Maglia da trasferta della Francia agli Europei del 1964 e del 1968. La divisa presenta uno dei suoi simboli ben visibile sul petto, il galletto. Questo simbolo richiama le popolazioni galliche, a lungo stanziate sul territorio francese.
Gli anni Sessanta furono un decennio di delusioni per la Nazionale di calcio francese. Non riuscì, infatti, a qualificarsi per i Mondiali del 1962. Nel secondo gruppo delle qualificazioni, i francesi finirono primi a pari merito con la Bulgaria: si giocò quindi lo spareggio a Milano e la Francia si arrese per colpa di un autogol di Andrè Lerond.
Agli Europei del 1964, poi, dopo aver eliminato in successione Inghilterra e la stessa Bulgaria, i galletti abbandonarono nei quarti di finale contro l’Ungheria. In seguito, si qualificò per i Mondiali del 1966 in Inghilterra, però cadde nella prima fase, in un gruppo molto duro: dopo un pari contro il Messico, perse sia contro l’Uruguay sia con i futuri campioni del mondo dell’Inghilterra.
Anche gli Europei del 1968, infine, si rivelarono deludenti: nonostante il dominio del girone di qualificazione (comprendente Polonia, Lussemburgo e Belgio), le bleu vennero travolti con un perentorio 5-1 nei quarti di finale contro la Yugoslavia, in quel di Belgrado. La Nazionale francese toccò il fondo alle qualificazioni per i Mondiali in Messico del 1970 quando i semi professionisti norvegesi vinsero in Francia e, nello stesso girone, l’Inghilterra passeggiò sulle ceneri transalpine a Wembley (5-0).