Per gli amanti del calcio non è un giorno come gli altri, tutti vorrebbero vederlo ancora correre verso la bandierina del calcio d’angolo e strisciare con le ginocchia sul prato verde del campo di gioco dopo un gol realizzato, ma la decisione è stata presa e Didier Drogba ha deciso di lasciare il calcio giocato.
Un attaccante come l’ivoriano che ha affascinato il popolo calcistico qualsiasi sia stata la squadra per cui ha giocato.
A 40 anni ha scelto di dire basta con pallone e scarpini e l’ha voluto fare ringraziando chi c’è stato e chi l’ha aiutato a farlo diventare ciò che è diventato. Parole scritte sui suoi canali social descrivendo la sua carriera ricca di successi come un viaggio iniziato sin da piccolo, seguendo quel sogno che poi è diventato realtà e quella realta che poi è diventata la sua vita.
LE GIOVANILI IN FRANCIA E IL DEBUTTO IN LIGUE 2
Il ricordo della sua carriera parte da una foto sui campi di Niaprayodove in Costa d’Avorio dove tutto è cominciato all’età di 11 anni nel 1989. L’alternanza con la scuola, il trasferimento in Francia e le giovanili prima a Levallois e poi a Le Mans con i conseguenti debutti in prima squadra in Ligue 2, con i primi veri contratti da professionista e con le convocazioni tra gli Elefanti d’Africa di cui è ampiamente il miglior marcatore della storia con 65 reti in 105 presenze.
IL PASSAGGIO ALL’OM
Il salto di qualità avviene quando l’Olympique Marsiglia lo acquista dal Guingamp. In una sola stagione riesce a segnare molti gol in campionato e a trascinare i francesi in finale di Coppa Uefa, persa contro il Valencia per 2-0. In quella stagione ha punito anche l’Inter nei quarti di finale d’andata con il gol dell’1-0 al Vélodrome.
IL TRASFERIMENTO AL CHELSEA

La svolta della sua carriera, però, avviene l’anno successivo, quando lo stesso José Mourinho, fresco allenatore dei Blues, gli telefona per convincerlo a volare a Londra. Da quella chamata Drogba è diventato l’idolo di tutti i tifosi del Chelsea e un calciatore amato e stimato da tutti. Con il Chelsea in otto anni vince tutto, coronando il sogno della Champions League nella stagione 2011/12, segnando una quantità enorme di gol importanti in tutte le competizioni.
IL RITORNO A LONDRA, PRIMA DELL’AMERICA

Il suo amore per il Chelsea lo riporta in Inghilterra nella stagione 2014/15 dopo le parentesi in Cina e al Galatasaray in Turchia e prima del trasferimento in America, prima al Montréal Impact in Mls e poi in Usl nei Phoenix Rising.
Una carriera che gli ha permesso di essere un vincente e di essere uno dei calciatori africani più affermati a livello mondiale, oltre a essere molto vicino al suo Paese attraverso aiuti umanitari.
A dirgli addio anche alcune squadre avversarie e qualche “conoscente”
You broke our hearts once but we still want to congratulate you on a superb career. All the best for the future. 👏🏅@didierdrogba 🤝#FCBayern #MiaSanMia pic.twitter.com/xEhNAs5aeI
— FC Bayern English (@FCBayernEN) 22 novembre 2018
Good luck in all your future endeavors. It was a great pleasure to work with you. pic.twitter.com/O1FNSwhblX
— Carlo Ancelotti (@MrAncelotti) 22 novembre 2018
My favourite @DidierDrogba #PL memory is ______________ pic.twitter.com/0TO2IwVJvu
— Premier League (@premierleague) 23 novembre 2018
Nella lettera ha ribadito che comincerà un nuovo capitolo e ora siamo curiosi di sapere di cosa si tratta.
Mancherà un po’ a tutti Didier, ma quello che ha fatto in campo difficimelmente sarà dimenticato.