili da scontare entro sei mesi.

Non è la prima volta che in Formula 1 avvengono questi tipi di litigi tra piloti.

SALAZAR – PIQUET 1982

Uno scontro che è rimasto nella storia della Formula 1. Il pilota Piquet guida indisturbato la gara ad Hockenheim in Germania. Un po’ com’è successo a Verstappen a rovinarglia la festa è stato un doppiato. Il cileno Eliseo Salazar, invece di far passare il leader del Gp chiude improvvisamente sulla Brabham guidata da Piquet, ponendo fine alla gara per entrambi. La reazione del francese è stata ripresa da tutte le tv mondiali: sceso dalla vettura Piquet cerca subito il faccia a faccia con Salazar, il quale si prende due pugni sul casco e schiva pure un calcio.

SCHUMACHER – SENNA 1992

Puramente nostalgica è stato lo scontro verbale tra il compianto Ayrton Senna e l’allora giovanissimo e inesperto Michael Schumacher. Al Gp di Magny-Cours, il tedesco manda fuori gioco il campione del mondo in carica al primo giro. Il brasiliano si presenta sulla griglia di partenza in borghese e si avvicina al giovane Schumacher, il quale viene “bacchettato” dallo stesso brasiliano, ma con toni pacati.

La ramanzina di Senna a un giovane Schumacher per del Gp di Francia

SCHUMACHER – COULTHARD 1998

Meno pacato è stato invece lo scontro tra Schumi e il pilota McLaren David Coulthard al Gran Premio del Belgio a Spa del ’98. Il ferrarista era al comando della gara e una vittoria avrebbe riaperto i discorsi in ottica campionato, complice il forfait di Mika Hakkinen. Il tedesco compie il sorpasso di doppiaggio sul britannico, il quale però frena di colpo, distruggendo la Rossa del tedesco e la sua monoposto. Per Schumacher addio vittoria. Al rientro nei rispettivi box, Schumi scende dalla sua F300 per si dirige in quello McLaren arrabbiato più che mai e intenzionato a risolvere la faccenda con lo scozzese. Memorabili sono i tentativi di Jean Todt e Stefano Domenicali per cercare di calmare il tedesco. I due si rappacificarono qualche giorno più tardi in pubblico.

FISICHELLA – VILLENEUVE 2006

Durante le qualifiche del Gp d’Europa a Nürburgring va in scena un siparietto acceso tra il pilota romano della Renault Giancarlo Fisichella e Jacques Villeneuve su Bmw Sauber. L’italiano accusa il canadese, reo di aver rallentato il giro lanciato, restando fuori dai primi 10 in griglia. “Fisico” si presenta nei box Sauber insultando in maniera palese Villeneuve.

MASSA – ALONSO 2007

Sempre a Nürburgring un anno più tardi, i protagonisti di un battibecco furono Alonso e Massa. Lo spagnolo della McLaren durante l’ultimo giro si tocca con il ferrarista e, prima della premiazione sul podio, accusa il brasiliano di aver cercato volontariamente la collisione. Massa non accetta l’accusa e tra i due volano insulti in lingua italiana, con il brasiliano che sembra più nervoso.

VETTEL – WEBBER 2013

Al Gran Premio di Sepang in Malesia i due piloti della Red Bull sono rivali per il titolo. L’australiano guida la gara e il muretto ordina a Vettel di non attaccare. Il tedesco, però, non rispetta l’ordine ed effettua il sorpasso pericoloso andando a vincere la gara. Il loro rapporto si rompe e la tensione nel box Red Bull sarà palpabile fino al termine del campionato (vinto da Vettel).

Vettel vince il Gp di Sepang davanti a un visibilmente arrabbiato Mark Webber

VETTEL – HAMILTON 2017

A Baku duello tra Vettel e Hamilton. Il britannico guida la gara in regime di safety car. Il tedesco lo segue alle spalle. Dopo una curva Hamilton frena, secondo il ferrarista in maniera troppo brusca, e Vettel lo tampona danneggiando la sua Ferrari. Il tedesco perde le staffe e si affianca alla Mercedes dell’inglese, insultandolo e speronandolo con le gomme anteriori.