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Bufera in Russia per la squalifica a vita di 4 fondisti accusati di doping

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Putin non ci sta e alla notizia della squalifica a vita che coinvolge altri 4 fondisti russi si scatena la bufera, che inevitabilmente dallo sport si trasferisce in politica, in un nuovo scontro tra Russia e Usa.

La vicenda comincia quando i quattro fondisti, Maxim Vylegzhanin, Alexey Petukhov, Julia Ivanova e Evgenia Shapovalova, vengono coinvolti nell’indagine della CIO (Comitato Olimpico Internazionale) effettuata contro gli atleti che fanno uso di sostanze dopanti per vincere le gare. In seguito ai ripetuti controlli si è appurato che alcuni di loro erano positivi al test antidoping, ma i risultati sono stati insabbiati dallo Stato. Tra questi c’erano Alexander Legkov, medaglia d’oro nella 50 km, e Evgeniy Belov, puniti a novembre con la squalifica a vita.

Ma la CIO non si è fermata e ha continuato le sue verifiche che oggi accusano i 4 fondisti di doping e li condanna alla squalifica a vita, revocando tutte le loro medaglie ottenute alle Olimpiadi di Sochi. Si parla di 1 oro e 3 argenti, che da oggi in poi non hanno più alcun valore.

Una situazione che né Putin né gli atleti coinvolti possono accettare senza reagire. E così è già stato annunciato che si farà ricorso al TAS, per fare chiarezza su una situazione ambigua che sembra avere dei retroscena politici. I campioni russi, infatti, si dichiarano innocenti:

Non hanno prove e non abbiamo mai fatto niente di sbagliato né violato le regole. Continuerò ad allenarmi per la coppa del Mondo, c’è ancora la possibilità di andare alle Olimpiadi e ci crediamo

Queste sono le parole amare di Vylegzhanin che non vuole rinunciare alle prossime olimpiadi invernali che avranno inizio nel mese di febbraio. La decisione definitiva sulla partecipazione della Russia ai Giochi di PyeongChang sarà presa a breve, nel mese di dicembre, e c’è grande agitazione in tutto il paese.

Anche Vladimir Putin dice la sua e si schiera nettamente a favore dei suoi atleti, coinvolti secondo lui in una disputa che di sportivo ha ben poco e che invece mira a indebolire la Russia nelle prossime elezioni. Sarebbero quindi le vittime di un complotto che vuole mettere in cattiva luce lo stato in vista delle presidenziali imminenti. Ecco il suo commento:

C’è qualcosa che mi preoccupa, le Olimpiadi cominceranno a febbraio e quando si terranno le nostre presidenziali? A marzo. Sono grandi i sospetti che questo utilizzato come pretesto per creare malcontento tra gli appassionati di sport, cercando di far credere loro che lo Stato sia responsabile delle irregolarità

Laureata in materie umanistiche ha fatto della sua passione per la scrittura e il giornalismo un vero lavoro a cui si dedica a tempo pieno. Vive in Sicilia ma gira il mondo coi suoi pezzi che trattano di tutto e di tutti, con particolare attenzione per l'affascinante mondo dello sport.

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