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Vi prego non svegliatemi proprio adesso

Un sorriso largo come tutta la O2 Arena di Londra, quello di Mohammed Harkous, in arte ‘MoAubameyang’, che è il nuovo campione della eWorld Cup di Fifa 19, in pratica il mondiale del videogame più amato del pianeta. Nella finale cross console il tedesco ‘MoAuba’ ha sfilato la coppa dal caveau di Mossad ‘MsDossary’ Aldossary, campione in carica. 3-2 il risultato del main event, dopo l’1-1 su Xbox (favorevole al saudita) e il 2-1 su Playstation, la casa del ragazzo del Werder Brema.

Per il cinque volte campione della eBundesliga è il primo, vero acuto internazionale. Oltre la coppa, la gloria e l’impresa di aver portato la Germania per la prima volta in cima al mondo degli eGames, Mohammed ha incassato un assegno da 250 mila dollari (100 mila al secondo classificato).

Esattamente come l’edizione 2018 maschile, anche quest’anno la EA Sports, alle porte della Coppa del Mondo femminile, in programma dal 7 giugno al 7 luglio in Francia, rende disponibile un nuovo, gratuito, aggiornamento per FIFA19. Un aggiornamento tutto al femminile perché arriva l’opzione per giocare la finale di Lione con tutti i roster aggiornati.

E’ disponibile, infatti, l’opzione FIFA Women’s World Cup per giocare la finale su Playstation 4, Xbox One e pc; esclusa dalle console compatibili, invece, Nintendo Switch su cui comunque sono disponibili tutte le Nazionali femminili già presenti di default all’interno del gioco.

Sono presenti tutte le 24 Nazionali che, in Francia, saranno divise in sei gironi: ahinoi solo l’Italia e il Sudafrica, per mancati accordi di licenza con l’azienda di videogame, avranno nomi e cognomi fittizi e maglie generiche. Al contrario, potremmo giocare con gli Stati Uniti o con la Germania, le due Nazionali con il più alto ranking (5 stelline su 5), oppure con Olanda, Giappone, Brasile, tutte con 4 stelle e mezzo. Con divise ufficiali, stemmi, inni e volti realistici. Durante il torneo, le statistiche delle giocatrici varieranno a seconda del rendimento effettivo in campo.

Insomma che tu sia Alex Morgan o Sam Kerr oppure Mana Iwabuchi, l’atmosfera allo Stade de Lyon, seppur virtuale, rimane affascinante: dagli striscioni, dalle patch alle coreografie, fino alla palla, ogni dettaglio è curato nei minimi particolare per risultare il più verosimile possibile. E l’obiettivo è solo uno: alzare la coppa proprio come le vincitrici faranno il 7 luglio.