Dopo aver eliminato la Svizzera con un gol di Forsberg, la Svezia ha decisamente aperto le ali della fantasia acquistando un biglietto solo andata per il mondo dei sogni: sono tante le favole che la Coppa del Mondo ha saputo raccontarci in questi anni e non è da stupirsi se alcune di queste hanno un’eco potente ancora oggi e soprattutto permettono di fare parallelismi con quanto succede in questa edizione del Mondiale.
È il caso proprio della nazionale scandinava che sta ripercorrendo le imprese dell’Irlanda del Nord nel 1958 (quando la competizione intercontinentale si disputò proprio nel paese natale di Zlatan Ibrahimovic): quella squadra si qualificò battendo l’Italia agli spareggi (vi ricorda qualcosa?), riuscì ad arrivare ai quarti di finale ma i sogni di gloria furono brutalmente stoppati dalla Francia. Sarà un’altra europea, l’Inghilterra, a vedersela contro la squadra di Andersson: vivremo un’altra favola senza lieto fine oppure i giallo-blu accederanno alle semifinali? Non ci è dato saperlo ma in patria c’è molto entusiasmo dietro questa nazionale e c’è voglia di ripetere le grandi imprese del passato.
Da aggiungere alla lista di cose inaspettate c’è il raggiungimento dei quarti di finale senza Zlatan Ibrahimovic, quasi certamente il miglior calciatore svedese di tutti i tempi. L’assenza di Ibra ha certamente favorito il gioco di squadra a discapito dell’usuale ‘palla a lui e poi la risolve’ e questo ha sicuramente permesso ai 23 ora in Russia di essere molto più ‘squadra’ di quanto non lo siano stati in passato. Senza prime donne, ma con un sogno: mettere la Svezia sulla mappa geografica del calcio mondiale.
Comments are closed.