Si concludono con un ottimo risultato le Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018 per il nostro paese, che ha dimostrato di essere competitivo e di grande talento, guadagnando ben 10 medaglie.
Si tratta di 3 medaglie d’oro, 2 d’argento e 5 di bronzo, facendo balzare l’Italia al dodicesimo posto nel medagliere olimpico.
La sorpresa più grande di questa competizione olimpica sono state le donne, capaci di salire in cima al podio in ben tre discipline. Arianna Fontana è stata la regina dello short track, Michela Moioli ha conquistato l’oro nello snowboard e infine Sofia Goggia ha dato spettacolo nella discesa libera, primeggiando su tutte le altre avversarie ben più quotate di lei.
Insomma un successo al femminile che rende orgoglioso anche il Comitato olimpico, capitanato da Giovanni Malagò, che dice:
Le vere protagoniste sono state le donne, mai successo nella storia delle Olimpiadi invernali. Un 3-0 agli uomini
Nel complesso, dovendo dare un bilancio dell’intera competizione, all’Italia spetta un bel sette, per l’impegno, i risultati e i miglioramenti rispetto alle ultime Olimpiadi di Sochi del 2014:
Abbiamo aumentato del 25% il bilancio rispetto a Sochi. Complimenti alla Lombardia, regione da dove vengono i tre ori che ha scavalcato l’Alto Adige, che per il Coni è importantissimo. Non abbiamo mai avuto tanti medagliati così giovani, l’età più bassa di sempre
I nostri atleti sono dunque motivo di orgoglio nazionale, anche chi non è riuscito a conquistare nessun trofeo. Tra tutte le discipline in gara, è soprattutto la categoria dello sci alpino che ha lasciato l’amaro in bocca, perché le aspettative sugli azzurri erano abbastanza alte.
Malagò ci tiene a precisare che si può sempre migliorare e sicuramente sarà così anche in questa disciplina fra 4 anni:
Lo sfogo di Innerhofer sui ricambi? Succede. Lo slalom? Ci sono problemi, ma nel prossimo quadriennio possiamo affrontarli per migliorare: 500mila euro di investimento non è garanzia di risultato. Chi viene dopo di me se non vince 3 ori e 10 medaglie ha fallito. Abbiamo fatto salire l’asticella. E abbiamo rimpianti come i due millesimi di Fischnaller nello slittino: ma ora lo slittino è una squadra competitiva, sembrava che dopo Zoeggeler fosse finito tutto
Aggiunge anche la necessità di riuscire a perfezionarsi su altri sport, in modo da competere al massimo livello anche dove al momento come paese siamo meno forti:
Bisogna investire su specialità giovani come halfpipe, big air e freestyle: è più complicato vincere in nuove discipline, ma non possiamo disinteressarcene. Ci aspettavamo di più da altri sport
L’edizione odierna dei Giochi Olimpici invernali ha portato quindi un ottimo bilancio allo sport italiano, che continua a regalare soddisfazioni e promette di stupire ancora di più nelle prossime edizioni.
E per concludere in bellezza, durante la cerimonia di chiusura dell’evento è stata l’intramontabile Carolina Kostner a fare da portabandiera, per sottolineare il ruolo predominante delle donne in questa XXIII edizione dei Giochi Olimpici 2018, che hanno portato in alto il nome e la bandiera dell’Italia.