A volte le squadre ingaggiano allenatori con grande esperienza e questo non è il caso di Thiago Motta nuovo allenatore dello Spezia; il tecnico, infatti, ha allenato solo il Genoa per 10 partite, prima dell’esonero e adesso decide di ripartire dalla Liguria, sponda La Spezia, sperando che vada meglio dell’occasione precedente. Sicuramente adesso sarà felice perché ha vinto la concorrenza di Maran, che sembrava ormai il nuovo tecnico dei liguri.
Il club, dopo il saluto con Italiano, sembra aver trovato nel giovane allenatore italo-brasiliano il candidato ideale, anche per via della sua giovane età; la quale potrebbe agevolare il rilancio dei giovani in prima squadra e la loro valorizzazione. La società conta di chiudere l’accordo in questi giorni; anzi, se possibile, entro le prossime 24 ore per far sì che si possa iniziare subito a imbastire il progetto e preparare al meglio la prossima stagione.
Per il giovane allenatore, questo è un treno da prendere ed un’opportunità da non fallire, perché questo club sembra una piazza dove si può lavorare serenamente e anche lui può crescere.
Thiago Motta nuovo allenatore Spezia – Caratteristiche Tecniche
Thiago Motta è un allenatore moderno, che predilige il calcio offensivo, la costruzione dal basso e il gioco palla a terra. A livello teorico, le sue squadre dovranno essere compatte, pressare molto alto e muoversi molto senza palla, in modo che il portatore abbia 4 o 5 soluzioni di passaggio, alcune anche abbastanza vicine.
Per lui non conta il modulo ma l’atteggiamento e, soprattutto, l’insieme dei movimenti dei giocatori senza palla. Addirittura, a livello di provocazione, ha parlato di un modulo 2-7-2, con le squadre schierate da una fascia all’altra, che difficilmente si vedrà mai su un campo di calcio. Le sue idee di gioco, comunque, sono molto simili a quelle di Guardiola e questo potrebbe essere per lui di buon auspicio.
L’ormai ex centrocampista ha avuto la fortuna di essere allenato da diversi grandissimi tecnici e lui ricorda in particolare Ancelotti e Mourinho; entrambi grandissimi allenatori, con idee e caratteri diversi. Ha avuto, quindi, degli ottimi maestri e ora sta a lui dimostrare di aver imparato da loro e avere un’altra grande carriera.
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