Tag

fognini

Browsing

L’ultima volta era successo oltre 40 anni fa, nel 1976, con Panatta e Barazzutti quando la qualità video della tv non era il massimo. Ora le tv sono ultrasottili, ad altissima definizione 4K e finalmente un altro italiano, Fabio Fognini, è nella top ten del tennis mondiale.

Il ligure, dal prossimo lunedì, salirà in decima posizione del ranking Atp riportando così l’Italia maschile protagonista nel mondo delle racchette.

Era un tennis sì diverso, ma sottolinea quanto l’Italia abbia sofferto nel presentare tennisti di rilevanza internazionale. Da qualche anno Fabio Fognini è lì e ora se la gioca con i migliori al mondo.

Il migliore degli azzurri è stato Adriano Panatta, giunto al numero 4 nel 1976, l’anno della conquista degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros. Dietro di lui c’è Corrado Barazzutti, salito fino al numero 7 nel 1978.

Raggiungere la top 10 è un po’ il compimento di un sogno

Per il sanremese è un 2019 da incorniciare, in primis per il magnifico traguardo raggiunto oltre a non dimenticarci della vittoria nel Masters 1000 di Montecarlo, a Pasqua.

In questi anni abbiamo imparato a conoscere bene Fognini: un grande talento ma con un carattere spesso sopra le righe. Ne ha distrutte di racchette per la rabbia e crediamo che ne distruggerà ancora ma, a 32 anni ora Fabio riconosce i propri mezzi ed è pronto sempre a mettersi in gioco.

Il merito di questo traguardo è sicuramente suo ma è anche da condividere con il suo coach e con la sua famiglia. Ovvio che sua moglie Flavia Pennetta e suo figlio Federico abbiano trasmesso quella tranquillità che soltanto il calore famigliare può offrirti.

Una cosa è certa quello raggiunto da Fognini è un traguardo che resta nella storia del tennis italiano maschile che da anni sognava un gradito ritorno nel circuito mondiale.

Attualmente ottavo nella Race e in lotta per un posto per le prossime Atp Finals di Londra, Fognini arriva in top 10 dopo nove titoli in singolo e dieci finali perse.

Ora non resta che godersi la grande gioia ma al tempo stesso cercare di continuare a migliorarsi, soprattutto sull’erba dove Fabio deve ancora dimostrare tanto.

Il sogno si è infranto sul più bello, a quattro match point dalla vittoria.

Delusione per Fabio Fognini che non è riuscito a trionfare al torneo di Chengdu dopo un percorso convincente e una finale ribaltata e, per pochi colpi, anche quasi vinta.

In Cina a trionfare è invece l’australiano Tomic con il punteggio di 6-1 3-6 7-6(7), dopo due ore e un quarto di gioco.

Alla sua 18esima finale in carriera, l’azzurro non è riuscito a portarsi a casa il nono titolo, sarebbe stato il quarto dell’anno, impresa mai riuscita a un tennista italiano. Tuttavia nel momento clou del match, il ligure non è riuscito a dare il colpo di grazia al Tomic (numero 123 del ranking Atp).

Quindi dopo San Paolo, Bastad e Los Cabos il tennista sanremese non è riuscito nell’impresa di trionfare in Cina.

Grazie alla finale conquistata a Chengdu, Fognini rimane 13esimo nel ranking mondiale, ma si porta a 2225 punti (esattamente a -295 dal giapponese Nishikori, n° 12). Da domani Fabio sarà a Pechino per il China Open. Solo una finale proprio a Pechino potrebbe regalargli (in base anche al risultato di Nishikori a Tokyo) il record della 12esima posizione mondiale, eguagliando quanto fatto da Paolo Bertolucci il 23 agosto 1973, che significa anche seconda riserva al Masters di Londra.

Si torna a ben sperare nel tennis azzurro. Dopo la delusione dell’uscita prematura degli italiani all’Atp 250 di San Pietroburgo nel singolare, Fabio Fognini e Matteo Berrettini trionfano nel doppio maschile.

Una vittoria meritata per i due italiani che in finale hanno battuto, grazie a due tie-break, la coppia composta dal ceco Jebavy e dall’olandese Middelkoop 7-6 (6); 7-6 (4).

Una vittoria un po’ a sorpresa per gli azzurri dato che il torneo di San Pietroburgo è stato il primo in coppia. Feeling che però è cresciuto subito ed è migliorato nel corso dei match, sino alla finale vinta.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Spasiba St. Petersburg 🇷🇺 @formula_tx

Un post condiviso da Fabio Fognini (@fabiofogna) in data:

Sotto di un break in entrambi i parziali (1-3 nel primo, 1-4 e 3-5 nel secondo), Fognini e Berrettini sono riusciti a portare a casa il risultato grazie a un mix di soluzioni vincenti e di recuperi al limite, con i servizi di del romano a dare sicurezza e la difesa del ligure a scoraggiare gli avversari.

Con questa vittoria Fognini vola a giocare il torneo Atp 250 di Chengdu in Cina come testa di serie numero 1. Il tennista sanremese, attualmente 13esimo nella classifica Atp, giocherà il settimo torneo come primo del seeding. L’obiettivo in questo Open sarà quello di arrivare più in fondo possibile per provare ad avvicinarsi in classifica al giapponese Nishikori, distante 400 punti.

In Cina ci sarà anche Berrettini che, nei sedicesimi di finale, sfiderà l’indiano Gunneswaran. Magari il romano in coppia con Fognini proverà a ripetere quanto di buono fatto in Russia.

Grazie alla vittoria, infatti, Matteo è balzato alla posizione numero 126 nel ranking del doppio (suo miglior personale), mentre per Fabio un salto di 16 posizioni, ora è 63esimo.

Oltre al torneo di Chengdu, si sta disputando un altro Open sempre in Cina, a Shenzhen. Tra gli italiani c’è Andreas Seppi che affronta lo spagnolo Albert Ramos-Viñolas.

Il tennis maschile si trasferisce in Russia per quello che sarà il bel torneo Atp 250 a San Pietroburgo.

Fabio Fognini, numero due del tabellone, sarà il leader del gruppo azzurro, composto da altri tre tennisti: Marco Cecchinato, Matteo Berrettini e Luca Vanni.

Fognini cerca sicuramente una gioia dopo il successo a Los Cabos contro Del Potro vuole provare a fare bene anche in Russia, dove l’anno scorso è uscito sconfitto solamente in finale dal bosniaco Damir Džumhur.

Domani il sanremese sfiderà lo slovacco Martin Klizan per gli ottavi di finale. L’urna non è stata clementissima per Fognini ma lo slovacco è un atleta ancora molto incostante. In effetti Klizan riesce ad alternare vittorie sorprendenti come Kitzbuhel quest’anno, Amburgo e Rotterdam nel 2016, ma brutte figure contro tennisti modestissimi. I trascorsi tra Italia – Klizan è un secco 4-2, ma tra le due vittorie dello slovacco ce n’è pure una proprio sul campo di San Pietroburgo, datata però 2012.

Trai favoriti c’è anche Marco Cecchinato, numero 3 del seeding. Il siciliano è volato direttamente ai quarti e attende il vincente tra Baghdatis e Lacko, al fine di trovare la sua prima gioia post-terra, ossia dalla finale di Umag, vinta lo scorso 22 luglio.

Berrettini non si pone limiti e cerca di continuare una stagione più che positiva. A San Pietroburgo, campo veloce, il romano potrà mettere in mostra i suoi migliori colpi: servizio e diritto. Sfiderà il veterano spagnolo Guillermo García López.
Inoltre Berrettini e Fognini scenderanno insieme anche nel doppio contro la coppia russo-canadese Rublev – Shapovalov.

L’ultimo azzurro a scendere in campo sarà Luca Vanni. Dopo le vittorie alle qualificazioni contro il tedesco Brands e il russo Safiullin, il 33enne toscano se la vedrà contro il numero 5 del seeding: Roberto Bautista Agu.

Mentre agli Australian Open continuano le qualificazioni, negli altri tornei australiani diversi italiani sono riusciti a mettersi in luce con i loro grandi risultati, come Fognini, Giorgi e Seppi, che hanno portato alto il nome del nostro paese.

Sydney International, torneo Atp

Un grande e determinato Fabio Fognini ha dato spettacolo in questi giorni al Sydney International, torneo Atp 250, che ha visto il tennista italiano sbaragliare tutti i suoi avversari fino a giungere in semifinale.

Dopo avere battuto in tre set il rivale Dolgopolov agli ottavi di finale, si è ritrovato faccia a faccia ai quarti di finale contro Adrian Mannarino, numero 28 del ranking mondiale e quinta testa di serie.

Un osso duro da battere, che Fognini ha affrontato però con la determinazione che lo caratterizza e che lo spinge a compiere grandi cose. E così in soli tre set ha la meglio sul tennista avversario, anche se con qualche difficoltà, soprattutto nel primo set che viene deciso al tie break.

Ad un passo dalla finale, l’Italia, orgogliosa del suo rappresentante a Sydney, ha sperato fino all’ultimo che la sua corsa non si interrompesse proprio in semifinale, ad un soffio dalla fine. Purtroppo così è stato e nel match contro il russo Daniil Medvedev, Fognini ne esce sconfitto.

Pur lottando strenuamente e aggiudicandosi anche il primo set, Fognini non riesce a mantenere il vantaggio e si lascia rimontare e poi superare nei due successivi.

Medvedev, che il giorno primo aveva eliminato anche l’altro azzurro Paolo Lorenzi, continua la sua corsa verso il titolo e Fognini abbandona quindi questa competizione, ma a testa alta, certo di avere dimostrato ancora una volta il suo talento.

Sydney International, torneo Wta

E anche nel torneo femminile in scena a Sydney primeggia con successo una nostra connazionale, Camila Giorgi, che riesce a farsi strada fra avversarie di un certo calibro fino a giungere, come il collega Fognini, in semifinale.

Sloane Stephens, Petra Kvitova e Agnieszka Radwanska sono state le prime ad affrontare una Giorgi che non aveva intenzione di mollare pur di vincere il torneo. Forza e determinazione, però, non sono bastate contro Angelique Kerber, che riesce a piegarla in due set.

Un vero peccato per i nostri tennisti azzurri, Giorgi come Fognini, che forse accusando la stanchezza del torneo e la pressione per gli imminenti Australian Open, hanno ceduto proprio alla fine. In entrambi i casi, però, pur non potendo portare a casa il titolo, possono essere soddisfatti per il cammino fatto in questo torneo di inizio anno, ricco già di belle soddisfazioni.

AtpChallenger di Canberra

Adesso tutti gli occhi sono puntati sull’unico azzurro ancora in gara nel torneo australiano dell’AtpChallenger di Canberra, Andreas Seppi. Uno dopo l’altro ha eliminato tutti gli avversari, l’ultimo dei quali era Victor Estrella Burgos, ed è riuscito ad arrivare in finale.

Domani si giocherà il titolo contro Marton Fucsovics, numero 85 Atp, e data la sua forma eccellente possiede buone chances per vincere anche questo match e conquistare il montepremi finale di 75.000 dollari.

Non ci sarà una prossima volta!”. Fabio Fognini giura che non si ripeterà più quello che è accaduto agli US Open, quando nel corso del match del secondo turno perso contro Stefano Travaglia, ha rivolto degli insulti pesanti nei riguardi della giudice di sedia.

“Sono qui per chiedere scusa di nuovo a tutti e in generale al giudice arbitro e al giudice di sedie alla quale avevo già fatto le mie scuse a New York e alle donne in primis. Io non ho niente contro di loro, non sono un sessista. Sono un padre di famiglia, sono sposato, sono padre e ho una madre e una sorella e le ho sempre amate e rispettate” dice il tennista di Arma di Taggia in una intervista esclusiva su Sky Sport24.

“Ho commesso un errore molto molto grave e in questo momento oltre a ripetere le scuse sono disposto ad ogni cosa, anche ad andare in una scuola tennis ma anche in una scuola normale a parlare con i bambini e a dire quello che realmente penso” aggiunge Fognini che quindi rivela di lavorare da tempo su questi aspetti caratteriali davvero poco positivi: “Sono il mio limite, lo riconosco e per questo sto lavorando con un mental trainer e devo dire che nell’ultimo periodo eravamo sulla buona strada. Poi c’è stata questa sciocchezza che ho fatto e che non è spiegabile. Ne ho pagato le conseguenze e adesso decideranno il da farsi, ma chi sbaglia paga” afferma il ligure che poi rivela di “aver pianto quando ero solo, perchè io so che non sono così”.

E’ ufficiale il ritorno in vetta alla classifica del tennis mondiale di Rafael Nadal, a oltre tre anni dall’ultima volta, scalzando Andy Murray, leader per 34 settimane consecutive.

In terza posizione lo svizzero Roger Federer, staccato di appena 5 punti dallo scozzese e di 500 punti dallo spagnolo. Il tedesco Alexander Zverev sale al settimo posto a scapito del croato Marin Cilic e migliora ancora il suo best ranking. Il successo nel Masters 1000 di Cincinnati porta il bulgaro Grigor Dimitrov in nona posizione facendo uscire dalla top ten il canadese Milos Raonic.

Roland Garros

Fabio Fognini è sempre il numero uno azzurro, il 30enne ligure perde un posto ed è al numero 26. Due passi indietro anche per Paolo Lorenzi, in 40/a posizione, mentre Thomas Fabbiano fa segnare il suo best ranking (ora è n.81) lasciandosi dietro Andreas Seppi, ora 86/o.
Perde una posizione Alessandro Giannessi (91/o), mentre è appena fuori dai top 100 Marco Cecchinato (n.101), seguito in classifica da Matteo Berrettini, stabile al 140/o posto.

Fabio Fognini ha vinto il “Safra Sarasin – Swiss Open”, torneo Atp dotato di un montepremi complessivo pari a 482.060 euro disputato sui campi in terra rossa di Gstaad, in Svizzera.

L’azzurro, a poco più di un anno di distanza (dopo Umago 2016), è tornato dunque a sollevare un trofeo del circuito internazionale. Il 30enne di Arma di Taggia quarta testa di serie del tabellone, in gara con una wild card, ha battuto per 6-4 7-5, in poco più di un’ora e mezza di partita, il sorprendente tedesco Yannick Hanfmann, numero 170 del mondo, partito addirittura dalle qualificazioni.

fognini

Per Fognini quello di Gstaad è il quinto titolo in carriera, su 13 finali disputate, il primo in una stagione (il 2017) che lo ha visto centrare anche una “storica” semifinale sul cemento nel “1000” di Miami. Con il trofeo conquistato dal ligure a Gstaad diventano 56 i successi italiani nel circuito maggiore maschile nell’era Open.

Nel 2016 a Umago per Fognini era stato il primo trofeo “da marito” (di Flavia Pennetta): a poco più di dodici mesi di distanza ecco il primo trofeo “da papà” (del piccolo Federico).

“Sono molto contento. E’ una vittoria che voglio condividere con mia moglie e mio figlio che purtroppo non hanno potuto essere qui oggi: questo è un trofeo speciale perché è il mio primo da papà”, ha detto durante la premiazione del torneo il raggiante ligure.

Il trionfo a Gstaad, primo titolo da quando è diventato papà, permette a Fabio Fognini di tornare fra i primi 30 al mondo. Il 30enne di Arma di Taggia recupera sei posizioni e si attesta al 25^ posto, sua miglior classifica dal febbraio 2015 ad oggi.

Anche gli ultimi due superstiti azzurri salutano Londra e l’erba di Wimbledon. Nella quinta giornata di gare del prestigioso torneo, terzo Slam della stagione, si sono arresi sia Fabio Fognini che Camila Giorgi, usciti però entrambi a testa alta.

Nel singolare maschile, sul mitico Centre Court dell’All England Lawn Tennis Club, il 30enne ligure, numero 29 della classifica mondiale e 28esima testa di serie del seeding, si è dovuto piegare di fronte al numero uno del mondo e del tabellone, Andy Murray. Il britannico, campione in carica da queste parti, è partito forte, vincendo il primo set per 6-2. Poi c’è stato il grande ritorno dell’italiano, autore di una seconda frazione eccellente, nella quale ha spezzato più volte il ritmo allo scozzese con palle corte millimetriche e accelerazioni violente, che gli hanno permesso di riportare il match in parità (6-4 per l’azzurro).

Senza storia il terzo set, dove Fognini è “calato” vistosamente, con Murray martellante, fino al 6-1. L’azzurro ha pure chiesto l’intervento del medico sul 4-1 per lo scozzese, a causa di un problema alla caviglia. Nella quarta frazione Fognini conduceva 5-2, ha sciupato ben cinque set-point e alla fine è crollato (7-5 Murray, con tanti rimpianti per il ligure).


Grande rammarico, poco prima, anche per Camila Giorgi, che ha tenuto testa a lungo alla lettone Jelena Ostapenko, vincitrice a Wimbledon a livello juniores nel 2014 e fresca trionfatrice sui campi in terra del Roland Garros. La 25enne marchigiana, numero 86 del mondo, che su questi prati londinesi ha raggiunto gli ottavi di finale nel 2012, è stata sconfitta con un duplice 7-5, in un’ora e 20 minuti di gioco, dalla tennista di Riga, numero 13 del ranking Wta e 13esima testa di serie del seeding.

Nel primo set l’azzurra conduceva per 5-3 e si è fatta recuperare pur essendo in vantaggio di 30-0 nel nono gioco, commettendo ben due doppi falli, prima di cedere la battuta e di crollare. Storia simile nella seconda frazione, nella quale addirittura l’azzurra si è trovata avanti per 5-2 (con un solo break di vantaggio). Anche in questa occasione la Giorgi è scesa di tono e la Ostapenko è salita in cattedra, vincendo 5 game di fila, conquistando così il pass per gli ottavi di finale

Positiva per i colori azzurri la giornata di apertura di Wimbledon, terzo Slam stagionale, in scena sull’erba dell’All England Lawn Tennis Club di Londra. Degli otto tennisti italiani scesi in campo oggi, hanno passato il primo turno in cinque, ovvero Fabio Fognini, Andreas Seppi e Simone Bolelli nel singolare maschile e Francesca Schiavone e Camila Giorgi in quello femminile. Subito ko invece Thomas Fabbiano, Marco Cecchinato e Roberta Vinci.

Procedendo con ordine, fra gli uomini, ha fatto un esordio sul velluto il ligure Fognini (numero 28 del seeding), che ha strapazzato per 6-1 6-3 6-3, in poco piu’ di un’ora e mezza di partita, il russo Dmitry Tursonov, attualmente numero 715 del mondo e in gara con il ranking protetto. A ruota ha confermato di essere in ripresa l’altoatesino Seppi, appena rientrato nei top 100 dell’Atp. L’azzurro, risalito al numero 87 del ranking internazionale grazie alla semifinale della scorsa settimana ad Adalia, si e’ imposto per 6-2 3-6 6-2 6-1, in un’ora e 38 minuti di gioco, sul ceco Norbert Gombos, numero 93 del mondo, “esordiente” a livello di Slam.

E’ tornato competitivo, dopo diversi problemi fisici, anche il bolognese Bolelli, numero 312 Atp, promosso dalle qualificazioni, che ha battuto per 6-3 1-6 6-3 6-4, in poco più di due ore di gioco, il taiwanese Yen-Hsun Lu, numero 75 del ranking mondiale.

In campo femminile, poi, sono arrivati gli squilli della Giorgi e della Schiavone. La 25enne marchigiana, numero 86 Wta, che sui prati britannici vanta il quarto turno (ottavi) nel 2012, ha battuto in rimonta, per 5-7 6-4 6-4, dopo una battaglia di due ore e mezza, la francese Alize Cornet, numero 41 del ranking mondiale. La 37enne milanese, numero 72 Wta, ultima azzurra capace di arrivare nei quarti sul verde di Londra nel 2009, ha liquidato con un duplice 6-1 la lussemburghese Mandy Minella, numero 82 del ranking mondiale.

 (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

Le noti dolenti sono arrivate in primis dalla tarantina Vinci (numero 31 del seeding), sconfitta per 7-6 (6) 6-2 dalla ceca Kristyna Pliskova, e poi dal palermitano Cecchinato (al suo primo match in un Major), schiacciato dal giapponese Kei Nishikori, numero 9 della classifica mondiale e del tabellone, col punteggio di 6-2 6-2 6-0, e dal pugliese Fabbiano (anche lui all’esordio assoluto nel main draw dello Slam britannico), che ha ceduto per 7-6 (5) 7-5 6-2 di fronte allo statunitense Sam Querrey, numero 28 del ranking Atp e 24esima testa di serie del torneo maschile.