Olimpiadi

Olimpiadi invernali di PyeongChang: le due Coree si allenano insieme sulla pista di pattinaggio

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Le previsioni meteorologiche sono pronte ad ufficializzare le prossime Olimpiadi invernali di PyeongChang come le più gelide e fredde in assoluto. Si stimano temperature vicino ai 10/-14°C, andando oltre l’edizione di Lillehammer che si fermò a -11°C. Sembrerebbe paradossale, eppure proprio in un clima così rigido potremmo assistere a un disgelo…quanto meno sportivo o almeno circoscritto sulla pista di pattinaggio.
Se, infatti, già nelle settimane precedenti sono pervenuti messaggi di distensione più o meno convinti tra la Nord e Sud Corea, in queste ore gli atleti delle due Nazioni si stanno allenando contemporaneamente sullo stesso perimetro.

Certo, i pattinatori nordcoreani Ryom Tae Ok e Kim Ju Sik non hanno socializzato più di tanto con i colleghi durante la sessione di prova, ma Alex Kam, sudcoreano ha scambiato qualche parola coi colleghi dall’altra parte del confine.

Non abbiamo avuto molto tempo, ma abbiamo parlato dei nostri impegni durante la settimana. Sono molto carini e amichevoli, e poi sono bravi, è positivo allenarsi con colleghi di livello, molto stimolante

Una frase semplice quanto comunque importante che mostra un clima sereno e allo stesso tempo rispettoso. Ryom e Kim, tra l’altro, sono gli unici atleti del regime di Pyongyang ad aver raggiunto la qualificazione olimpica grazie al punteggio, senza bisogno dell’invito.

Durante la cerimonia di apertura dei Giochi, in programma venerdì 9 febbraio, le due Coree sfileranno sotto la stessa bandiera, ma non solo: la sorella più giovane del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, Kim Yo-jong, sarà presente alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali. Non solo una semplice notizia di cronaca: Kim Yo-jong, infatti, è considerata dall’establishment una consigliera molto influente.

 

Giornalista professionista, cura “Curiosità sportive”, rubrica-memorabilia di aneddoti, storie e miti legati allo sport, riavvolgendo le lancette del tempo perché il suo cuore è ancora fermo sulla traversa dove si è stampato il rigore tirato da Di Biagio nel Mondiale del ’98.

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