Maglia da trasferta dell’Italia Campione d’Europa nel 1968. Negli anni Sessanta ci furono molti alti e bassi per la Nazionale Italiana di calcio. Nel Mondiali in Cile del 1962, l’Italia fu eliminata nella prima fase, battuta dai padroni di casa. La partita si disputò in un clima di polemiche, poichè che la stampa italiana si burlava della situazione economica e sociale del Cile. L’arbitraggio fu spropositatamente a favore dei cileni, e la Battaglia di Santiago finì con due rossi (per Ferrini e David) e con un 2-0 per Cile.
Poi, nel Mondiale del 1966 in Inghilterra, l’Italia visse uno dei momenti più tristi della sua storia, ossia l’eliminazione contro la Corea del Nord a causa del famoso gol di Park Doo Ik a Middlesborough. Agli Azzurri sarebbe bastato un pareggio per la qualificazione. La partita cominciò subito male con l’infortunio di Giacomo Bulgarelli, che lasciò la squadra in dieci (allora non esistevano le sostituzioni), e l’Italia non ebbe la reazione sperata dopo il vantaggio coreano. La stampa incolpò l’allenatore Edmondo Fabbri, che non convocò i componenti della Grande Inter e rinunciò anche a Armando Picchi e Mario Corso.
Se per gli Azzurri il decennio iniziò male, fortunatamente si ripresero nel 1968 con la vittoria agli Europei del 1968 giocati in Italia. Nella semifinale disputata al San Paolo di Napoli contro l’URSS, il risultato finale fu 0-0 e l’Italia passò grazie al lancio della moneta (non esistevano i rigori). La finale all’Olimpico tra Italia e Jugoslavia finì 1-1, con gol della stella Dzajic e di Angelo Domenghini. Si dovette ripetere il match, con un 2-0 azzurro (gol di Riva e Anastasi).
Divisa completamente bianca con girocollo e maniche azzurri, 100% cotone, per i veri tifosi dell’Italia.