Olimpiadi

PyeongChang, la storia dell’atleta russo medaglia di bronzo positivo al meldonio

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La conferma è arrivata in mattinata. Alexander Krushelnytsky, 25 anni, originario di San Pietroburgo e fresco vincitore della medaglia di bronzo nel curling doppio misto assieme alla moglie Anastasia Bryzgalova, è risultato positivo al meldonio alla prova B del test antidoping.

Già ieri era stata diffusa la notizia della non negatività del campione russo ad un primo test ed ora, dopo le definitive controanalisi, effettuate presso il laboratorio accreditato dell’agenzia mondiale antidoping a Seul, la Russia rischia non solo di perdere una medaglia ma anche di vedersi privata della possibilità di sfilare durante la cerimonia di chiusura con i colori della propria bandiera e con la divisa ufficiale preparata prima della sospensione da parte del CIO del 5 dicembre scorso.

Ricordiamo infatti che la Russia è stata esclusa dalle olimpiadi invernali di PyeongChang a seguito del cosiddetto “scandalo del doping di Stato”, ma 168 atleti sono stati dichiarati idonei a partecipare sotto la bandiera neutrale dell’OAR (Olympic Athlets from Russia).

Per quanto riguarda la sostanza incriminata, il meldonio, va precisato che esso viene venduto nei Paesi dell’est come farmaco per curare problemi cardiaci, ma non ha ricevuto il via libera dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti ed è stato inserito dal 1 gennaio 2016, dall’agenzia mondiale antidoping, nell’elenco delle sostanze vietate dall’ordinamento sportivo.

Secondo alcuni esperti e scienziati, come il lettone Ivars Kalvins, il meldonio non migliorerebbe le prestazioni atletiche ma «se parliamo di atleti di sesso maschile, molti di loro lo prendono allo scopo di migliorare le proprie prestazioni sessuali». Tra gli atleti sospesi in passato perché positivi al meldonio figura anche la tennista russa Maria Sharapova.

In attesa di reazioni ufficiali da parte del ministero dello sport russo, tra la delegazione presente in Corea del Sud trapelano rabbia ed incredulità. Il coach, Sergei Belanov ha dichiarato alla stampa:

 

Sarebbe una cosa stupida e Alexander non è uno stupido. Questa sostanza non dà alcun vantaggio nel curling e non credo che un giovane possa prendere un rischio del genere assumendo una sostanza dopante vietata da due anni

Pugliese emigrato a Mosca, tifosissimo del Milan, convinto che lo sport possa contribuire a rinsaldare i legami tra popoli e culture differenti, è “la voce dalla Russia” di Mondiali.it

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