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Pare che tra la Ferrari e Sebastian Vettel non ci sia pace.

Dopo il flop nella gara inaugurale di Melbourne in cui la macchina ha deluso, stavolta in Bahrain è stato il pilota tedesco a gettare alle ortiche un intero weekend in cui le Rosse partivano da favorite.

Vettel ha perso l’ennesimo duello contro il campione del mondo Lewis Hamilton, in quello che oramai è diventata una vera propria ossessione.

Tra il britannico e il tedesco c’è sempre stata competizione in cui il pilota ferrarista ha avuto modo di trionfare in duelli, soprattutto quando era in Red Bull. Da sottolineare il “soprattutto”, perché il numero 5 da quando è a bordo della monoposto di Maranello ha subito tantissime sconfitte, anche per demerito suo.

L’ultima cocente beffa è successa proprio durante il giro 39 del Gp di Sakhir: Vettel viene prima sorpassato dal campione della Mercedes e poi commette il grave errore di andare in testacoda, perdendo secondi e causando un danno alla vettura che poi ha portato la rottura dell’ala anteriore.

Ovviamente eravamo molto vicini, ho cercato di prendere l’interno come avevo fatto il giro prima. La curva 4 è una delle più complicate, è stato un mio errore!

L’ammissione dello sbaglio è sincera e segna un passaggio importante del week end della Ferrari che si ritrova a festeggiare il primo podio in carriera di Leclerc (poteva ambire anche alla vittoria se non fosse per i capricci del motore) ma anche a mangiarsi le mani per la situazione del tedesco.

Contro Hamilton, Sebastian Vettel sta vivendo una vera e propria disfatta, iniziata già nello scorso anno in cui, per suoi errori evidenti, ha perso i vari confronti diretti gettando punti e podi.

Una “frittata” è stata fatta a Hockenheim nel 2018 con Vettel partito dalla pole position e conseguento dominio della gara. In tutta solitudine, però, ha perso il controllo della monoposto sull’asfalto bagnato finendo a muro: ritiro con conseguente vittoria di Hamilton.

Ma errori sono stati commessi anche a Baku, in Francia e in Austria. Non pochi per chi punta al titolo iridato. In Azerbaijan il tedesco è andato lungo alla staccata della prima curva.

Una serie un po’ lunga per uno che ambisce alla vittoria di un Mondiale.

Valtteri Bottas è stato il più veloce nella seconda ed ultima giornata di test sul circuito di El Sakhir, in Bahrain. Il pilota della Mercedes ha fermato il cronometro sul miglior tempo di 1’31″280. Il finlandese ha svolto un programma incentrato sul lavoro aerodinamico e sul migliore utilizzo dei pneumatici.

Bottas sul finire della sessione mattutina è rimasto fermo lungo la pista poco prima di pranzo per un problema meccanico. Per lui un totale di 143 giri complessivi.

Alle sue spalle la Ferrari di Sebastian Vettel, più lento di poco meno di tre decimi. Il vincitore della gara di domenica e leader della classifica iridata è stato a lungo fermo nei box al mattino per risolvere un problema dovuto ad una perdita idraulica. Il tedesco ha così messo in carniere solo otto giri al mattino, rifacendosi nel pomeriggio arrivando a quota 64. Più distanti gli altri piloti in pista.

Carlos Sainz con la Toro Rosso ha firmato il terzo tempo di giornata a sei decimi da Bottas. Ad oltre otto decimi la McLaren di Stoffel Vandoorne che ha anche completato 81 giri senza riscontrare problemi alla power unit Honda. Un decimo più lento Kevin Magnussen con la Haas; quindi Esteban Ocon con la Force India, davanti alla Toro Rosso di Daniil Kvyat e alla Williams di Gary Paffett. Sergey Sirotkin ha terminato il suo primo giorno di test con la Renault con il nono tempo a un secondo dalla Mercedes e davanti alla Red Bull di Pierre Gasly, alla Sauber di Pascal Wehrlein e all’altra Force India di Sergio Perez.

Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio del Bahrain al termine di una gara grintosa, recuperando dalla terza posizione sullo schieramento, anche grazie alla strategia messa in atto dal muretto della Scuderia Ferrari.

Secondo Lewis Hamilton, protagonista di un incredibile (quanto vano) tentativo di recupero negli ultimi tredici giri, nei quali ha recuperato però solo una parte dei 14” di ritardo accumulati dal leader della corsa.

Alle loro spalle Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, che hanno però dimostrato di non sapere reggere il passo dei rispettivi compagni. Una gara, per Hamilton, resa ancora più complicata dalla penalizzazione di 5” (scontata nella seconda sosta ai box) infittagli per avere ostacolato a inizio gara Daniel Ricciardo al momento di effettuare il primo stop per il cambio gomme.

La Scuderia Ferrari, dopo tre gare, è in testa sia nella classifica del Mondiale Piloti (con i 61 punti di Seb) che in quella Costruttori (102 punti). Per Seb questa è la quinta vittoria con i colori del Cavallino Rampante.

 

marchionne

“È naturalmente una grande soddisfazione tornare sul gradino più alto del podio con Sebastian. Ma è ancora più importante avere a questo punto la certezza che la vittoria di Melbourne non è stata un caso e che questo Mondiale ci vedrà protagonisti fino alla fine. Possiamo contare finalmente su una monoposto competitiva ed è importante constatare la velocità con cui abbiamo apportato gli sviluppi necessari per ogni gara. Tutto questo è frutto di un eccellente lavoro in pista come a Maranello, quindi i miei complimenti, oltre a Seb per il risultato in Bahrein, vanno a tutta la squadra. Congratulazioni anche a Kimi, autore di una buona gara. Sappiamo però che il cammino è ancora lungo e se vogliamo arrivare al traguardo più importante non possiamo diminuire il nostro impegno e la concentrazione”.

Tutti aspettavano la settima pole position consecutiva di Lewis Hamilton, o al massimo la prima della Ferrari con Sebastian Vettel, il suo grande rivale nelle prime due gare del Mondiale 2017. Invece, a sorpresa, sulla pista del deserto di El Sakhir a mettere d’accordo i due capofila della classifica iridata ci ha pensato Valtteri Bottas.

Non nasconde la sua gioia Valtteri Bottas per la sua prima pole position in F1 arrivata nelle qualifiche del Gp del Bahrain.

bottas

valtteri bottas

“Sono felicissimo per la mia prima pole, ci sono voluti cinque anni ma e quindi un po’ di gare ma alla fine speriamo sia la prima di una lunga serie. Voglio ringraziare il team che mi ha dato la possibilità di guidare questa macchina e che mi ha permesso di essere in pole”.

Siamo riusciti ad ottenere il massimo dalla vettura concentrandoci soprattutto a guidare sulle condizioni meteo serali, visto che si corre di sera. Questa non è una pista facile perché è molto tecnica con molti punti di frenata difficili. E’ molto facile il bloccaggio delle gomme e per andare in pole bisogna fare un giro quasi perfetto”

sebastian vettel

“Anche se sono a quattro decimi nel complesso sono felice perché la macchina ha dato buone sensazioni. Nonostante ieri ho avuto un piccolo problema oggi sono riuscito a trovare un buon bilanciamento alla macchina.

Sebastian Vettel è stato il più veloce nella prima sessione di prove libera del Gp Bahrain, terza tappa (su 20) del Mondiale di Formula 1 che si disputerà domenica sul circuito di Sakhir (5.412, 57 giri per un totale di 308,238).

Il pilota tedesco della Ferrari, completando 21 giri, fa registrare il miglior tempo in 1’32″697, precedendo le RedBull dell’australiano Daniel Ricciardo (+0″400) e dell’olandese Max Verstappen (+0″869).

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Solo decima la Mercedes del britannico Lewis Hamilton (+1″939)), mentre il suo compagno di scuderia, il finlandese Valtteri Bottas, è 14esimo (+2″305).

Ultima piazza provvisoria per l’altra Rossa del Finlandese Kimi Raikkonen, che ha concluso solo sei giri prima di uscire per un problema tecnico. Dalle 17 alle 18.30 la seconda sessione di libere, domani dalle 14 alle 15 la terza e qualifiche dalle 17.