Prima di Berlino 2006, c’è stato un Berlino 2002. Il cielo era sempre azzurro anche se all’interno del palazzetto, dove si è disputata la finale, non era così facilmente visibile. Un sogno che è diventato realtà e che parla femminile: le ragazze dell’Italvolley di coach Bonitta conclusero l’avventura del Mondiale in Germania nella maniera più bella possibile.
Sul tetto del mondo, domando la pericolosissima formazione statunitense per 3-2, il 15 settembre 2002. Prima volta nella storia della pallavolo femminile, un successo ancor più bello perché arrivato in un’avventura verso l’iride che ha visto le ragazze protagoniste non senza qualche sussulto.
I nomi, del dream team scolpito nella storia, ce li ricordiamo ancora: le schiacciatrici Simona Rinieri, Darina Mifkova, Francesca Piccinini, Valentina Borrelli; le centrali Manuela Leggeri, Sara Anzanello, Paola Paggi, Anna Vania Mello; le palleggiatrici Eleonora Lo Bianco, Rachele Sangiuliano; l’opposto Elisa Togut, MVP del torneo, le cui sassate – due pipe dalla seconda linea, al tie break, – sono state decisive per demolire il muro degli Stati Uniti; Paola Cardullo, per finire, libero.
La partenza dell’Italia è da top team: a Muenster, nel Girone A, è assieme a Bulgaria, Giappone, Messico, Repubblica e i padroni di casa della Germania. Cinque gare, cinque vittorie tutte imponendosi per 3 set a 0. Accesso, dunque, nella seconda fase che si disputa a Brema; qui la musica cambia, ma nonostante tutto, non scalfisce l’animo delle pallavoliste. Vittoria per 3 a 0 sulla Grecia, ma crollo contro Russia (2-3) e Cuba (1-3). Ciononostante, l’Italia guadagna l’accesso ai quarti di finale, nei quali batte la Corea del Sud 3 a 0, e poi alla semifinale, durante la quale mette a segno una importantissima vittoria contro la Cina e conquistando la finale contro gli Stati Uniti.
Coach Marco Bonitta, alla vigilia, avrebbe firmato per potersi migliorare rispetto al quinto posto del mondiale di quattro anni prima in Giappone, ma le “dodici meraviglie” hanno fatto molto di più arrivando alla medaglia d’oro. Gli Stati Uniti si presentavano alla finale con un ruolino di dieci vittorie consecutive, ma questo non ha buttato giù Piccinini e socie: sussulti, cambi di ritmo, agonismo e tanta gioia. E’ 3-2 (18-25; 25-18; 25-16; 22-25; 15-11).
Se nel volley maschile abbiamo avuto la Generazione di fenomeni, quell’Italia della pallavolo femminile, a partire dal 15 settembre 2002, resterà sempre nei nostri cuori.