Ricardo Rodriguez, nato a Zurigo nel 1992 da padre spagnolo e madre cilena, quando ha scelto di rappresentare la nazione in cui è nato, ovvero la Svizzera, mai avrebbe immaginato che un giorno sarebbe diventato eroe nazionale. Senza troppa enfasi, se i rossocrociati possono staccare il pass per andare in Russia a disputare il Mondiale (il quarto consecutivo), il grande merito è del terzino milanista. Decisivo dal dischetto nel match d’andata contro l’Irlanda del Nord (e vinto 1-0), fondamentale nella sfida di ritorno a Basilea con un salvataggio sulla linea al 91′ su incornata di Evans e sul risultato di 0-0, che ha evitato alla Svizzera di andare ai supplementari.
Dopo il calvinismo, il salvataggio di Ricardo Rodriguez sulla linea è la cosa più importante della storia Svizzera #SUINIR pic.twitter.com/GtFK2jGP9d
— Lostari (@cristianosala) 12 novembre 2017
L’Irlanda del Nord può solo mangiarsi le mani per aver metto sotto pressione gli elvetici solo nella gara di ritorno. Inconcludente a Belfast, i ragazzi di O’Neill sembrano le belle copie di quelli visti solo qualche giorno fa. Sponda Svizzera, Seferovic continua a divorarsi gol sul gol: l’ex fiorentino in due occasioni non trova lo specchio della porta e Mc Govern è attento sui tentativi di Shaqiri e Zuber. Il St. Jakob-Park, complice la pioggia, diventa un pantano e la Green and White Army fiuta il clima giusto e moltiplica i propri sforzi. Dopo un diagonale di poco a lato di Rodriguez, sono proprio gli ospiti a prendere in mano l’incontro. Washington colpisce di testa il centro di Ward, mettendo di poco sopra la traversa e Saville indirizza un tiro fin troppo telefonato a Sommer.
Seferovic continua a sprecare a viene rimpiazzato da Embolo che, in soli otto minuti, si dimostra il giocatore elvetico più pericoloso dell’intera partita. Poi, nel primo minuto di recupero, l’immagine di copertina di questa qualificazione svizzera con Rodriguez che, capendo l’uscita a vuoto pericolosa di Sommer, fa due passi indietro e si erge a salvatore della patria spazzando il pallone sulla linea.
Petkovic ce l’ha fatta: dopo Germania, Sudafrica e Brasile, la Svizzera piazza il poker di qualificazioni mondiali. Termina la favola dell’Irlanda del Nord che può solo rimpiangere l’approccio troppo remissivo davanti al proprio pubblico.
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