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Si arricchisce il bottino delle medaglie azzurre all’Universiade di Napoli2019.

Disciplina trainante è ancora una volta la scherma. Dopo i successi della squadra femminile del fioretto e nei singoli, sorrisi anche per il team maschile, sempre nel fioretto, e la sciabola donne.

Al PalaUnisa di Baronissi Damiano Rosatelli, Guillaume Bianchi e Francesco Ingargiola hanno strameritato la vittoria con un percorso senza reali sbavature, conclusosi con la netta vittoria contro la Corea del Sud in finale con il punteggio di 45-22. Nei quarti gli azzurri hanno annichilito l’India 45-11, poi nei quarti hanno superato la Cina 45-28 e infine l’ostacolo russo per 45-30.

Finale al cardiopalma invece per la squadra femminile della sciabola. Lucia Lucarini, Michela Battiston e Rebecca Gargano si sono imposte per 45-41 sulla Francia al termine di un incontro equilibrato che ha consegnato alle nostre ragazze il primo storico oro in questa specialità, il quinto per la nazionale azzurra in questa Universiade. Una piccola rivincita per Michela Battiston che ha battuto nello scontro finale la francese Sara Balzer, colei che l’aveva superata in semifinale nella prova individuale sabato scorso.

Le sorridenti azzurre dopo la vittoria sulla Francia nella sciabola a squadre

Tuttavia ad aprire la ricca giornata è stata Chiara Di Marzantonio che, a Durazzano, ha dominato nello skeet femminile. La tiratrice, arrivata in finale con secondo miglior punteggio, si è imposta sulla kazaka Zoya Kravchenko in una sfida decisa all’ultimo colpo.

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La grande prova di Chiara Di Marzantonio nello skeet

Spostandoci in vasca, trionfi per la lecchese Silvia Scalia nei 50mt dorso, dopo il bronzo nei 100. La 24enne è giunta davanti alla statunitense Elise Haan e all’australiana Calypso McDonell.

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La gioia di Silvia Scalia a pochi centesimi dal record italiano

Argento per la staffetta 4×200 stile libero, in cui Mattia Zuin, Alessio Proietti Colonna, Stefano Di Cola e Matteo Ciampi hanno chiuso solamente dietro gli Usa, mentre dalla pistola 10 metri mista è arrivato il terzo posto di Maria Varricchio e Dario Di Martino, capaci nell’ultima parte di gara di fermare la rimonta dell’India.

È un gran bel Mondiale quello che stanno giocando le nostre nazionali di beach volley ad Amburgo.

La coppia femminile Menegatti – Orsi Toth si è dovuta arrendere alle canadesi Pavan – Melissa solamente ai quarti di finale, comunque un risultato grandioso calcolando che era da 18 anni che due azzurre non si giocavano un posto in una semifinale iridata.

Bene anche tra gli uomini perché le coppie Lupo – Nicolai e di Rossi – Carambula sono entrambe ai quarti e se la vedranno rispettivamente contro gli austriaci Seidl – Waller alle 15 e contro gli americani Allen – Slick alle 16.45.

Sin qui un bel cammino per tutti dato che mai prima d’ora tre coppie erano giunte agli ottavi di finale di un Mondiale. Le azzurre Marta Menegatti – Viktoria Orsi Toth sono riuscite a battere le americane Sponcil – Claes e a raggiungere uno storico quarto di finale che non risalvia dal lontano 2001 quando, la coppia Bruschini – Solazzi hanno raggiunto lo stesso risultato a Klagenfurt in Austria.

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La coppia Marta Menegatti – Viktoria Orsi Toth

Positivo sin qui anche il percorso tra gli uomini con Daniele Lupo e Paolo Nicolai che hanno battuto gli iraniani Salemi – Vakili al tie-break 2-1 (21-16, 16-21, 15-7). Match giocato alla pari, con la vittoria azzurra del primo set. La risposta dell’Iran è stata importante, nell’ultimo parziale i ragazzi di coach Matteo Varnier hanno fatto la voce grossa sigillando il match.
Tra poco affronteranno gli americano Allen – Slick che hanno sconfitto per 2-0 (21-19, 21-18) i brasiliani Evandro – Bruno Schmidt.

Ok anche l’altro tandem Enrico Rossi e Adrian Carambula che dopo il successo nei sedicesimi contro gli svizzeri Heidrich – Gerson 2-0 (21-11, 21-13) andranno in campo per strappare il pass per i quarti di finale. Contro gli elvetici non c’è stata storia, gli azzurri hanno dominato sin dall’inizio tanto da tenere a debita distanza gli avversari.

OTTAVI DI FINALE

Lupo/Nicolai – Allen/Slick alle ore 15

Rossi/Carambula – Seidl/Waller alle ore 16.45

Si infrange contro l’Olanda il sogno Mondiale dell’Italia. Le #RagazzeMondiali sono state sconfitte dai calci piazzati delle orange. Il tutto si è rotto in dieci minuti ed entrambi da calcio di punizione: prima con la bomber Vivianne Miedema e poi dalla centrale van der Gragt.

 

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Grazie 🇮🇹 #RagazzeMondiali 💙 per il sogno che ci avete fatto vivere. Orgogliosi di voi!👏🏻👏🏻👏🏻 #FIFAWWC #ITANED

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Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, il secondo tempo è stato di pura sofferenza per le azzurre che non sono riuscite a placare gli attacchi delle ragazze guidate dalla ct Wiegman.

La rete che ha sbloccato il match è arrivata al 70esimo da azione di calcio piazzato. Punizione dalla tre quarti di sinistra calciata bene da Spitse, Miedema ha staccato benissimo e ha mandato il pallone alle spalle dell’incolpevole Giuliani.

Il raddoppio poco dopo con la numero 3 van der Gragt che è saltata altissimo sorprendendo la difesa azzurra e la numero 1 Giuliani.

Oltre ai gol, altre nitide occasioni per le campionesse europee che, però, non sono riuscite a finalizzare anche per meriti della nostra retroguardia.

Il caldo ha sicuramente reso le cose più difficili e, a favore delle olandesi, c’è stata quell’esperienza internazionale superiore rispetto alle nostre azzurre.

Nei primi 45 minuti il possesso della palla è stato nettamente tra i piedi delle olandesi che però non hanno avuto chiarissime occasioni da rete, se non per qualche spunto delle laterali van de Sanden e Martens e una punizione di Spitse facilmente bloccata da Laura Giuliani. Le azzurre hanno invece avute due nette palle gol con Valentina Bergamaschi al minuto 18 e Valentina Giacinti al 36esimo. La laterale del Milan ha ricevuto un cross dalla sinistra di Cernoia spizzato in area da Bonansea: Bergamaschi, sola, ha provato un pallonetto che, però, non ha sorpreso van Veenendaal.
La capocannoniera della Serie A, invece, ha ricevuto palla dalla sinistra dell’area di rigore e ha provato un diagonale rasoterra mancino finito poco fuori.

ITALIA (4-4-2)
Giuliani; Bartoli (46′ Boattin), Gama, Linari, Guagni; Bergamaschi (75′ Serturini), Galli, Giugliano, Cernoia; Giacinti, Bonansea (54′ Sabatino).

OLANDA (4-3-3)
Van Veenendaal; Van Lunteren, Van der Gragt, Bloodworth, Van Dongen; Groenen, Van de Donk, Spitse; Van de Sanden (56′ Beerensteyn), Miedema (87′ Roord), Martens.

Ragazze fuori con tanto onore e siamo convinti che questo sia solo il primo step per un grande futuro.

Ci siamo il Mondiale dell’Italia entra veramente nel vivo con gli ottavi di finale da affrontare contro la Cina.

Alle 18 le azzurre scenderanno in campo allo stadio La Mosson di Montpellier. Si presume un altro boom di spettatori come contro il Brasile. La partita sarà trasmessa in diretta tv su Rai Uno e su Sky Sport Mondiali o in streaming sulle piattaforme RaiPlay e Sky Go.

Nonostante le asiatiche si siano qualificate come migliore terza, alle spalle di Germania e Spagna, per le #RagazzeMondiali sarà una partita difficile dal punto di vista mentale e tecnico.
La Cina è una squadra organizzata soprattutto difensivamente, lascia giocare poco e sanno chiudere gli spazi. Ciò spiega il solo gol subito nelle tre gare del gruppo. Al contrario hanno avuto grosse difficoltà nel segnare. Una sola rete insaccata al Sudafrica nell’1-0 che sono valsi i tre punti.

Le azzurre affronteranno questa partita con uno spirito positivo, convinte di aver fatto fin qui un bellissimo percorso. Non bisogna fare l’errore di sottovalutare l’avversario, ma si deve mettere in mostra le doti migliori che sono la tecnica, l’organizzazione e lo spirito di gruppo. I numeri del percorso dell’Italia sono confortanti: ben 7 i gol segnati nel girone C, di cui 5 solo nella partita contro la Giamaica, mentre sono stati solo 2 i gol subiti, sintomo di un’organizzazione difensiva efficace.

Smaltiti i festeggiamenti per il 53esimo compleanno la ct Bertolini vorrebbe solamente un dono

Il regalo che vorrei è lo stesso che vorrebbero tutte le ragazze: il passaggio del turno. In questi due anni abbiamo lavorato tanto, duro, non ci siamo mai risparmiate.

La capitana Sara Gama sa che si potrebbe fare qualcosa di grande ma è altrettanto convinta che si deve restare concentrate per raggiungere un bel risultato

Se metteremo tutto in campo potremo toglierci ancora delle soddisfazioni. Siamo curiose di cimentarci in questo ottavo di finale, giocheremo a viso aperto come abbiamo sempre fatto!

Le undici che sfideranno le asiatiche non sono ancora definite, ma il probabile schieramento sarà un 4-3-1-2.

ITALIA (4-3-1-2):
Giuliani; Guagni, Gama, Linari, Bartoli; Galli, Cernoia, Giugliano; Girelli; Giacinti, Bonansea.

CINA (4-4-2):
Shimeng; Han Peng, Wu, Lin, Liu Shanshan; Wang, Zhang, Wang Yan, Yasha; Shanshan Wang, Li Ying.

Si è conclusa la prima parte del Mondiale femminile di Francia2019. Un torneo che sta regalando grandissimi spunti sia tecnici che sociali.

Calciatrici dalle grandi qualità con i piedi e un grande impatto mediatico, hanno fatto sì che di questa Coppa del Mondo se ne parli per anni.

Sono state due settimane intense quelle trascorse finora in cui ci sono state bellissime partite, dal grande furore agonistico e con una fantastica cornice di pubblico, sia sugli spalti che dalla tv di casa.
Sono stati abbattuti record sportivi storici e le migliori calciatrici hanno messo in mostra tutte i loro talenti e le loro qualità.

Noi di Mondiali.it abbiamo voluto cogliere 5 dei momenti più belli di questo Campionato del Mondo finora.

LE AZZURRE E GLI ITALIANI

Sicuramente tra le squadre che hanno sorpreso in positivo c’è l’Italia con le nostre #Ragazzemondiali che, contro ogni pronostico iniziale, sono riuscite a qualificarsi agli ottavi come prime del girone. Un gruppo unito con tanta tecnica nelle nostre calciatrici e un pubblico che ha spinto le azzurre più di quanto si possa credere.

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Il feeling tra azzurre e pubblico

Barbara Bonansea e Cristiana Girelli sono state le donne copertina della fase a gironi ma, aldilà del grandissimo risultato ottenuto sul campo, ci sono importanti numeri provenienti dal pubblico. In molte partite gli stadi francesi sono pieni di tifosi, anche nel match dell’Italia, ma soprattutto un grande tifo dalla tv. Le partite delle azzurre sono state seguite da milioni di italiani, numeri superiori anche alle partite della squadra maschile del ct Mancini.

ALEX MORGAN E GLI USA
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L’esultanza in una delle cinque reti della Morgan contro la Thailandia

La campionessa americana è stata una delle attrici protagoniste di questa prima scorpacciata di partite, insieme alle sue compagne. La partenza col botto contro la Thailandia ha riscritto la storia del calcio: il pokerissimo dell’attaccante californiana e la vittoria per 13-0 (partita con più gol di scarto della storia in un Mondiale di calcio). Alex Morgan come un’altra americana, Michelle Akers nel Mondiale ’91, è stata capace di gonfiare la rete per cinque volte. Il 13-0, invece, segna qualcosa di straordinario: superato nettamente il record dell’11-0 della Germania che travolse l’Argentina nel Mondiale 2007.

LE LACRIME DELLA THAILANDIA
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Le lacrime dalla panchina thailandese al gol contro la Svezia

Ci sono stati tantissimi pianti passati nella storia del calcio e quelle della Thailandia sicuramente ne faranno parte. Perché puoi perdere 13-0 contro gli Usa, perché ne puoi subire altre 5 contro la Svezia ma quando ne realizzi uno, il primo della storia alla prima apparizione Mondiale: sono soddisfazioni. La rete dell’attaccante Kanjana Sung-Ngoen al 91esimo è stata un’esplosione di gioia da parte della panchina che ha fatto il giro del mondo.

IL BRASILE DI MARTA
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L’esultanza dopo il gol all’Italia

Le brasiliane sono passate agli ottavi trascinata dalla propria fuoriclasse, la numero 10 Marta. Una campionessa dentro e fuori dal campo. Grazie alle due reti realizzate contro Australia e Italia, l’attaccante è diventata la miglior marcatrice in un Mondiale con ben 17 reti, superando il record di Miroslav Klose, con tanto di polemica con la tv tedesca per la mancata domanda durante un’intervista.
Leader anche fuori dal campo perché ha proposto di ribattezzare lo stadio di Maceiò, da Estadio Rei Pelé a Estadio Marta Vieira da Silva. Con 111 gol in 130 presenze con la Seleção è la miglior realizzatrice della storia verdeoro.
Scalpore ha fatto la notizia del rifiuto a qualsiasi sponsor sugli scarpini, perché le offerte ricevute sono state nettamente inferiori rispetto a quelle maschili. Sulle scarpe di Marta, però, ci sono i colori rosa-azzurro della campagna Go Equal (sensibilizzazione alla parità di genere) e le mette in mostra durante l’esultanza.

LA PROTESTA DI MEGAN RAPINOE
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Megan Rapinoe è l’unica americana a non cantare l’inno

Gli Stati Uniti sono la squadra da battere perché hanno tantissime fuoriclasse. D’altra parte, però, alcune di loro hanno fatto parlare di sé anche per temi extracalcistici. Una di queste è la capitana Megan Rapinoe: la centrocampista si è rifiutata di cantare l’inno nazionale americano nel prepartita. Un rifiuto contro le politiche discriminatorie portate avanti dal presidente Donald Trump nei confronti delle minoranze etniche.

Sconfitta indolore per le azzurre contro il Brasile che passano da prime e volano agli ottavi dopo 28 anni.
Un rigore molto dubbio, trasformato dalla bomber Marta, ha permesso alle sudamericane di qualificarsi agli ottavi di finale da terza con sei punti.


Le azzurre hanno giocato una buonissima partita contro una nazionale comunque molto forte. Le ragazze hanno tenuto testa al Brasile, ma nel secondo tempo si è sentita un po’ di stanchezza.

Sono stati 90 minuti in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto e peccato per qualche errore di troppo nell’ultimo passaggio per le azzurre che sarebbero potute diventare grandi occasioni da rete.


Al di là della sconfitta, rimane la buona prestazione della difesa e del portiere Giuliani che ha compiuto un vero e proprio miracolo su Debinha al 16esimo del primo tempo.
Alla mezz’ora è stato annullato (giustamente) un gol all’Italia: Girelli ha trasformato in posizione di fuorigioco. Ma la vera pallagol arriva ai piedi di Bonansea che non riesce ad angolare bene e si ‘ fatta parare il tiro dal portiere Barbara.

Nel secondo tempo un po’ più Brasile, ma è semplicemente l’episodio dubbio del rigore che ha permesso alle verdeoro di vincere il match. Nota da sottolineare è il 17esimo gol realizzato da Marta in Coppa del Mondo, superato anche il tedesco Klose (16).


Si qualifica agli ottavi anche l’Australia. Le Matildas hanno superato la Giamaica per 4-1 (grazie al poker di Sam Kerr). Lo scontro diretto vinto contro il Brasile ha permesso alle oceaniche di piazzarsi come seconda.

ITALIA (4-3-1-2)

Giuliani; Guagni, Gama, Linari, Bartoli (70′ Boattin); Galli, Giugliano, Cernoia; Girelli (77′ Mauro); Giacinti (62’ Bergamaschi), Bonansea.

BRASILE (4-4-2)

Barbara; Leticia Santos (75′ Poliana) , Kathellen, Monica, Tamires; Ludmila, Andressinha, Thaisa, Debinha; Marta (83′ Luana), Cristian (64’ Beatriz).

Se contro l’Australia era stata Bonansea a prendersi le copertine con una straordinaria doppietta, l’eroina della sfida contro la Giamaica è senza dubbio Cristiana Girelli, autrice di una tripletta nella partita vinta 5-0 contro la Reggae girls.

Tre reti che hanno scritto una nuova pagina della storia della nazionale italiana di calcio femminile. Per trovare dei numeri simili bisogna fare un salto di ben 10071 giorni, quando l’attaccante Carolina Morace trafisse per tre volte il portiere della nazionale di Taipei Cinese al Mondiale di Cina1991.


Una prestazione da assoluta protagonista per la nostra numero 10, proprio com’è stata la bomber azzurra degli anni ’90. Anche in quel caso la partita fini 5-0 però, l’attuale allenatrice del Milan femminile si scatenò nel secondo tempo (reti al 37’, 52’ e 66’).

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Sono solo quattro i calciatori ad aver segnato una tripletta in un Mondiale: Rossi, Girelli, Morace e Schiavio

Evento, dunque, eccezionale perché anche in ambito maschile non ci sono stati molti calciatori che hanno avuto l’onore e la bravura di segnare tre gol in un match Mondiale. Fa ben sperare la tripletta di Pablito Rossi al Mondiale di Spagna ’82 nel match mozzafiato contro il Brasile; prima di lui, nel 1934, Angelo Schiavio fu protagonista del tris nel 7-1 azzurro sugli Usa.

La sua esultanza particolare ha fatto il giro del mondo: la C di Cristiana sull’occhio con la mano sinistra e il dito indice della destra che gira (Girelli).

È già una partita da dentro o fuori per l’Australia che contro il Brasile è costretta a vincere se vuole ancora sperare nella qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale femminile in Francia. Siamo nel gruppo C quello dell’Italia che domani affronta la Giamaica.

Non è certo la prima volta che le Matildas sfidano la Seleção in un Campionato del Mondo: per ora i numeri sono dalla parte delle brasiliane con due vittorie su tre.

Per la partita di oggi sicuramente l’attaccante Sam Kerr cercherà di mettere in difficoltà il Brasile come ha già fatto in passato.

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L’esultanza della Kerr dopo il gol contro l’Italia

In effetti se facciamo un salto nel 2018, l’Australia ha battuto le Seleção nel Torneo delle Nazioni. Un secco 3-1 per le Matildas con un prestazione maiuscola della 28enne Kerr, autrice di una rete.

In ordine cronologico l’ultimo successo è proprio delle oceaniche e potrebbe far ben sperare per il match di quest’oggi. Durante il Mondiale 2015 a Moncton, in Canada, il gol di Simon al minuto 80 ha dato il via libera per il passaggio dal turno successivo; una beffa per le sudamericane che comunque hanno sempre avuto un buon organico (c’era anche Formiga).

Due vittorie brasiliane risalgono al 2011 e al 2007. In Germania le due squadre sono state nuovamente nello stesso girone e un gol di Rosana al 54esimo regalò il successo alle verdeoro. Scoppiettante, invece, è stato il quarto di finale a Cina2007. Partita terminata 3-2 con un gol della veterana Formiga.

È stata l’attrice protagonista azzurra della partita d’esordio contro l’Australia colei che, con una doppietta, ha regalato tre punti e la prima vittoria dell’Italia nel Mondiale femminile in Francia.

Barbara Bonansea è stata l’eroina indiscussa del match. Il gol di testa a pochi secondi dal fischio finale ha fatto urlare di gioia tutta l’Italia che ha seguito la gara. Un gol che è valso tanto e che può sancire l’inizio di un bel percorso azzurro a Francia2019.

Nel 1999 avevo 8 anni e non seguivo di certo il calcio, non ricordo nulla, sono sincera. Non so neppure se allora si vedessero le partite in tv, ma abbiamo spesso parlato con quella generazione e sono felice che non si sia più fermi lì.

Dal campo pulcini di Bricherasio dove inizia la Val Pellice, a 45 km da Torino, al Mondiale, l’attuale attaccante della Juventus dopo diverse stagioni al Torino, prima, e al Brescia poi, ha vissuto emozioni indimenticabili alla sua prima apparizione mondiale.  Quasi vent’anni dopo Paola Zanni, l’ultima azzurra ad andare a segno in un Campionato del mondo, era il 27 giugno 1999 Italia – Messico 2-0, le azzurre ritrovano il gol e la vittoria.

Il colpo di testa non mi appartiene e non so nemmeno come sia uscito, forse perché mi ero imposta di non lasciare nessun pallone. In più nemmeno dovevo essere lì!

Player of the match, la numero 11 ha festeggiato il gol del pareggio con il dito in bocca, scena simile e tanto cara agli italiani. Era il Mondiale di Germania 2006 e Francesco Totti, proprio contro l’Australia, festeggiò il gol vittoria a pochi secondi dalla fine.

Ho esultato così per la mia nipotina Benedetta appena nata. B&B, Barbara e Benedetta!

 

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L’Italia femminile batte all’ultimo minuto la favorita Australia ai Mondiali e Barbara #Bonansea esulta come #Totti nel 2006 😍🇮🇹

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È molto legata alla famiglia la goleador azzurra. I suoi genitori sono arrivati a Valenciennes in camper, perché suo padre ha paura dell’aereo.

Papà è in pensione, mia madre lavora in fabbrica e ha preso le ferie. Sono stati sempre fondamentali, in tutta la mia carriera. Ero una bimba tra i maschi, quando me lo hanno fatto notare mi sono messa a piangere, lei mi ha accompagnato in campo e non sono uscita più!

Terzo giorno di Mondiali femminili che va in archivio con la bella vittoria dell’Italia al fotofinish contro l’Australia, ma anche con le convincenti prestazioni di Brasile e Inghilterra. Le brasiliane, inserite nello stesso Girone C delle Azzurre, vincono 3-0 con la tripletta di Cristiane; mentre l’Inghilterra piega la Scozia 2-1.

Brasile – Giamaica 3-0

Manca la stella Marta, infortunata, ma il Brasile sembra non risentirne. La nazionale verdeoro infatti esordisce al Mondiale femminile in Francia con un secco 3-0 sulla Giamaica, nella seconda partita del Gruppo C, lo stesso dell’Italia, del Mondiale femminile in corso in Francia. Allo Stade des Alpes di Grenoble, ci pensa la bomber Cristiane con una tripletta a non far rimpiangere la sua più famosa compagna di squadra: le reti al 15’, al 50’ e al 64’. Il Brasile tornerà in campo venerdì 14 contro l’Australia, per chiudere martedì 18 contro le azzurre.

Inghilterra – Scozia 2-1

Vittoria preziosa quanto sofferta per l’Inghilterra di Neville che all’esordio ai Mondiali femminili di Francia batte la Scozia 2-1 e, in attesa della sfida tra Argentina e Giappone di lunedì 10 giugno, si porta solitaria al comando del Gruppo D. A sbloccare il risulato il gol su rigore dopo soli 14 minuti di Nikita Parris, stellina del Manchester City, seguito dal raddoppio dell’attaccante Ellen White del Birmingham sul finire della prima frazione di gioco, frutto di una superiorità abbastanza evidente delle ragazze di Nevile. Nella ripresa il ritorno della Scozia ha prodotto il gol della speranza di Claire Emslie (compagna della Parris al City) che però non è bastato alle sue compagne per portare a casa alemeno un punto.