Calcio

Diario Mondiale: 22 e 23 giugno

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Emozioni, giocate spettacolari e tifo caldissimo stanno caratterizzando tutte le gare di questo Mondiale e, ovviamente, la nona giornata non poteva essere da mento: alle 14:00 il Brasile ha superato la Costa Rica solo nei minuti di recupero e soffrendo più del dovuto; nel pomeriggio Musa è diventato eroe nazionale nigeriano realizzando la doppietta che mette di nuovo in gioco gli africani per il passaggio del turno e rischia di condannare l’Islanda;

Un Brasile in difficoltà ritrova il proprio talento solo nei minuti di recupero della seconda frazione di gioco e grazie alle due stelle più scintillanti, Coutinho (secondo centro nel Mondiale) e Neymar, ottiene tre punti vitali dopo il pareggio alla prima giornata contro la Svizzera. La squadra di Tite convince a metà, esattamente come contro gli elvetici, e se cinque giorni fa era il primo tempo quello meglio disputato dai verde-oro, oggi hanno brillato nella ripresa. Grandi meriti anche al Costa Rica che abbandona la competizione anzitempo ma ha dimostrato la solita solidità difensiva che abbiamo imparato a conoscere nelle ultime due edizioni della Coppa del Mondo: bisogna migliorare sotto porta.

L’Islanda crolla sotto i fendenti della Nigeria e rischia seriamente di abbandonare il Mondiale: la prima frazione di gara è molto più che noiosa, le squadre giocano lanciando il pallone in aria per sfruttare la fisicità ed a rimetterci è proprio lo spettacolo. Nella seconda frazione però Musa si carica sulle spalle la selezione africana e trafigge Halldorsson con una doppietta. Ancora fuori condizione Sigurdsson, autore anche di un calcio di rigore sbagliato. Per gli uomini di Rohr la qualificazione passa dalla sfida contro l’Argentina che, grazie al risultato della partita odierna, rientra di prepotenza nella competizione. Croazia già prima.

La Svizzera si conferma mina vagante ed abbatte la Serbia nell’ultimo minuto di recupero, grazie ad un gol di Shaqiri: la prossima sfida, contro il Costa Rica già eliminato potrebbe addirittura dare il primo posto nel girone alla selezione centro-europea. A partire nel migliore dei modi sono però gli slavi che si trovano in vantaggio già a pochi minuti dal calcio d’inizio grazie a Mitrovic, abile nel convertire in rete l’assist di Dusan Tadic; il primo tempo sorride molto alla formazione in maglia rossa che sfiora più volte il raddoppio. Tutto il contrario nella ripresa: gli uomini di Krstajic perdono brillantezza ed efficacia e crescono gli elvetici con il passare dei minuti. Per superare Stojkovic serve però la giocata della stella: Xhaka pesca la giocata trovando una traiettoria potente ed insidiosa che inganna l’estremo difensore nonostante la grande distanza da cui è partita. In contropiede Shaqiri chiude definitivamente la contesa, gli ottavi sono ad un passo.

Anche domani il programma è ricco di partite decisive: alle 14:00 (Italia 1) il Belgio sfida la Tunisia in una gara che può già significare qualificazione per gli Europei; il Messico vuole blindare la propria leadership e per farlo dovrà sfidare una vendicativa Corea del Sud (17:00, Italia 1); la sfida serale (Italia 1) vede la Germania desiderosa di rifarsi dopo la sconfitta alla prima ma davanti a sé si troverà una Svezia trascinata dall’entusiasmo della vittoria precedente.

Le probabili formazioni:
Belgio: Courtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, Witsel, De Bruyne, Carrasco; Mertens, Hazard; R. Lukaku. All. Martinez
Tunisia: Ben Mustapha; Ben Youssef F., Meriah, Ben Youssef S., Maaloul; Sassi, Skhiri; Badri, Bronn, Sliti; Khazri. All. Nabil Maaloul

Corea del Sud: Hyeon-uh Jo; Yong Lee, Young-gwon Kim, Hyun-soo Jang, Ju-ho Park; Ja-cheol Koo, Sung-yong Ki, Jae-song Lee; Heung-min Son, Shin-uk Kim, Hee-chan Hwang. All. Tae-yong
Messico: Ochoa; C. Salcedo, H. Ayala Castro, H. Moreno, Gallardo; H. Herrera, Guardado; Layun, Carlos Vela, Lozano; J. Hernandez. All. Osorio

Germania: Neuer; Kimmich, J.Boateng, Hummels, Plattenhardt; Khedira, Kroos; Müller, Özil, Draxler; Werner. All. Löw.
Svezia: Olsen; Lustig, Granqvist, Augustinsson, Jansson; Larsson, Ekdal, Forsberg, Claesson; Berg, Toivonen. All. Andersson.

Cresciuto con il pallone più in testa che tra i piedi, quando tutti sognavano di essere calciatori lui voleva essere un allenatore. Vive di flashback nei quali Krul continua a parare rigori alla Costarica.

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