Mancano poche ore alla gara valida per le qualificazioni mondiali tra Italia e Macedonia. L’obiettivo in casa azzurra è di conquistare tre punti fondamentali sulla strada che porta al Mondiale di Russia 2018.
Scivolata al 146° posto del Ranking FIFA, la squadra guidata da Igor Angelovski è alla ricerca del primo punto in queste qualificazioni dopo le sconfitte di misura con Albania e Israele. Quella di stasera non sarà però una passeggiata e lo sa bene Gian Piero Ventura, consapevole delle insidie che il primo confronto della storia tra le due nazionali può nascondere:
Sarà una gara difficile e per certi versi determinante – avverte il Commissario tecnico azzurro nella consueta conferenza stampa della vigilia – la Macedonia ha perso due partite, ma ha avuto sfortuna e con Israele ha sbagliato un rigore al novantesimo. Il nostro obiettivo è crescere partita dopo partita sotto tutti gli aspetti, non solo il coraggio. Dobbiamo costruire qualcosa di importante”.
turnover
Il Ct ribadisce che ci sarà un po’ di turnover, anticipa l’impiego dal primo minuto di Marco Verratti (“con la Spagna non era in condizione, è un capitale della Nazionale e domani giocherà”) e conferma che, potendo tornare indietro, nella gara con la Spagna cambierebbe qualcosa: “Anche se va detto che abbiamo subito solo due tiri in porta e a loro non sono stati dati due cartellini rossi. Sull’1-1 se c’era una squadra che avrebbe potuto vincere era proprio l’Italia“.
pelle’
Confermata la grande attenzione nei confronti dei giovani talenti emergenti (“sono o saranno parte del gruppo, ma è un progetto che non può essere realizzato in tre giorni”), Ventura commenta l’esclusione di Graziano Pellé per la gara di stasera: “Credo sia stata una mancanza di rispetto non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti del gruppo e della maglia azzurra. Non era accettabile“.
bookmakers
Infine alcune curiosità riguardo alle quote che riguardano la partita di stasera. Secondo i bookmakers il risultato finale più probabile è lo 0-2 , mentre Ciro Immobile
è in pole come primo marcatore dell’incontro.
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