Campione nella scherma, Daniele Garozzo si ritrova ad affrontare forse la sua più grande sfida perché l’avversario stavolta è molto più temibile di tanti altri. Si tratta di combattere contro lo pneumotorace che l’ha colpito qualche giorno fa e lo ha costretto a intervenire chirurgicamente per ben due volte.
Garozzo è un asso del fioretto: vincitore di 4 medaglie d’oro, l’ultima ai giochi olimpici di Rio del 2016, 2 argenti e 3 bronzi, nelle diverse competizione a livello mondiale ed europeo. Come dimenticare il bronzo vinto proprio negli ultimi Mondiali di Lipsia?
Una carriera in forte ascesa coronata da un successo dopo l’altro: la sua corsa verso altri traguardi e altre sfide poteva essere fermata solo da un serio problema di salute.
Sfortuna o fato non importa: Garozzo è stato costretto a mettere il fioretto da parte per occuparsi dei suoi polmoni, uno dei quali fortemente compromesso da una bolla d’aria, o in gergo medico “pneumotorace”.
Ecco come racconta la triste vicenda proprio il protagonista:
Il 10 ottobre scorso ero in palestra, mi sentivo strano. Dopo ogni assalto ero affaticato, troppo più del solito. Ero affannato, col respiro corto. Ho detto: ragazzi, qui c’è qualcosa che non va, me ne torno a casa e mi faccio una doccia. Solo che stavo sempre peggio, sono andato nello studio di radiologia dove lavora il papà di Camilla Mancini (l’azzurra del fioretto che pure si allena a Frascati) e la radiologa dopo aver visto l’esito mi ha detto: non so come riesci a stare in piedi
Da quel momento per l’atleta è cominciato un vero e proprio calvario. Inizialmente è stato trasportato d’urgenza in ospedale per una prima operazione per risolvere il problema, e in seguito sottoposto nuovamente alla chirurgia per una bullectomia dopo degli esami poco confortanti.
Per una campione sempre in movimento come lui l’attesa è tremenda. Al momento, nonostante abbia lasciato l’ospedale, non può né fare movimento né tantomeno tornare in pista. I medici gli hanno concesso solamente una camminata quotidiana per rimettersi piano piano in moto.
Ma è già abbastanza per sperare. Garozzo, infatti, sta già pensando alla tappa di Coppa del Mondo di Torino che avrà inizio nel mese di dicembre. Un obiettivo che in molti ritengono ambizioso, ma che il campione siciliano intende realizzare dopo questo periodo di riposo per la sua ripresa fisica.
So che tornare in 40 giorni è un obiettivo molto ambizioso, ma ci proverò
Non ha ancora superato il rammarico per essere stato costretto a saltare la Coppa del Mondo del Cairo e non intende rimanere fermo anche per la tappa italiana di Torino.
Ma non forzerà la sua ripresa, questo è certo! La paura per quello che gli è successo è ancora viva nei ricordi, come la consapevolezza della gravità del suo problema di salute. Garozzo sa bene cosa vuol dire avere una bolla d’aria nei polmoni e quali conseguenze può provocare: lui stesso ammette di aver studiato medicina e conoscere a fondo la problematica che l’ha colpito.
Promette di avere pazienza, dunque, e attendere fiducioso il recupero per tornare a gareggiare e vincere ancora, magari proprio a Torino.
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