Ad Assen è una domenica tricolore, Valentino Rossi vince l’ottavo GP della stagione battendo un combattivo Danilo Petrucci. Andrea Dovizioso è protagonista di una gara in rimonta e, pur perdendo la sfida per l’ultimo gradino del podio, sale al comando della classifica iridata anche grazie allo zero di Maverick Viñales (Movistar Yamaha), caduto a meno quindici giri dalla fine. Dopo oltre 365 giorni Rossi torna sul gradino più alto del podio, Petrucci è al suo secondo arrivo nelle posizioni che contano e una Ducati in testa al campionato non si vedeva dai tempi di Stoner.
Dunque Valentino Rossi torna ad ascoltare l’inno di Mameli dal gradino più alto del podio a oltre un anno dall’ultima volta (Gp Catalunya 2016) e lo fa su una pista che, parole sue, è “speciale” per lui. Una vittoria cercata, costruita, voluta fortemente dal pilota pesarese che dopo 11 giri si prende la testa alla gara e non la molla più, se non per poche curve. Succede quando inizia a piovere, quando Danilo Petrucci, altro straordinario protagonista di giornata, torna a farsi sotto, lo supera e poi finisce di nuovo dietro, maledicendo i doppiati che nei giri finali gli impediscono di sferrare l’ultimo disperato attacco.
Per il pilota ternano arriva comunque un ottimo secondo posto (“ma per ora sono più arrabbiato che contento”), altro podio stagionale dopo la terza piazza al Mugello, mentre Andrea Dovizioso non riesce a completare la tripletta italiana in terra orange, infilato nelle curve finali da Cal Crutchlow e soprattutto da un astuto Marc Marquez, che si porta a casa la terza posizione tirando fuori la zampata giusta al momento giusto.
Il pilota forlivese della Ducati chiuderà quinto ma poco male perchè l’altra notizia di giornata è la rovinosa caduta a metà gara di Maverick Vinales, che perde il controllo della sua Yamaha e finisce al tappeto.
ROSSI
“Meglio di così non poteva andare. Corro in moto e lavoro tutto l’anno per queste sensazioni, per quello che si prova dopo una vittoria. E dopo un anno è ancora più bello. Anche quest’anno sono riuscito a vincere una gara e me la merito per quanto fatto negli altri Gp e per la vittoria sfumata a Le Mans. In classifica cambia tutto da una domenica all’altra, ora vediamo cosa succede in Germania”
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