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Lo scorso giugno fece parecchio scalpore la decisione del Pallone d’Oro Ada Hegerberg di non prendere parte al Mondiale di calcio femminile che sarebbe iniziato di lì a poco.

L’attaccante della nazionale norvegese, una delle calciatrici più pagate al mondo, ha voluto dare voce e visibilità al movimento di calciatrici che da tempo si batte per la parità salariale tra le calciatori e calciatrici. Mentre i primi guadagnano alcune decine di milioni di euro (ai quali vanno poi aggiunti premi e sponsorizzazioni varie), le seconde non sfondano la soglia del mezzo milione di euro. In Italia, considerata la natura dilettantistica le calciatrici non ricevono uno stipendio, ma dei semplici rimborsi.

Un cambio di direzione arriva, però, dalla Finlandia. La Federazione calcistica finlandese ha riconosciuto la piena parità tra le calciatrici e i calciatori che vestiranno la maglia della nazionale: è stato sottoscritto un accordo che equipara le gare giocate con la rappresentativa nazionale femminile a quelle giocate con la formazione maschile. E, di conseguenza, ha portato allo stesso livello il “gettone di presenza” che calciatori e calciatrici ricevono per indossare la maglia della nazionale finlandese.

BIEL, SWITZERLAND - APRIL 05: Team of Finland behind the Finland flag during their national anthem prior the international friendly football match between Switzerland Women and Finland Women at Tissot-Arena on April 5, 2019 in Biel, Switzerland. (Photo by Daniela Porcelli/Getty Images)

L’accordo di durata quadriennale prevede che, a partire dalle prossime convocazioni, le calciatrici ricevano lo stesso gettone di presenza oggi corrisposto ai giocatori della nazionale maschile. Una decisione, sottolinea il presidente della Federcalcio finlandese Ari Lahti , dettata dalla volontà di essere parte attiva nella creazione di una società più giusta ed equa. Inoltre, aggiunge il Presidente Lahti, la maggior visibilità dovrebbe consentire di trovare nuovi sponsor e nuove persone pronte a investire nello sviluppo del calcio femminile.

Questo non vuol però dire che, a livello di club, calciatrici e calciatori riceveranno lo stesso stipendio. Come detto, l’accordo tra la Federcalcio del Paese scandinavo e le associazioni giocatori ha valore solamente per le gare giocate con la maglia della nazionale. Sul fronte degli emolumenti ricevuti dai club, invece, le calciatrici dovranno continuare a trattare singolarmente, nella speranza che, nel medio periodo, i loro stipendi si avvicinino quanto più possibile a quello dei loro colleghi uomini.

 

Il countdown è bello che avviato: il calendario segna esattamente meno due mesi dall’inizio del Mondiale di calcio femminile, in programma in Francia dal 7 giugno al 7 luglio. E per accrescere fascino e adrenalina della manifestazione iridata giunta all’ottava edizione ci pensa l’illustre Panini che, a partire da lunedì 8 aprile, esce in edicola con la nuovissima collezione “Fifa Women’s World Cup France 2019”.

La Panini al Mondiale di calcio femminile, in edicola le figurine delle azzurre

L’album contiene esclusivamente le immagini delle calciatrici delle 24 Nazionali e, possiamo dire, buona la terza per l’Italia: la qualificazione delle azzurre dopo vent’anni di digiuno permette alla Panini di colmare una lacuna, dopo Germania 2011 (Giappone vincitore) e Canada 2015 (Usa in trionfo), la Nazionale di Milena Bertolini entra a testa alta nella raccolta.

Un album di 56 pagine, 480 figurine (di cui 36 in materiale speciale foil), 17 giocatrici (più foto di squadra e stemma) per ciascuna delle 24 squadre protagoniste, un altro piccolo passo verso la parità è compiuto, complice la squadra giovane che l’8 giugno 2018, battendo 3-0 il Portogallo nel penultimo match del girone di qualificazione, è riuscita a rompere un tabù. «Siamo felicissime di far parte della raccolta: è un bel segnale per l’Italia, che così potrà avvicinarsi ancora di più al calcio donne» gongola Bertolini, commissario tecnico dell’impresa. L’Italia è stata inserita nel Gruppo C e se la vedrà con Australia, Brasile e Giamaica.

La Panini al Mondiale di calcio femminile, in edicola le figurine delle azzurre

Le azzurre sono state fotografate al centro tecnico federale di Coverciano il 16 gennaio scorso, in base a un roster proposto da Panini ragionando — forzatamente in anticipo — sul numero di presenze e l’importanza del ruolo in squadra. Non potendo aspettare le convocazioni ufficiali della c.t., si è scommesso, tra le altre, sul capitano Sara Gama, sul portiere Laura Giuliani, sulle attaccanti Valentina Bergamaschi e Valentina Giacinti, sul difensore Cecilia Salvai, poi finita ko durante il match scudetto tra Juventus e Fiorentina.

Ma se fotografare l’Italia non è stato difficile, se dei colossi Usa, Giappone, Germania, Brasile, Norvegia, Francia si sa (quasi) tutto, ben più complicato è stato assemblare le titolari di Nazionali sconosciute o sperdute, tipo Thailandia o Giamaica: in questo caso ci si è affidati alle federazioni, alle agenzie fotografiche locali e a servizi ad hoc realizzati durante le partite. «Questa collezione è anche un modo per celebrare il crescente successo del calcio donne in Italia» dice Antonio Allegra, direttore mercato Italia di Panini.

La Panini al Mondiale di calcio femminile, in edicola le figurine delle azzurre