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Marcelo Bielsa non è un allenatore comune, di quelli ben apparecchiati in panchina e politically correct in sala stampa. Non è un caso che, negli anni, sia stato soprannominato “El loco”, il pazzo. Questa volta, però, il suo è un gesto che in un mondo ideale dovrebbe rappresentare la normalità, senza che faccia notizia. Ma nel calcio “risultatista” del 2019 la scelta di far segnare un gol alla squadra avversaria come risarcimento a una rete a suo dire fraudolenta fa impazzire il web. E così, per una volta, probabilmente i matti siamo noi che ci stupiamo di una scena che dovrebbero far vedere in tutte le palestre in cui si fa sport.

Sfida promozione

Inghilterra, sfida di Championship (la nostra serie B) tra Leeds United e Aston Villa. Sulla panchina A Elland Road il tecnico è l’argentino, sin dallo scorso anno. Si è già fatto riconoscere per alcune sue decisioni controverse. Come portare i giocatori a spazzare le strade, per trasmettere l’importanza sociale del club in città. Le sue eccentriche conferenze stampa o l’aver spedito delle spie sul campo d’allenamento del Derby County. Torniamo al campo. Il match contro i Villans è decisivo per la promozione in Premier, dove sono già approdati Norwich e Sheffield United. Il Leeds è terzo a quota 82 punti, l’Aston Villa quinto a 75. In mezzo il West Bromwhich Albion.

Il gol controverso

Al 72’ i padroni di casa vanno in vantaggio con Klich. Il gol nasce, tuttavia, con un giocatore avversario a terra Kodjia, dopo un fallo non fischiato di Cooper. Nasce un parapiglia, viene espulso El Ghazi tra gli ospiti che chiedevano alla squadra di Bielsa di mettere il pallone fuori dal campo. A quel punto entra in gioco il tecnico argentino che ordina ai suoi di far segnare l’Aston Villa. Adomah va quindi a rete, nonostante gli si opponga Jansson, poco convinto della scelta del suo allenatore. La gara termina 1-1, entrambe le squadre faranno i playoff dove potrebbero nuovamente scontrarsi. Bielsa, nel post partita, non sembra particolarmente preoccupato:

Abbiamo soltanto restituito un gol, il calcio inglese è noto per la sportività. Playoff? Penso che questa prestazione contro quella che è la migliore squadra del campionato in questo momento ci dia maggiore convinzione nei nostri mezzi

Quando si dice gettare il sangue per la propria squadra. Siamo in Argentina, a Rosario, città legata alla leggenda del calcio, Marcelo “El Loco” Bielsa, tanto da intitolargli lo stadio cittadino. Sponda Newell’s Old Boys, però. Qui la grinta, l’entusiasmo e l’appartenenza alla maglia sono talmente viscerali da diffondersi anche tra i più piccoli: la Lepra (La lebbra, soprannome del club) va difesa contro i rivali cittadini del Rosario Central.

C’è un titolo di campioni da conquistare: ai bambini, classe 2003, del Newell’s Old Boys, basta un pareggio per il trionfo, ma si giocano la stagione proprio nel derby contro il Rosario Central. Un match da giocare con il cuore in mano, così, prima del fischio iniziale, il giovane capitano, Maximiliano Pariente, riunisce la squadra in cerchio e, stringendo la “camiseta”, carica così i suoi compagni:

Parole da vero leader. Alla fine il derby è terminato 0-0 e i ragazzi del club rossonero di Rosario hanno potuto alzare le mani al cielo. Nella terra del Loco Bielsa, piccoli “pazzi-coraggiosi” crescono.