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Rugby Mondiali 2023: a rischio la candidatura italiana

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Il no a Roma 2024 “potrebbe coinvolgere anche la candidatura dell’Italia a ospitare i Mondiali di rugby 2023”.

Lo ha detto stamattina, a Milano, il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, a margine della presentazione del Campionato d’Eccellenza 2016/17.

“Il fatto che noi avessimo scelto gli stessi stadi del torneo di calcio delle Olimpiadi a Roma può essere una problematica – aggiunge Gavazzi – ma a breve otterremo una risposta definitiva dal Governo”.

 

Il nodo riguarda principalmente la ristrutturazione di questi impianti: i lavori sarebbero stati effettuati per i Giochi e avrebbero così favorito la candidatura italiana ai Mondiali. “Se questo ‘no’ ci penalizza? Vedremo”, conclude Gavazzi.

le altre candidate

Italia, Francia, Irlanda e Sudafrica sono le nazioni che si sono candidate per ospitare la manifestazione, una delle più seguite del panorama sportivo internazionale. I criteri di scelta si basano sugli obiettivi principali richiesti da ‘World Rugby’, fra i quali stadi e infrastrutture adeguati ad ospitare eventi internazionali del massimo livello, garanzie pubbliche e un clima adeguato in un contesto geografico che favorisca gli spostamenti dei tifosi. Alle federazioni dei paesi candidati è stato richiesto anche di fornire un quadro generale circa gli aspetti finanziari, gli impianti e il supporto governativo previsto. La scelta del paese che ospiterà i Mondiali di rugby del 2023 verrà fatta nel novembre 2017. la Fir ha candidato Palermo e lo stadio Barbera e Genova con il Marassi tra le undici città che potrebbero ospitare i Mondiali 2023.

Redazione mondiali.it

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