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L’estate del 2023 è caratterizzata da movimenti di mercato significativi per le tre grandi squadre italiane: Juventus, Inter e Milan. Dopo una stagione altalenante, questi club hanno preso iniziative ambiziose per rinforzare le proprie rose e competere al massimo livello nel calcio nazionale e internazionale.

Per la Juventus le priorità dei bianconeri sono Arthur, Zakaria e McKennie, obiettivo vendita degli esuberi rientrati dai prestiti. Richieste ufficiali per i primi due sono arrivate dalla Premier ma la situazione rimane ferma. Intanto Bonucci, ai margini del progetto, si è offerto alla Lazio mentre è stallo sulla questione Milinkovic-Savic in attesa di capire gli sviluppi delle altre trattative in uscita. En-Nesyri del Siviglia è invece l’ultima idea di Giuntoli in attacco che lo può acquistare a sconto visti i problemi finanziari della società spagnolo. Intanto Pogba si trova in Arabia per valutare la super offerta ricevuta dall’Al-Ittihad.

I nerazzurri continuano a trattare col Chelsea per acquistare Romelu Lukaku: si lavora sulla formula del prestito oneroso con obbligo di riscatto e sulla volontà del giocatore che vuole solo la maglia neroazzurra. Per la porta al posto del partente Onana, destinato al Manchester United in quanto la trattativa è in via di definizione, gli obiettivi restano Trubin e Sommer. Nel frattempo, il club ha rinnovato De Vrij, Carboni ed Esposito.

La scommessa per l’attacco si chiama Emanuel Emegha dello Sturm Graz. In attesa degli arrivi di Reijnders (bisogna ancora trattare con l’AZ) e Pulisic dal Chelsea intanto per l’attacco, nel ruolo di esterno, spunta anche Johan Bakayoko: l’esterno offensivo belga, classe 2003 è di proprietà del PSV. Se non dovesse arrivare Morata i nomi sono Scamacca e Taremi.

L’estate del 2023 Juventus, Inter e Milan vede compiere importanti mosse di mercato per riportare le squadre al successo. I tifosi delle tre squadre ora guardano con rinnovata speranza alla prossima stagione, consapevoli che questi colpi potrebbero fare la differenza in termini di risultati e prestazioni sul campo.

Sarà interessante vedere come i nuovi acquisti si integreranno nelle rispettive squadre e se riusciranno a raggiungere gli obiettivi prefissati. Chissà quale sarà la squadra sulla quale puntare alla vittoria finale del prossimo campionato di serie A, NetBet ci dà una previsione.

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Ormai non è solo il suo passaggio al Barcellona ad essere una telenovela. Neymar debutta in una serie tv e non una a caso: si tratta de La Casa di Carta trasmessa Netflix. La piattaforma streaming ha rilasciato una nuova versione degli episodi 6 e 8 della terza stagione: l’attaccante del PSG recita una piccola parte nei panni di Joao, un monaco brasiliano. Le scene girate dalla stella delle Seleçao erano già state registrate e pronte per essere inserite nella versione originale, pubblicata lo scorso 19 luglio. Netflix, però, aveva deciso di estromettere il giocatore dal prodotto finale dal momento in cui erano state rese pubbliche le accuse di stupro contro di lui. Una volta respinta l’accusa a San Paolo, Neymar è riapparso nella sceneggiatura della serie tv spagnola.

 

 

Ho potuto realizzare il mio sogno e far parte della mia serie preferita. E ora posso condividere Joao con tutti voi! Grazie La Casa di carta

Ha esultato così sui propri profili social Neymar, che per l’occasione ha postato un video in cui si spoglia della maschera di Dalì, segno distintivo della banda del Professore. Adesso resta solo un altro finale da svelare: in quale squadra giocherà l’anno prossimo. C’è grande attesa non solo per la prossima stagione della Casa di Carta, in uscita nel 2020, ma anche per quella del 10 verdeoro. Il finale di calciomercato promette colpi di scena.

 

La pandemia e il rispettivo lockdown causati dal coronavirus hanno inevitabilmente stravolto vite e quotidianità su larga scala globale. La ripresa, seppur a singhiozzo, spinta dalla necessità di tornare a respirare aria di normalità e per non bloccare definitivamente interi sistemi economici, porta con sé i tanti dubbi sui danni e le ripercussioni che si avvertiranno nella seconda parte del 2020 e negli anni a seguire.

Anche il calcio ha subìto forti scossoni e la decisione, in Serie A così come negli altri principali campionati europei assieme a Champions League ed Europa League, di riprendere e concludere la stagione sportiva è una scelta ponderata per limitare i danni e tamponare il crollo delle finanze. E così anche il calciomercato è destinato a mutare regole, almeno nella formula ormai acquisita negli ultimi anni: l’impatto del Covid-19 sul player trading rischia di essere devastante secondo uno studio pubblicato da KPMG Football Benchmark, che ha analizzato gli effetti della pandemia sul valore dei giocatori.

Lo studio di KPMG

La minor disponibilità di liquidità da parte dei club a causa dei mancati introiti provenienti dal botteghino e dai diritti tv porterà le società a concentrarsi più sul risanamento dei debiti che a buttarsi sul mercato, ma non solo: a pesare, secondo lo studio, ci saranno anche la differenza di condizioni fra il mercato del venditore e quello del compratore con questi ultimi potrebbero trarre vantaggio dalla necessità di vendere che colpirà alcuni club, la durata dei contratti, l’età dei calciatori e la possibilità di affidarsi al settore giovanile.  E da qui deriva una prima conseguenza: la forbice fra club ricchi, in grado di mantenere una certa liquidità, e società costrette a vendere i propri giocatori per ripianare i bilanci è destinata ad allargarsi.

Di quali percentuali di decrescita parliamo sui cartellini dei singoli calciatori? L’Insider di Betway ha realizzato un approfondimento incrociando i dati di KPMG, CIES e Transfermarkt sul valore e le stime dei cartellini dei calciatori più costosi sull’attuale panorama calcistico. Kylian Mbappé, il cui cartellino a inizio 2020 si aggirava su un valore complessivo che oscillava da 200 a 260 milioni di euro, avrebbe oggi un ribasso del 20% circa. Stessa sorte per Raheem Sterling, Neymar, Jadon Sancho e così via.

Mbappé, il garage dell'attaccante: prima Ferrari e Mercedes, poi ...

KPMG partendo dallo studio di 10 campionati di riferimento –  la Pro League in Belgio, l’Eredivisie in Olanda, la Premier League, la English Championship, la Ligue1, la Bundesliga, la Serie A, la Liga, la Liga Nos portoghese e la Super Lig turca – ha ricavato delle stime sulla base della decisione comune di continuare a giocare, ma a porte chiuse (dato “smentito” dalla realtà perché in Francia e in Belgio la stagione è terminata a marzo). In questo caso i cartellini dei calciatori perderebbero  il 17,7%, per un totale di 6 miliardi e 617 milioni di euro. La Premier League rimarrebbe il campionato più colpito con una perdita di 3,93 milioni in media a calciatore, mentre Eden Hazard, giocatore del Real Madrid, sarebbe il calciatore più svalutato con un -25,5% sul costo del cartellino. In Serie A, invece, il Lecce dovrebbe essere il club a dover fronteggiare la perdita di valore più sensibile (26,3%), seguito da Sampdoria (22,2%) e Spal (19,9%).

 

Dall’arrivo dello sceicco Mansour nel 200, il Manchester City è diventato un top club europeo, soprattutto grazie alle innumerevoli risorse della famiglia emiratina.

In dieci anni di presidenza, oltre un miliardo di euro spesi per l’acquisto di tantissimi campioni e allenatori. Nelle ultime stagioni, però, qualcosa sembra sia cambiato. Le operazioni in entrata sono ancora molte, ma ci sono anche parecchi interventi in uscita, che hanno fruttato 150 milioni di euro.

Cessioni soprattutto di giovani, scovati dallo staff degli osservatori Citizens in giro per l’Europa e cresciuti tra i campi dell’Etihad Stadium. Sono addirittura 60 i milioni incassati da calciatori con zero presenze in prima squadra venduti ad altre società inglesi ed europee.

L’ultimo in ordine cronologico è stato lo spagnolo classe ‘99 Brahim Diaz, ceduto al Real Madrid per 17 milioni di euro.

 

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Il calciatore andrà a rimpolpare l’attacco Blancos, privo di Cristiano Ronaldo, e che quest’anno sta avendo non pochi problemi in fase realizzativa. L’iberico di origine marocchina era arrivato in Inghilterra dal Malaga a soli quattordici anni, su richiesta dell’ex allenatore Pellegrini. Dotato di una tecnica sopraffina, gli inglesi non hanno potuto dire di no davanti all’offerta del Real. Per il futuro questa operazione, però, potrebbe diventare un grosso rimpianto.

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Jadon Sancho, classe 2000, arrivato al BVB nel 2016

Tra i 13 giocatori in uscita, infatti, c’è qualcuno che ha spiccato il volo e che sarebbe potuto diventare importante per il City. Su tutti il numero 7 del Borussia Dortmund, Jadon Sancho. L’inglese classe 2000 è stato venduto nel 2016 a 8 milioni di euro, ora è punto fermo della formazione giallonera tedesca e ne vale quasi dieci volte tanto.

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Kelechi Iheanacho con la maglia delle Foxes

Tra gli altri talenti dei Citizens c’è anche un altro attaccante: il nigeriano Kelechi Iheanacho. Acquistato nel 2015 dopo un grande Mondiale Under 20, il classe ’96 è stato venduto al Leicester City alla cifra di 27 milioni di euro.

Non solo attaccanti, ma anche qualche difensore. Uno di questi, ma senza grossi rammarichi, è il belga Jason Denayer che, dopo vari prestiti in giro per l’Europa, è stato venduto per 10 milioni al Lione.

Qualche rimpianto, invece, ci potrà essere per Pablo Maffeo e Angeliño. Entrambi classe 1997, il primo è passato allo Stoccarda per 9 milioni di euro e il secondo è finito agli olandesi del Psv per 5.

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Seko Fofana, centrocampista dell’Udinese, arrivato nel 2016

Due acquisti sono stati fatti anche da società italiane. Forse non tutti sanno che il centrocampista Seko Fofana dell’Udinese è stato prelevato dal City per 3,5 milioni di euro nell’estate del 2016. Sicuramente per una futura cessione i friulani riusciranno ad ottenere un profitto nettamente superiore.
L’altra meteora degli Sky blues è stato Olivier Ntcham. Il Genoa lo ha prelevato in prestito per le stagioni 2015/16 e 2016/17, prima di essere definitivamente venduto agli scozzesi per 4,5 milioni di euro.

Un giro di tanti milioni di euro che portano benefici nelle casse del club, ma spesso anche qualche rimpianto sportivo.

In panchina c’è Rino Gattuso, ma non come attuale allenatore del Milan bensì come fidato alleato in mezzo al campo come ai vecchi tempi. L’allusione, però, c’è tutta nel “dream team” che Zlatan Ibrahimovic ha pubblicato sul suo profilo Instagram. La formazione ideale, 11 in campo più sostituti, scelta da King Zlatan pescando tra tutti i calciatori con cui ha giocato tra Ajax, Juve, Inter, Barcellona, Milan, Psg e Manchester United.

A dire il vero c’è molta Italia, molto Milan e Juventus e poi fuoriclasse riconosciuti a livello mondiale tra cui Leo Messi nonostante il rapporto durante l’esperienza spagnola di certo non sia stato tra i migliori. Ci sono Thiago Silva e Nesta come centrali di difesa, il suo fidato amico Maxwell sulla corsia di sinistra e in avanti oltre alla pulce, c’è Ronaldinho che giocano alle spalle, ovviamente, di Ibrahimovic stesso.

 

In panca strappa un sorriso la scelta di eliminare De Gea (con tanto di sbarra nera sul suo nome) lasciando a Julio Cesar il ruolo di primo portiere di riserva che si accomoda tra le riserve assieme a Iniesta, Cannavaro, Seedorf e sì proprio Gennaro Gattuso. Una considerazione di profonda stima per l’attuale allenatore del Milan visto che nell’11 titolare il centrocampo è in mani e polpacci sicuri tra Xavi, Nedved e Vieria con cui ha giocato assieme nei due anni juventini.

In questo squadrone che come lui stesso dice nel post dà sicuramente argomenti validi per parlare durante il periodo natalizio, dunque, troviamo Buffon in porta, linea a quattro di difesa con Thuram a destra, il fedele compagno Maxwell a sinistra e la coppia Thiago Silva-Nesta al centro; Xavi in regia con Vieira e Nedved mezzali e, infine, Messi con Ronaldinho sulla trequarti alle spalle di Ibra. Pronti a entrare in partita in corso Gattuso, Julio Cesar, Iniesta, Seedorf e Cannavaro.

Come dite, manca l’allenatore? Beh, a sentire le voci di mercato di gennaio, per l’attaccante svedese ora ai Los Angeles Galaxy, il mister ci sarebbe già…