Maglia dell’Uruguay ai Mondiali del 1970 in Messico. Negli anni Settanta la Celeste avvenne la rinascita definitiva dopo un periodo di declino. Ai Mondiali del 1970 arrivò alla semifinale dopo 16 anni, per poi arrendersi al Brasile di Pelè. Nella formazione giocavano campioni del calibro di Mazurkiewicz, Esparrago e Cubilla. All’esordio, ottenne un 2-0 facile contro Israele (Maneiro e Mujica) e successivamente un duro 0-0 con la ben più quotata Italia di Gigi Riva. Alla terza partita contro la Svezia, sconfitta inaspettata (1-0, Grahn) e accesso ai quarti con brivido, solo grazie alla differenza reti. Qui l’avversario fu la temibile URSS e l’afa di Città del Messico: fu una partita estenuante e ci volle un gol di Esparrago al 120º minuto per staccare il biglietto per la semifinale contro il mitico Brasile. Cubilla portò addirittura in vantaggio la Selección, però poi ci pensarono Clodoaldo, Jairzinho e Rivelino a rimettere le cose a posto.
Al Mondiale del 1974 in Germania, l’Uruguay fu eliminato al primo turno. La Celeste venne travolta dall’Olanda di Joan Cruyff (2-0), poi anche dalla Svezia (3-0) e strappò solo un pareggio contro la Bulgaria. Alla fine del decennio, vengono inseriti giocatori come Hugo de León e Waldemar Victorino, ma la Nazionale non riuscì a qualificarsi per i Mondiali del 1978 in Argentina.
Maglia retro dell’Uruguay, azzurra, adatta per tutte le occasioni. 100% cotone.
