Diventerai un campione
A dirlo è Rafa Nadal dopo due ore e 40 minuti di gara in cui un Matteo Berrettini da applausi a tenuto botta al tennista spagnolo nella semifinale degli US Open, ma poi è costretto ad arrendersi di fronte al maiorchino che lo batte in tre set: 7-6 (6), 6-4, 6-1. Partita solidissima del romano, che gioca a lungo alla pari con il temutissimo avversario, si porta sul 4-0 nel tie-break del primo set e annulla nove palle break. Poi il crollo sul 3-3 del secondo set, ma Nadal lo promuove.
Tutta la lucidità e la genuinità nell’analisi post match di Matteo #Berrettini dopo la battuta d’arresto contro Rafael #Nadal in semifinale.#UsOpen #Slam pic.twitter.com/KTBGGao5qc
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) September 7, 2019
– primi titoli ATP
– top ten vicina
– semifinale slam giocata alla pari con Nadal……
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Matteo se molli adesso ti ammazziamo!!!
ehehe#Berrettini pic.twitter.com/XnLTUJ3hM8— UNEO_ (@_BustaPaga) September 7, 2019
Lo schema rimane sostanzialmente inalterato anche nel secondo set: Nadal attacca, Berrettini rintuzza. E sembra funzionare, se è vero che Matteo mantiene un altro turno di servizio dopo dieci punti, annullando anche le palle break numero sette e otto della partita di Nadal (che ancora non se n’è portata a casa nemmeno una). Arriverà anche la nona, ancora una volta annullata dall’italiano in un terzo game un po’ meno teso, ma l’impressione che il pendolo del match stia iniziando a pendere verso re Rafa è palpabile: il 3-3 del sesto game matura dopo che Berrettini è riuscito a prendersi un solo punticino nei tre turni con Nadal alla battuta. E alla fine il fortino romano cade al settimo game, che lo spagnolo si prende con un break point quasi immediato mentre Berrettini è appena a 15. Reagire a questo punto diventa una missione quasi impossibile, serve un ulteriore cambio di passo che Matteo non ha più nelle braccia e nelle gambe (anche se probabilmente nella testa e nel cuore sì). Il set finisce senza ulteriori scossoni: ognuno conserva il turno di battuta.
Berrettini ci prova, in un terzo set che si apre con un game eterno e massacrante: dieci punti, esattamente come il set precedente, ma stavolta le pile stanno finendo e al primo break point Nadal si prende tutto. Si tratta solo del punto dell’1-0, ma vale molto di più. Di fatto è il lasciapassare per la finale, anche se farlo capire a Berrettini è dura: Matteo si prende il terzo game senza lasciare punti a Nadal, quindi si toglie lo sfizio di annullargli altri tre break point sul 3-1. Il maiorchino però stavolta non lascia feriti lungo il cammino, e la quarta palla break è quella giusta: secondo servizio perso per Berrettini, che non tornerà più in partita e dovrà accontentarsi di un 6-1 finale, ingeneroso per quanto mostrato durante l’intero match.
L’ovazione del pubblico newyorkese rivolta a Matteo #Berrettini al termine del match contro Rafael #Nadal
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