Il GP del Giappone va a Marc Marquez (Repsol Honda) che si laurea campione del mondo della classe regina con tre gare d’anticipo. Le cadute di Valentino Rossi e di Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) gli spianano la strada verso la terza iride nella classe regina. Andrea Dovizioso (Ducati Team) è secondo davanti a Maverick Viñales del team Suzuki Ecstar. A 23 Marquez è il più giovane pilota di sempre tre titoli di premier class, e 5 totali.
La gara del Dottore termina al sesto giro con una scivolata alla curva dieci. Il nove volte campione perde l’anteriore e finisce nella ghiaia. Si rialza e torna ai box per poi ritirarsi.
Per il numero 93 le possibilità dei essere campione per la terza volta aumentano esponenzialmente. Ora deve vincere e sperare che Lorenzo non arrivi a podio. E’ sarà proprio così
Dunque, con il quindicesimo GP della stagione si chiude la partita iridata. Resta aperta la corsa al secondo posto e la sfida interna al box Yamaha, Rossi e Lorenzo sono ancora divisi da 14 punti. Viñales supera Dani Pedrosa in classifica iridata ed è quarto.
“Era il mio primo match-ball, ma non mi aspettavo di vincere il mondiale già qui: a Motegi, in casa della Honda”. Marquez dice che è tutto “fantastico”. “Quando Rossi è caduto ho deciso di spingere al 100%, di vincere la gara. Poi mi hanno detto che anche Lorenzo non c’era più. E allora è stata tanta l’emozione che alla quarta o quinta curva ho sbagliato marcia, ho perso l’equilibrio. Era difficile mantenere la concentrazione”. Il successo lo dedica a tutta la squadra. “Ma soprattutto a mia nonna, che è mancata quest’anno”.
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