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Esattamente 12 mesi fa ha scoperto di avere il cancro al testicolo e nel febbraio del 2019 ha iniziato la sua lotta contro la malattia. Lui è Max Taylor, difensore 19enne del Manchester United e la notizia che ci riappacifica con la vita è che il ragazzo è stato convocato per la prima volta in prima squadra e potrebbe esordire nel match di Europa League di giovedì 28 novembre contro l’Astana.

Max Taylor militava già nello United nel 2014, ma ci è ritornato solamente nel settembre 2019, con il Manchester United U23, quando gli è stato dato il via libera per potersi allenare di nuovo. Il suo corpo, dopo cicli di chemioterapia e lentissima ripresa, ha risposto bene tanto da spingere Solskjaer a convocarlo nella lista dei 23 in partenza per il Kazakistan.

 

 

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Dal momento che lo United è già qualificato per gli ottavi di Europa League, Solskjaer porterà in Kazakistan molti giovani, anche per testarli in vista dei prossimi appuntamenti Europei e di Premier dello United. E non è la prima volta che il tecnico dei Red Devils pesca materiale dallo Youth Club: in prima squadra hanno infatti già debuttato James Garner, Mason Greenwood e Dylan Levitt, i quali sono a tutti gli effetti parte integrante della rosa del Manchester.

Sto vivendo un sogno, sono felice. – ha dichiarato Max – Solskjaer ha chiamato molti giovani per questa partita. Spero che alcuni di noi giovedì possano esordire in prima squadra. Un anno fa iniziai la chemioterapiain quel periodo non avrei mai pensato che avrei avuto un’opportunità del genere

Ritornare alla vita a 14 anni. Sì, proprio ritornare seppur al momento per dieci minuti, il tempo di ricevere applausi, abbracci e di rincorrere qualche pallone. A 14 anni, da bambini come da adulti, però, può bastare perché Bryan Dodien, calciatore delle giovanili della Juventus ha appena sconfitto il suo avversario più infimo e temibile: il cancro diagnosticato nel 2015, a 11 anni appena.

In autunno la liberazione con la fine della malattia e il reintegro in rosa. L’8 novembre l’atteso primo allenamento a Vinovo con i compagni di sempre, la sua classe del 2004. E infine la prima partita ufficiale con la maglia numero 18 e la vittoria per 3-1 contro il Bologna, davanti agli occhi di nonna Silvayne che è stata costantemente accanto a lui negli interminabili giorni di cura in ospedale.

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Una lotta che ha trovato tanti sostenitori lungo la strada irta e tortuosa, uno su tutti Paul Pogba che si era interessato alla sua storia dall’inizio, ne era stato colpito al punto da voler dedicargli un gol, con tanto di dedica: è il 16 dicembre 2015, 4-0 al Toro negli ottavi di Coppa Italia. Pogba segnò l’ultima rete e mostrò al mondo una maglietta con la scritta “Bryan sono con te”. A fine partita spiegò:

Bryan è un ragazzo piccolo che giocava alla Juve, ha il cancro. Ho detto che dovevo segnare un gol. Sono sempre con lui e non lo lascerò mai

Quando il centrocampista del Manchester United ha saputo della guarigione del ragazzotto, ha postato su Instagram le sue vecchie foto assieme a un messaggio emozionato: «Questa è una benedizione. Sono orgoglioso di te, amico mio, grazie per essere una ispirazione per me e tanti altri. Spero di vederti presto».

 

Il gigante e il bambino. Il beniamino e il giovane calciatore. E per una volta l’alto, il più piccolo, a essere d’ispirazione. Complimenti Bryan, la vita ti aspetta!