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Tempo fa vi avevamo raccontato la curiosa storia di Florent Malouda, forte centrocampista transalpino, che ha scelto di giocare per la Nazionale della Guyana francese. Non senza polemiche e giro di regolamenti perché il paese sudamericano, di fatto, costituisce una regione della Francia e non è affiliato alla Fifa.

In questi giorni, però, un’altra storia bizzarra è legata nuovamente a una nazione ex colonia della Francia: il Gibuti ha sciolto la rappresentativa maggiore perché…non vince mai. Sembra assurdo ma la Federazione del paese africano ha espressamente motivato così la propria decisione:

 E’ necessario per stoppare la pochezza di risultati

La decisione, a suo modo storica, è stata presa dopo la sconfitta per 5-1 contro l’Etiopia nella prima giornata di qualificazione al prossimo Campionato delle Nazioni Africane, un torneo nato nel 2009, diverso dalla Coppa d’Africa, perché riservato a squadre nazionali formate da calciatori che militano nel campionato del proprio paese. Il direttore tecnico Omar Ali Mohamed ha aggiunto:

Poiché come Nazionale maggiore non facciamo risultati, ci concentreremo sulle squadre giovanili. Non è  un problema di soldi. E’ la nuova politica della Federazione. Forse parteciperemo alle prossime competizioni Under 15, Under 17 o Under 20

Il Gibuti, paese da meno di 900mila abitanti, ha disputato la sua prima ufficiale il 5 dicembre 1947 proprio contro l’Etiopia, con il vecchio nome di Somalia francese e perdendo 5-0. La Fédération Djiboutienne de Football è nata ufficialmente nel 1979 e il Gibuti è affiliato alla Fifa dal 1994.

Il paese che si affaccia sul Mar Rosso (da cui deriva il soprannome Riverains de la Mer Rouge) non è riuscito a qualificarsi in nessuna competizione. Attualmente, secondo i dati trasmessi il 10 agosto 2017, il Gibuti è (ma forse ora bisognerebbe dire “era”) al posto numero 192 del ranking Fifa, ma in passato è riuscito a far peggio scendendo al 207° posto tra aprile e novembre 2015.