In campo è assente da due mesi e sarà anche out questa sera nel match contro la Juventus all’Allianz Stadium di Torino. Alla Roma manca tanto Daniele De Rossi e a De Rossi manca tanto la Roma.
I giallorossi, senza il capitano, stanno vivendo un brutto periodo stagionale sia in campionato che in Champions League (nonostante il passaggio del turno). L’anima del leader della squadra si sente in campo e mai come ora sarebbe stata utile per i compagni, soprattutto contro i bianconeri.
Da quando la società guidata dal presidente Agnelli ha lo stadio di proprietà, la Roma non ha mai vinto e con De Rossi out è tutto ancora più complicato.
Il rientro del centrocampista giallorosso è lontano, per quello che è l’infortunio più grave della sua carriera. Riguardo il suo ritardo la Roma ci scherza su, piazzando il capitano nel videoclip natalizio proprio come ultimo arrivato anche alla festa natalizia.
Ho subito una lesione grave alla cartilagine del ginocchio. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere ancora a trentacinque anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro.
Aleggia un po’ di pessimismo riguardo la sua piena guarigione e nella mente del capitano inizia a farsi più presente e costante l’idea del ritiro.
In effetti difficilmente De Rossi arriverà a 40 anni sul campo così come è capitato all’ex leader Francesco Totti. Tuttavia, a differenza del grande numero 10, Daniele ha intenzione un giorno di diventare allenatore, perché non riuscirebbe a staccarsi dal campo e spostarsi dietro la scrivania.
Una cosa è certa quando quel giorno arriverà, il popolo romanista piangerà come già successo con Totti. Il numero 16 giallorosso è al suo quasi 18esimo anno di attività con addosso sempre la stessa maglia. L’esordio è avvenuto in una partita di Champions League contro l’Anderlecht il 30 ottobre 2001, con Fabio Capello allenatore. Dopo quel match, ne sono susseguiti altri 604, oltre a 117 presenze con la maglia della nazionale azzurra.
Il desiderio, quindi, è quello di seguire le orme di papà Alberto, attuale tecnico della Roma Primavera. È un grande conoscitore di calcio soprattutto a livello giovanile.
Ho sempre avuto il sogno di fare l’allenatore e quando smetterò, la fine della carriera so che è vicina, farò il grande passo. Mio padre dice che è un lavoraccio, ma da lui imparerò molto. Non so se sarò bravo, ma sicuramente viaggerò e studierò per imparare.
È sicuramente dalla parte di De Rossi, l’ex portiere brasiliano Doni, il quale ribadisce che in futuro sarà un grande mister dato che si è sempre esposto, soprattutto nei momenti più difficili, in difesa dei compagni.